martedì 28 gennaio 2014

La trasferta - Verso il Romeo Neri (Rimini)


Fosse Marecchia o Rubicone, Cesare e i Romani rappresentano col periodo della Signoria l'acme della storia locale.

I primi fondano la citta' all'incrocio tra la Via Aurelia, la Via Emilia e la futura Via Romea, il porto la rende florido sbocco commerciale; i monumenti di Augusto e Traiano ne storicizzano il panorama e cosi' quelli voluti dai mecenati del primo Rinascimento.
Il più famoso della Signoria al cui servizio operano Alberti e Brunelleschi e' Malatesta il Centenario.

Rimini ha festeggiato da poco il secolo di calcio, tra mancate occasioni e spareggi, vinti e perduti come il pallone esige.
L'inconsapevole creatura dell' Arrigo che sfiora due volte la cadetteria, i fallimenti del '94 e del '10, i recenti barrage persi con Ancona, Hellas e Cuneo ne sono cicatrici.

La prima promozione cadetta risale al '76-'77.
Al di la' di Helenio a fine corsa, di Bagnoli non amato come sarebbe stato nella vicina Cesena e del fusignate gia' nome di prestigio nei settori giovanili di Cesena e Fiorentina, e' l'umbro Acori a lasciare il segno lungo sei anni di mandato:  la doppia promozione e il sogno della serie A sono adesso Amarcord.

Di Nicola infligge la prima sconfitta della C2 alla rinata Florentia, a domicilio.
La seconda promozione acquisita di forza su Avellino e Napoli, due anni dopo.
L'essere ombelico del mondo per un sabato pomeriggio: la prima della Vecchia Signora retrocessa, con Buffon-Camoranesi-Del Piero scesi da Berlino al Neri e costretti al pareggio da Ricchiuti, 78 reti in maglia scaccata.
La cavalcata di Juventus, Genoa e Napoli annulla i playoff e toglie in parte lustro al quinto posto, il proprio primato di punti cadetto non assicura l'accesso a quelli successivi.

Floccari e Muslimovic in serie C, Handanovic e Matri in serie B sono i fiori all'occhiello della presidenza Bellavista.


Chissa' come sarebbe stato assaggiare la serie A a fine estate, stagione che anche a Rimini finisce. sempre.

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