lunedì 22 febbraio 2016

"Io sto con Castella"... lettera di un nostro lettore al presidente

La squadra non risponde alla cura Salvioni, anzi siamo a pochi punti dai play out, la contestazione monta ed assume toni accesi, la società perde i pezzi la situazione si fa di settimana in settimana sempre più critica.
Il nostro lettore Stefano da Bergamo ha scritto, sul forum del Blog 1912 una lettera a cuore aperto a Nicola Colombo.
L'ex Vice Presidente Carmine Castella
Caro Presidente,
"IO STO CON CASTELLA!"
E le spiego il perchè. Castella è l'unico, ed intendo unico, imprenditore che le ha davvero dato una mano tangibile nella ricostruzione del NOSTRO Monza. Quando altri le giravano le spalle lui ha comunque deciso di mettere mano al portafoglio e, sebbene in misura minore di quanto fatto da lei, ha messo dei soldi veri e non quelli del Monopoly come avrebbero fatto altri che lei, come dichiarato, ha volontariamente lasciato fuori e non come quelli "fatui" di chi ha prima lanciato il sasso e poi nascosto la mano facendola decidere di continuare comunque in questa avventura. Anzi, ci sono anche delle possibilità che senza l'apporto di Castella forse questa sua avventura non sarebbe manco iniziata, immagino che questo possa riconoscerlo.
Inoltre, Castella è l'unico che è sempre rimasto nell'ombra, personaggio schivo che non ha voglia di protagonismi. Non certo per paura di assumersi delle responsabilità, Lei lo conosce bene e potrà confermarselo da solo, ma solo perchè a lui non piace vivere sull'onda della notorietà assumendosi soprattuto meriti non suoi tanto che, talvolta, si fa "rubare" anche quelli che meriterebbe gli vengano riconosciuti.
Aggiungo anche che Castella mi pare che in società sia l'unico che stia cercando davvero di capire cosa c'è che non va e penso proprio che sia l'unico di quelli con "veri" poteri che abbia capito cosa si deve fare per cambiare.
No, forse non è giusto richiamare Delpiano come chiede Castella, anche perchè Lei sa benissimo che richiamare Delpiano significherebbe per entrambi (Lei ed il mister) fare un piccolo bagno di umiltà affidandosi al tema dell'attuale anno giubilare, la misericordia del perdono. Però il fare piazza pulita di chi le sta combinando troppo grosse è doveroso. Perchè i soldi che sono stati sperperati quest'anno non sono solo i Suoi ma anche quelli di Castella. E se a Lei può star bene che qualcuno faccia i suoi interessi basta che porti avanti la gestione economica entro certi termini, ad altri investitori questo non può piacere. Serve più trasparenza ed i personaggi ombra non hanno la reputazione ed il "modus operandi" per garantire questa.

Caro Colombo, io posso capire quali legami umani, di amicizia e rispetto, Lei possa avere con i vari dirigenti che l'hanno aiutata sportivamente in questa avventura, ma questi hanno semplicemente disatteso il compito loro affidato e cioè quello di gettare le basi per il futuro.
Al contrario, l'unico in società che ha rispettato i propri impegni ed ha dato il suo contributo, vero e tangibile, sembra che venga in qualche modo da Lei emarginato o non considerato.

Io l'ho sempre difesa, qui ed in altri luoghi, perchè in quel paio di occasioni nelle quali ci siamo scambiati quattro-parole-quattro mi sono subito reso conto che Lei al Monza tiene davvero e non è certamente uno sprovveduto o un barlafuss come qualche tifoso (sfogo comunque comprensibile) la addita di essere. Però questo è il momento decisivo della sua storia NEL Monza da protagonista. Le rimangono due strade, o andare avanti per la Sua continuando ad affidarsi agli uomini che ha insediato o buttare in aria il tavolo e cambiare dalla testa tutto quanto. In entrambi dovrà decidere di chi potrà fidarsi ed in entrambi i casi sarà una decisione che comporta dei rischi. Importante sarà che la decisione La prenda di persona, senza consiglieri più o meno disinteressati e senza nemmeno ascoltare l'umore della piazza (di cui faccio parte) però, prima che decida, La invito a porsi una domanda e cioè se si sente realmente soddisfatto di quanto fatto finora dai suoi collaboratori.

da MBnews e Il Cittadino




da Il Giorno e La Provincia di Varese


Hockey Pista Femminile: Il Breganze allenato da Juan Oviedo portiere del Centemero Monza vince la Coppa Italia. La squadra femminile del Monza si classifica 4^


sabato 20 febbraio 2016

da 100x100 Monza di Gianni Santoro


Omaggio al Sciur Giuan

Il 20 febbraio di trent'anni fa ci lasciava l'immenso GIOVANNI CAPPELLETTI. Un incidente stradale sull'autostrada Milano-Venezia si è portato via il "Presidentissimo", l'uomo che ha portato il Monza dove nessun altro è riuscito prima e dopo: IN CIMA AI SOGNI.
Grazie a Cappelletti, la società biancorossa ha vissuto anni meravigliosi. Era un grande appassionato di sport, di calcio, amava il "suo" Monza come un figlio.
La gente di Brianza affollava il Sada sognando la serie A, sempre lì a un passo, sfiorata, accarezzata, mai colta, ma va bene così. Perché a volte basta sognare, per sentirsi felici, e la gente di Monza e Brianza si è sentita felice, nel vedere la propria squadra del cuore lottare, vincere, entusiasmare.

Grazie Giovanni! Ci manca davvero tanto un uomo come te!


pubblicato sulla pagina Facebook 100x100 monza a cura di Gianni Santoro
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.474734919380610.1073741872.299356950251742&type=3

lunedì 15 febbraio 2016

Intervista a Salvioni al termine di Pergolettese-Monza 0-0 - da Sportinlombardia

da Il Giorno e La Provincia di Crema



Così vicini ma così lontani

I Presidenti alla cena di Natale del Club
Solo pochi mesi fa alla tradizionale grigliata estiva del Monza Club erano state invitate le delegazioni delle due squadre cittadine di Calcio ed Hockey, gli sport storici del tifo monzese.
Alcuni giornali avevano titolato Monza 1912 e Hockey Centemero Monza a braccetto dai tifosi, in effetti le analogie erano molte a partire dai due comandanti dei rispettivi vapori entrambi brianzoli doc, ma passati solo pochi mesi si è aperto un solco difficilmente colmabile fra le due gestioni.
Mentre gli hockeisti dopo aver raggiunto il loro obbiettivo primario, con prestazioni di tutto rispetto ed uscendo sempre e comunque a testa alta da ogni confronto, puntano dritti verso i play off cercando di riportare, dopo vent anni, le coppe europee in riva al Lambro, i calciatori annaspano in prossimità della zona play out giusta classifica per chi ha inanellato partite casalinghe che hanno il sapore dell' umiliazione con squadre che si chiamano Ciliverghe, Virtus Bergamo ed Inveruno.
Come sempre capita ciò non avviene a caso, infatti mentre i primi possono contare su una gestione illuminata con a capo persone di indiscusso valore e professionalità, che con pochi mezzi hanno saputo costruire una squadra in cui il capocannoniere della seria A1 Martinez ed il gioiellino Compagno sono solo la punta dell'iceberg i secondi hanno dimostrato, purtroppo, di non avere quelle qualità per dare una svolta al Calcio Monza, i cui tifosi da decenni sono costretti a vivere praticamente solo di ricordi.
Da tifoso quale sono mi auguro che il patron del Monza 1912 Nicola Colombo prenda esempio dal suo corrispettivo Andrea Brambilla e corregga in corso d'opera la rotta mettendo a capo della sua gestione dirigenti e tecnici almeno paragonabili ai vari Colamaria e Girardelli, allenatore e Direttore sportivo dell'Hockey Roller Monza.
Il primo passo sarebbe non prendere queste poche righe di critica in malo modo ma vederle come un momento di doverosa riflessione a ragion veduta di una stagione tanto negativa.

Maurizio Silva