lunedì 29 settembre 2014

il video di Albinoleffe-Monza 1-0


da il Giorno, La Gazzetta e Mbnews




Dalla parte di un tifoso

E sono tre! Tre sconfitte consecutive, di misura, se vogliamo anche immeritate ma ci sono avversari ed avversari e se il Sud Tirol è buona squadra da anni ai vertici della categoria l'Albinoleffe di ieri sera è veramente poca cosa e risulta veramente difficile comprendere come si è potuto perdere contro una squadra che non riusciva a mettere insieme tre passaggi di fila.
La squadra si scusa a fine match sotto la curva (foto Mazzoleni)
Certo ci si potrebbe appellare alla cattiva sorte, in queste tre partite i nostri avversari hanno tirato in porta pochissimo capitalizzando quasi il 100% delle occasioni mentre di contro noi abbiamo gettato al vento diverse ghiotte occasioni, ma questo sarebbe veramente riduttivo per capire e risolvere i problemi di una squadra in crisi sia di gioco che di risultati.
Il Monza di Pea anche nelle prime tre più fortunate apparizioni ha sempre espresso un gioco monotono fatto di uno sterile possesso palla a centro campo alla ricerca della superiorità numerica sulle fasce per poter crossare a centro area per gli attaccanti che via via col passare dei minuti, accertata l'impossibilità di sfondare in quella maniera, si involveva ulteriormente nel lancio lungo  verso la torre di giornata.
Se a ciò uniamo la non impermibilità di una difesa che ha subito reti 5 volte su 6 diventa logica conseguenza il misero bottino di 7 punti in classifica.
Come sempre in queste situazione è il Mister a salire sul banco degli imputati e a rischiare in prima persona, un'altra sconfitta sabato prossimo in casa contro l'Erminio Giana potrebbe risultare per lui fatale, ma anche i giocatori tutti devono farsi un serio esame di coscienza perché nemmeno il loro rendimento in campo a prescindere dal gioco è stato pari alle aspettative.
Gli unici che per ora sono esenti da colpe sono i tifosi, che anche ieri sera hanno sostenuto in buon numero ed incessantemente la squadra per tutti i 90 minuti... loro all' Atleti Azzurri d'Italia avrebbero meritato sorte diversa.



sabato 27 settembre 2014

Trasferta last minute a Bergamo con il Monza Club

Gianello Fedeli responsabile trasferte del Club
Il Monza Club da un opportunità imperdibile a chi volesse seguire il Monza a Bergamo domani e non avesse ancora fatto il biglietto per lo stadio o non abbia un mezzo di trasporto proprio a disposizione.
Ancora 5 i posti disponibile sull'autobus a soli 5 €. per i soci e 7 €. per tutti gli altri con compreso nel prezzo uno spuntino a base di pane, salame, birra e vino.
Ritrovo a Monzello alle 15,00 e partenza alle 15,30 in modo da arrivare comodamente allo stadio per fare il biglietto prima della partita.
Per prenotare chiamate il 3402279814 oppure mandate una mail a " monzaclubliberta@gmail.com"

venerdì 26 settembre 2014

La trasferta - Verso gli Azzurri d'Italia (Bergamo)

I seriani rappresentano una delle favole del calcio degli Anni Duemila: nati nel 1998 dalla fusione, inizialmente osteggiata, delle formazioni di Albino e Leffe, in breve hanno acquisito la Serie B grazie ai due vittoriosi playoff con Prato ('99) e Pisa ('03), quest'ultimo vinto ai supplementari come la finale col Livorno dell'anno precedente che portò la Coppa Italia di categoria in bacheca.
Dal Carlo Martinelli si passa agli Atleti Azzurri d'Italia, ospiti di Bergamo; tra il 2003 e il 2011 si sono disputate sei stracittadine cadette, terminate tutte a favore degli orobici: da un 2 a 1 firmato Pazzini a un 3 a 2 griffato Bonaventura ai tempi del leone Hetemaj.
La Serie A a un passo

La favola è stata mantenere la cadetteria quasi un decennio, tra alti (i 78 punti del '07-'08 che garantiscono la quarta piazza fino alla finale persa col Lecce) e bassi (spareggi-salvezza con Avellino e Piacenza gestiti con mano saggia da Mondonico).

Sulla panchina bergamasca stelle polari come Gustinetti, Madonna e Mondonico, tutti con più di un passaggio in celeste: le imprese maggiori sono rappresentate dalla prima promozione in Serie B (più due salvezze) per Gustinetti, dall'imbattibilità per Mondonico colla Juventus dei Campioni di Berlino (doppio 1 a 1) e dalla finale per la Serie A persa col Lecce la stagione successiva, peraltro col cambio Gustinetti-Madonna abbastanza illogico nei termini della gestione societaria, al solito oculatamente familiare.
Cellini e Peluso, Possanzini e Ruopolo: questi i più famosi moschettieri locali.

Momentè
La netta retrocessione di stagioni fa, con onore in parte salvato dalle prove finali contro Torino e Verona, ha trascinato con sé la penalizzazione per calcioscommesse, ma è stata assorbita bene dall'ambiente: giovani e gruppo hanno prevalso, difatti Pala ha portato quasi ai playoff una squadra partita da -10.Di pochi mesi fa la sconfitta ai rigori nei quarti allo Zini, da dove l'attuale stagione è ripartita non senza difficoltà: quattro gare senza segnare, tre sconfitte di fila e ambiente, casse societarie in primis, gratificato più che altro dall'acquisto definitivo da parte del Palermo di Belotti, stella dell'Under 21 con vista su Rio.Questo l'obiettivo di Andreoletti e Valoti, un campionato sereno che valorizzi il vivaio cui bomber Bonazzi (48 reti da giocatore) ha regalato il tricolore Berretti (3 a 1 al Lecce, nel calcio tutto torna) col gruppo Campione Allievi una stagione prima.
Pala è tornato dopo la negativa parentesi pavese: è la chance per confermare i buoni risultati ottenuti nelle giovanili dell'Atalanta (due tricolori Allievi).

'Datemi l'Albinoleffe, sarò felice' (Mondonico) e 'Qui se vinci o perdi non cambiano le cose' (Gustinetti): ecco le ascisse e le ordinate di questo micromondo.
Armando, Elio, Emiliano: nomi da piccolo mondo antico.

Formazione-tipo (4-3-3 o 4-3-1-2):
Offredi; Salvi, Moi, Allievi, Cortinovis; Calì, Gazo, Maietti; Geroni, Momentè, Corradi
(Amadori; Ondei, Taugourdeau; Aurelio; Vorobjovs, Personè)

Qualche numero prima della partita

01-02 Albinoleffe-Monza 2-0 girone di ritorno
Il giovane Valoti all'Hellas. Valoti senior ds
Nelle ultime otto C1 per due volte la sesta giornata è andata in scena fuori casa: Ivrea arrise, il Curi no, ma resta la sola sconfitta nel bilancio totale: tre successi e quattro pareggi.
L'ultimo sesto turno fu un 1 a 1 colla Tritium.
A parte le eccezionali annate di Sonzogni (16 e 14 punti), solo nel '07-'08 a questo punto si erano totalizzati più punti: otto, magra consolazione, visto il doppio zero dopo il Pavia.
Solo in un'occasione il Monza non è andato a segno e solo in una non ha subito reti, i seriani invece sono ancora a quota zero reti e hanno conquistato il solo punto del debutto, in inferiorità numerica allo Zini.

martedì 23 settembre 2014

da Il Giornale di Monza


Dalla parte di un tifoso

Un primo tempo inaccettabile sotto il punto di vista della determinazione e della grinta e una ripresa volitiva ma confusionaria e sfortunata condannano i biancorossi alla seconda sconfitta consecutiva, la prima fra le mura amiche del Brianteo.
Ulizio e Pea anima e cervello del Monza
Dopo l'illusorio e fortunoso gol del vantaggio siglato da Vita praticamente più nulla per tutto il primo tempo con il Vicenza, che faceva il Real, libero di fraseggiare a centrocampo e triangolare nella nostra area di rigore ribaltando in meno di mezz'ora il risultato.
Nel secondo tempo quando, dopo la giusta espulsione di un loro difensore, in pochi minuti prima una punizione di Burrai si stampava sul palo e poi Virdis, uno da 40 reti in due anni mica noccioline, sbagliava un gol già fatto era ben chiaro che non era giornata e già trovare il pareggio sarebbe stata tanta roba.
Il D.G. Ulizio nel post partita ha preso in mano la situazione andando in conferenza stampa al posto di Pea e ha parlato senza mezzi termini  di prestazioni (includendo anche quella di Bolzano) scandalose, chiamando in causa indirettamente l'operato del Mister... avrà fatto bene? Ai posteri l'ardua sentenza.
Certo che una prima frazione di gioco come quella di domenica suscita molti dubbi e perplessità non solo sotto il punto di vista del gioco ma soprattutto del carattere e della voglia di vincere.
Ora niente drammi o teste bendate, siamo solo ad inizio campionato ed i valori non sono ancora delineati, basterebbero due vittorie consecutive per riagganciare le prime posizioni che distano solo 3/4 punti.
I Tifosi veri, come gli amici, si vedono nel momento del bisogno per cui non facciamo polemiche e paragoni improponibili ma stringiamoci ancor di più intorno alla squadra e diamo il nostro contributo affinché questo momento difficile venga superato al più presto.

domenica 21 settembre 2014

Il dopopartita - Monza uno Real Vicenza due

                                                             Viotti
                                     Beduschi Briganti Zullo Anghileri
                                              Vita Burrai Hetemaj Foglio
                                                     Virdis Radrezza
                                                        Bruno Bardelloni
                           Vannucci Pavan Dalla Bona Cristini Lavagnoli
                                                 Carlini Solini Piccinni
                                                             Tomei

Stasera inizia l'autunno.
Una gradevole giornata settembrina si apre col vantaggio, invero un po' trovato, di Vita, per terminare colle prime contestazioni a Pea, sul banco degli imputati per avere cominciato senza una seconda punta di ruolo (la statistica afferma che Margiotta e Zigoni hanno collezionato il loro settebello di presenze entrando in campo) la volta che finalmente il bomber di Ozieri mette a disposizione il suo senso del gol e le sue movenze da punta dal fischio d'inizio.
Marcolini ha identificato il nucleo di titolari: Tomei, Piccinni, Vannucci e gli esperti ex canarini Dalla Bona e Bruno, mentre sono alla quarta su cinque Carlini (portato con sè da Lumezzane, come il vice Mandelli, buona carriera clivense) e Cristini; debutto per Pavan e Solini, che si rivelerà l'anello debole ospite col doppio giallo sempre per falli su Vita.

Inizio di match vivace: dopo una debole conclusione di Radrezza bloccata senza problemi da Tomei sulla sua sinistra, il gioiello di scuola granata va a segno, dopo avere con vivace insistenza manovrato sull'ingresso destro dell'area, con un cross-tiro che sbatte sul palo e va in porta, forse deviato dal marcatore in maglia nera.
Cristini replica con un diritto da fuori largo alla destra di Viotti e Bardelloni manca l'impatto col traversone di Dalla Bona.Il momentaneo vantaggio non produce inerzia, quindi: Sasà Bruno imbeccato dal tenace Bardelloni a centro area batte con freddezza Viotti che non ha modo di accennare tuffi nè uscite.
Per il resto della prima frazione Lavagnoli fa il bello e il cattivo tempo sull'intera fascia destra: spesso decentra la marcatura di Hetemaj, al solito volitivo ma meno nel vivo del gioco, rinculando se serve dietro dove restano talora i soli Piccinni e Solini.Se è vero che una bella rete di testa di Virdis è annullata al 20' per fuorigioco, due sono le fotografie della povertà di idee biancorossa: Radrezza agisce da trequartista dove potrebbe fare valere piedi buoni e velocità, ma non si ritrova due opzioni in avanti e spesso nei primi metri della metà campo ospite si sceglie di appoggiare dietro non sapendo cosa fare.
Il controcanto veneto è fatto di concentrazione nelle cose più banali (spazzare e smarcarsi sulle rimesse) e di giocate individuali pulite: passando il tempo e rimanendo il Monza in pressione sull'avversario costretto in dieci, troveremo impietoso il confronto su queste voci col passare dei minuti.
Bardelloni costringe Viotti ad una respinta a mezza altezza su una palla che poteva essere preda dei compagni nell'area piccola, poi Virdis fa tutto da sè al 25': spalle alla porta e leggermente fuori area, sposta e aggira il suo marcatore, conclusione che si smorza nel corner.
E' forse il solo momento in cui gli avversari mostrano un lieve affanno, ma il risultato sono tiri dalla bandierina (nove alla fine) che non producono le efficaci risoluzioni delle precedenti esibizioni interne.
Dopo un paio di buone chiusure di Zullo al 30' è di Cristini, habituè del tabellino già a Cuneo, la rete-partita con un veloce esterno destro all'angolo destro di Viotti; è bella l'intera azione, avviata da Bruno (sostituito nel finale, avrà qualche applauso) che sfodera tecnica e letale mobilità.
La reazione sta in un mancato tre contro tre a campo aperto, in una decisa sospensione a mira imprecisa di Zullo al 40', ma quale prova di un certo caos tattico annotiamo Foglio a volte secondo giocatore più avanzato, o parte coi ragazzi '93 di un improvvisato terzetto dietro Virdis.Zullo stesso quasi a corpo a corpo ce la fa a limitare il potenziale tris ospite, prima con Bardelloni, poi con Cristini.

Ripresa: la formazione è ridisegnata (Zigoni per Raddrezza e dopo la superiorità numerica Margiotta per Anghileri, Foglio difensore a scalare), c'è impegno, ma latita la convinzione: punizione quasi perfetta verso l'incrocio di Burrai, molto sottotono, da una ventina di metri, illuminazioni alla lunga fioche di Vita sulla destra, col portiere peraltro sempre meno puntuale nelle uscite.
Zigoni fa meglio quando esce dall'area e lo stesso Virdis sembra spaesato al momento del fraseggio d'attacco, che diventa anche a tre coll'ingresso nell'ultimo quarto d'ora di Anastasi.
Da segnalare una sgroppata armoniosa di Foglio all'85' e due nette occasioni che un Virdis forse non ancora avvezzo all'intera partita non tramuta nel pareggio, fa male quella nel recupero attivata dal caparbio e positivo Beduschi.

Doveva essere il la ad un trittico sulla carta accessibile, invece è il secondo stop consecutivo; resta la gara del debutto l'unica a porta inviolata e ci sono evidenti passi indietro a livello di collettivo e gioco, visto che l'assalto ha prodotto qualche occasione, ma rare trame.Se dal calcio organizzato e matematico di Mister Pea ci si poteva aspettare qualche limite di fantasia, preoccupa, più della classifica, proprio la minore capacità di stare e di muoversi assieme.
Compattezza del gruppo e dell'ambiente: è la molla per ripartire.
Atto doveroso, perchè inizia l'autunno.

sabato 20 settembre 2014

Con 5 €. a Bergamo con il Monza Club

Dalla pagina facebook del Monza Club Libertà:
"TUTTI A BERGAMO CON IL PULLMAN PREZZI SCONTATI 5 €. soci 7 €. non soci compreso spuntino a base di pane, vino, birra e salame.
Ritrovo domenica 28/09 alle 15,30 a Monzello.
Per prenotarsi fino ad esaurimento posti chiamare il 3402279814 oppure inviare una mail a monzaclubliberta@gmail.com
"

venerdì 19 settembre 2014

Qualche numero prima della partita

Nessun precedente in C1 colla seconda formazione vicentina, essendo gli uomini di Marcolini al debutto a questi lidi dopo la brillante, seppure con un girone di ritorno faticoso, promozione nella loro prima stagione da professionisti.
Bruno bomber partenopeo
A gennaio terminò 3 a 1 col ritorno alla vittoria dopo cinque turni: Gasbarroni e Vita (doppietta) i marcatori.
Nelle recenti Serie C1 la quinta giornata ha avuto luogo al Brianteo quattro volte: tre vittorie (Basssano, Pavia, Viareggio) e un pareggio (Pavia); delle due sconfitte esterne l'ultima di marca veneta, al Penzo ('06-'07).
Per consolarsi del passo falso altoatesino. ricordiamo che nell'ultimo torneo di C1 fu la quinta giornata a regalare il primo punto in classifica e che, a parte il biennio-Sonzogni (pt 13 e 11), quattro volte dopo il quinto turno si era giunti a quota cinque, anche se gli obiettivi erano differenti.

Probabile formazione: Tomei; Carlini, Polverini, Piccinni; Lavagnoli, Cristini, Caporali, Dalla Bona, Vannucci; Bruno, Galuppini
(Beccaro; Malagò; Bardelloni, Odogwu)

Entrambe le squadre hanno segnato e subito gol in tre incontri su quattro del torneo in corso.

da Il Cittadino


mercoledì 17 settembre 2014

Il S.A.B. fasteggia i suoi primi 20 anni

Sabato sera il "nostro" gruppo ultras festeggia il ventennale dalla fondazione, sono il gruppo più longevo nella storia della tifoseria monzese, per loro un grosso vanto ma anche una grande responsabilità.
Di seguito alcuni stralci dell'intervista fatta da Monza News al leader del gruppo Fausto Marchetti: "Ci saranno Stand enogastronomici e tanta birra, gruppi musicali che suonano cover. Da Vasco Rossi, agli U2 fino ai Metallica. E poi ancora una mostra fotografica e dei video storici della nostra curva. Insomma un evento in piena regola per festeggiare i 20 anni del gruppo più longevo della tifoseria briancorossa. Sarà sicuramente romantico. D'altronde questa festa era prevista alla fine della scorsa stagione, ma il clima e gli umori non erano dei migliori. Abbiamo invitato una rappresentanza della squadra che dovrebbe venire dalle 17.30 alle 18.30, ovviamente siamo contenti di questo anche se la squadra è nuova, difendono i nostri colori e sarà per loro un buon modo per conoscerci".

lunedì 15 settembre 2014

Dalla parte di un tifoso

La prima sconfitta dell'era Pea è stata accolta molto male dai tifosi, su facebook si ripetevano parole come "schifo, vergogna" e addirittura qualcuno è arrivato a chiedere le dimissioni del Mister, capisco lo sfogo, specialmente dei pochi che si sono fatti tanti chilometri di viaggio fino a Bolzano, a tutti voglio però ricordare come la sconfitta di misura non sia arrivata a Bellaria o a Brà ma sul campo di una squadra che ha mantenuto l'ossatura delle ultime due stagioni nelle quali a centrato i play off per la serie B.
La squadra è attesa ad un pronto riscatto
Detto questo chi scrive, che non ha visto Sud Tirol - Monza nemmeno in TV, aveva già, dopo il pareggio con il Pavia, fatto notare come per essere competitivi la strada sia ancora lunga ed il lavoro ancora tanto, soprattutto nella produzione di gioco a centrocampo di vitale importanza quando la partita bisogna farla e non subirla.
Personalmente mi ha hanno dato più fastidio di una sconfitta, che è cosa al quale dovremmo essere abbondantemente vaccinati, la notizia riportata dal solitamente ben informato Camillo Chiarino secondo la quale il Monza avrebbe centinaia di migliaia di euro di debiti insoluti e decine di decreti ingiuntivi a tal riguardo auspico un pronto intervento della società per smentire o per dare chiarimenti su queste voci che potrebbero destabilizzare l'ambiente biancorosso proprio in un periodo così importante.
Domenica prossima ore 14,30 al Brianteo farà visita il Real Vicenza, quale migliore occasione per riprendere il cammino perso a Bolzano?

venerdì 12 settembre 2014

La trasferta - Verso il Marco Druso (Bolzano)

Bolzano porta verso altri mondi.
Verso le Alpi già in epoca romana, ai tempi del generale Nerone Claudio Druso Germanico che costruì il ponte sull'Isarco mostrandosi all'altezza della propria gens (gli imperatori Claudio e Tiberio); verso la Mitteleuropa ai tempi dell'Impero Austro-Ungarico (tira e molla tra Austria e Italia che coinvolse anche Napoleone e terminò, solo formalmente, con accordi che posero fine alle trincee della prima guerra mondiale); verso un'Europa di pace e di integrazione che valorizzi le autonomie garantite ai suoi albori dai trattati firmati dal trentino De Gasperi e dall'austriaco Gruber, ora.
Bolzano porta verso altri mondi: il SudTirol è il club professionistico tricolore più a nord.

Situata in una conca dove incrociano le valli dell'Adige e dell'Isarco (ove si getta il locale Talvera) e la Sarentina, la città ha mutato pelle: da polo commerciale a polo turistico, trainato dalle Dolomiti (a portata di panorama nel Catinaccio-Rosengarten) e da mercatini che più natalizi non si può; recenti classifiche del benessere la pongono all'ottavo posto europeo.



Lo stadio prof più settentrionale
Nata nel '74 a Bressanone come SV Milland, la squadra nel '95 diviene SudTirol-Alto Adige e si conquista a colpi di primati le promozioni in Eccellenza (imbattuta, solo quattro pareggi) e Serie D (una sola sconfitta), stabilizzandosi, dopo l'acquisizione nel '00 della C2 con Sannino, ai piani alti dei campionati che contano: ne sono la riprova le due finali playoff perse in C2 contro Cremonese e Novara, il campionato vinto poi da Sebastiani nel '10 e i recenti piazzamenti di C1, con Carpi e Pro Vercelli giustizieri nei playoff e promossi tra i cadetti; in particolare la passata primavera (30 punti nel ritorno rispetto ai 19 dell'andata) un bel momento ha fruttato la terza piazza e la competitività nei barrage (eliminate Como e Cremonese, quasi espugnato l'inviolato Piola) e l'attenzione degli operatori di mercato su Corazza (altri bomber Campi, rientrato ora dal prestito in grigiorosso, e Dell'Agnello, decisivo per una Coppa Carnevale nerazzurra).
Il capitolino Rastelli (sconfitto da Asta nella semifinale playoff due stagioni fa), subentrato in autunno a D'Anna, ha firmato un biennale, consapevole della programmazione alla tedesca e del trampolino di lancio che ha a disposizione (sono passati di qui Baroni, Stroppa, Tesser e Vecchi).
La maggioranza degli sportivi figli delle Dolomiti ha gli elementi dell'acqua e della neve: le cugine Kostner, i tuffatori Tania Cagnotto e Dibiasi (sodale del padre).Il principale sport locale resta l'hockey su ghiaccio e il pallone ha il rappresentante principe nel telecronista Rai Bizzotto.

il generale Druso alla conquista delle Alpi

Al quinto torneo di fila nella categoria come il Pavia, i bolzanini sono per metà rinnovati: in porta è arrivato il '94 Melgrati dal Cesena, il ds Piazzi (in coppia col mister già a Mezzocorona, bacino altoatesino da cui è arrivato il terzino Brugger, portato alle soglie della C1) ha innervato la retroguardia col centrale granata Ientile (classe '95) e col rumeno Mladen (scuola Roma) e la mediana col '94 play rosanero Petermann, Tait e Marras.In avanti i ritorni di Fischnaller (due stagioni sullo Stretto, sponda calabrese) e dell'esterno Cia.

La leggenda di re Laurino offre lo scenario che vorremmo per il Monza nel dopopartita, al tramonto.
Seppure non invitato al torneo cavalleresco con cui il re dell'Adige avrebbe scelto lo sposo della figlia Similde, re Laurino, reso invisibile dal suo mantello e forte dalla sua cintura, se ne innamorò fuggendo assieme a lei; il movimento delle rose del Catinaccio rivelò la sua presenza e scatenò il suo anatema: quella bellezza non sarebbe stata più ammirata il giorno e la notte.
Rimasero alba e tramonto, perchè gli occhi ritrovassero sulle Dolomiti il roseo colore del giardino.

Qualche numero prima della partita


Un nuovo generale
10-11 SudTirol-Monza 0-1 girone di ritorno
Un solo recente precedente in riva all'Isarco, una vittoria che pareggia quella rocambolesca altoatesina qualche mese prima.
La quarta giornata negli ultimi otto tornei di C1 ha visto i biancorossi quattro volte impegnati fuori casa: solo due i punti riportati a casa, da campi difficili quali Venezia (06, 2 a 2) e Novara (09, 1 a 1) peraltro.L'ultima volta fatale lo Zaccheria.
I numeri spingono ad accogliere con il sorriso anche un pareggio, anche perchè il Monza sconfisse il primo anno di Asta tre volte su quattro il Bassano di Rastelli, ma nella sola vittoria al Mercante il mister capitolino era squalificato.

giovedì 11 settembre 2014

da il Giorno, la Gazzetta, MBNews, il Cittadino e il video di Monza-Pavia 1-1






Dalla parte di un tifoso

Finisce in parità il big match della terza giornata lasciando le due contendenti solitarie in vetta alla classifica.
La partita, tra due buone squadre costruite per tentare l'assalto alla cadetteria, non è stata entusiasmante ma di sicuro equilibrata e ha vissuto i suoi momenti migliori proprio nei due euro gol che hanno fissato il risultato finale sul 1 a 1.
Pea pensieroso a bordo campo (foto Mazzoleni)
Il Pavia sceso al Brianteo con il chiaro intento di portar via almeno un punto ha trovato il gol con Sereni nei primi minuti e poi ha difeso con ordine e possesso palla ma anche con sceneggiate e perdite di tempo prima il vantaggio e poi il pari ottenendo alla fine il risultato prefissato.
Il Monza trovatosi in svantaggio è riuscito nell'impresa non facile di rimontare , grazie ad un gran gol di Folglio, ieri sera schierato da Pea come laterale alto, già nel primo tempo l'ostico avversario, ma complice la condizione fisica non ancora ottimale di troppi suoi giocatori, non è riuscito ad attuare, nella seconda frazione, quel forcing che le avrebbe permesso di vincere la partita.
In questi casi il tifoso è sempre di fronte al dilemma del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno... io propendo per il secondo caso per diverse ragioni.
La squadra nuova in moltissimi suoi elementi ha bisogno di un pò di rodaggio per assimilare il gioco del Mister e per raggiungere la forma ottimale in molti dei suoi interpreti importanti soprattutto in attacco, basti pensare che mentre il Pavia ha potuto schierare dal primo minuto la coppia Soncin-Ferretti i nostri, per non parlare del Gasba, Virdis-Zigoni erano seduti in panchina.
Altra considerazione non logica ma da tifoso biancorosso con molte stagioni sulle spalle che mi fa propendere per accettare con soddisfazione il risultato di parità sta nel fatto che molte troppe, volte i biancorossi in passato avevano deluso proprio in queste partite di cartello soprattutto al cospetto di un "buon pubblico" (quasi 2.000 le presenze ieri sera) per cui un pari ottenuto in rimonta contro una buona squadra con molti giocatori ancora non al meglio è per me cosa da accettare di buon grado.
La non vittoria contro i pavesi ha peraltro messo in evidenza come la strada sia ancora lunga ed il lavoro che attende Mister Pea e i giocatori sia ancora tanto per rendere la truppa biancorossa una squadra in grado di competere, come espressamente dichiarato dalla società, per la vittoria finale, già sabato prossimo a Bolzano contro il Sud Tirol, che l'anno scorso ha giocato i play off, avremo altre indicazioni, la speranza è che il turn over attuato dal tecnico lodigiano porti i brianzoli , alla quarta uscita in 14 giorni,  ad avere più birra nelle gambe rispetto agli altoatesini.

martedì 9 settembre 2014

L'avversario - il Pavia

E' una squadra completamente rinnovata rispetto alla passata stagione quella pavese: nuova la proprietà (da Zanchi a Xiadong Zhu, espressione del fondo di Shangai che è stato prontamente considerato esempio della cinesizzazione anche del pallone), nuovo il manico (Maspero che ha portato nei Dilettanti il Ciliverghe Mazzano alla sua prima esperienza in panchina, dopo avere lucidato con fosforo di quarantenne le mediane dell'Eccellenza lombarda: bella anche la precedente scelta di chiudere la parentesi prof andando nella squadra della sua città, il Fanfulla, nel cui vivaio si era formato), quasi per intero nuova la formazione (eccezioni il centrale Sorbo e gli uomini di mezzo Carotti e Carraro) che ha inanellato un poker di vittorie ufficiali: Bassano, Pro Patria, Pro Pacenza e Reggiana.
In campionato gli azzurri sono andati a segno già con cinque giocatori, candidandosi ad outsider del torneo dopo l'ultimo posto di maggio, certificato da una sola vittoria interna (quattro totali) e da cambi di allenatori (Pala-Veronese-Bensi) che non hanno dato continuità all'opera di Roselli; fuori dal campo la situazione è stata appesantita dal ritiro per motivi di salute del giovane Lussardi e dalla decisione di Zanchi di chiudere la presidenza al lustro.

La biscia viscontea
Tra i protagonisti del 3-4-2-1 milò proprio un cobra, il 36enne vigevanese Soncin (terzo cannoniere della storia ascolana), Pederzoli (un centinaio di presenze cadette e una decina di stagioni in Lega Pro) strappato al SudTirol, il pendolo Cesarini (dal Savona), il centravanti di ritorno e di supporto Ferretti (classe '86), il terzino Ghiringhelli (rossonero ticinese), gli esterni Cardin (dal Mantova) e Sereni, in uno scambio col casato d'Este, cui è approdato De Cenco.

Il biennio ('53-'55) ruggente del Cavalier Fortunati bissa la prima biennale Serie B del '33-'35, culminata col ritiro a torneo in corso; mediatica la presidenza Achilli, una delle prime quote rosa del pallone (la moglie subentra al marito squalificato e riporta la squadra in C1 nel '90), mentre il biennio nero '96-'98 trascina i nati granata in Eccellenza.
E' Torresani a ridare dignità al calcio lungo il Ticino: nove stagioni e Serie C1 riconquistata in cinque anni (tre promozioni), con due playoff nel '05-'06 persi contro Mantova (terzo posto, finale) e Monza (quarto posto, semifinale).

Formazione-tipo: Facchin; Cristini, Sorbo, Ghiringhelli; Sereni, Rosso, Pederzoli, Cardin; Cesarini, Ferretti; Soncin (Carraro, Corvesi; Blasi, Carotti; Falconieri, Romanini)

Qualche numero prima della partita

Veronese l'ex
05-06: Monza-Pavia 1-0 girone di ritorno 2-0 semifinale playoff di ritorno
06-07 Monza-Pavia 1-0 girone di andata
10-11 Monza-Pavia 2-0 girone di andata
11-12 Monza-Pavia 2-2 girone di andata

Nella gara di andata del barrage rete avversaria ad opera dell'attuale vice di Pea, Veronese.
I numeri rivelano un trend positivo con solo una circostanza senza porta biancorossa inviolata, si dovrebbe proseguire perciò la striscia positiva, se non vittoriosa.

da La Gazzetta, Il Giorno e il Giornale di Monza