giovedì 28 febbraio 2013

Saint-Christophe Vallée d'Aoste

Cercando,non ho trovato niente sui tifosi del Valle d'Aosta,a parte un comunicato nel quale dicevano che difficilmente avrebbero seguito la squadra in quel di San Giusto,in quanto,tra la distanza da Saint-Christophe,e il costo della trasferta,il costo sarebbe stato troppo alto.Allora pubblicherò la storia di questa squadra.

Fondata nel 1971 come Unione Polisportiva Saint-Christophe ASD, nel 2010 ha assunto la denominazione di  nell'intento di proporsi come il principale riferimento del calcio valdostano: tale obiettivo è stato raggiunto nel 2012, quando la squadra è stata promossa in Lega Pro classificandosi al primo posto nel girone A di Serie D.
I colori sociali sono da sempre il bianco ed il granata.
Tifosi che festeggiano la promozione
Nel mese di giugno 2012 l'A.S.D. Saint Christophe Vallée d'Aoste si trasforma in S.C. Vallée d'Aoste S.r.l. e perfeziona l'iscrizione al campionato di Lega Pro Seconda Divisione non riuscendo a presentare in tempo la fidejussione di 300.000 Euro. Il 16 luglio presenta ricorso ed ottiene la Licenza nazionale per la disputa del campionato 2012-2013. Non essendoci, in tutta la Regione Valle d'Aosta, uno stadio a norma per la Lega Pro, la S.C. Vallée d'Aoste S.r.l. è costretta a giocare le gare interne del campionato di Lega Pro Seconda Divisione allo stadio "F. Cerutti" di San Giusto Canavese. Viene inserita nel Girone A di Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013. Il 29 ottobre 2012, dopo un bilancio di 1 vittoria, 2 pareggi e 6 sconfitte in 9 partite l'allenatore Giovanni Zichella, autore della storica promozione in Lega Pro Seconda Divisione, viene esonerato, venendo sostituito con Benito Carbone.
Da segnalare in attacco la presenza di Gianluca Temelin.
Da segnalare che Aosta ebbe una propria squadra di calcio,l'Unione Sportiva Aosta,nata nel 1924,e fallita definitivamete nel 1998,dopo tale data, subì vari tentativi di emulazione da vari altri club, ma nessuno ebbe stabile successo.Alla sparizione dello storico Aosta seguirono vari tentativi da parte di altre società regionali di attribuirsi un'eredità che non appartenne però mai ad alcuno, non essendo stati esperiti i dovuti passaggi legali e sportivi. Il principale tentativo fu quello dello Chatillon, che nel 1999 prese a giocare ad Aosta cambiando le proprie magliette da biancazzurre a rossonere, e ridenominandosi  nel 2000. La società non andò oltre la Serie D e fallì nel 2010.Oggi la principale squadra di Aosta è l'AD Charvensod Aosta con colori viola e impegnata in Promozione.
wikipedia/vdasaintchristophe.it

da il Cittadino

lunedì 25 febbraio 2013

Dalla parte di un tifoso

De Cenco svetta e segna 0 - 1
E sono quattro! Il Poker è servito, le 4 finali di cui avevo parlato in tempi non sospetti, CLICCA QUI per leggere l'articolo, sono state vinte, il Mantova battuto ed eliminato dalla corsa play off, che ora sono li a soli 2 punti.
L'accelerazione impressa da Tonino e dai ragazzi, oggi il Monza con 49 punti sarebbe sul campo la terza forza del campionato non troppo distante dalla promozione diretta, sarebbe stata di quelle definitive in chiave dell'ottenimento della sesta posizione valida per gli spareggi promozione, se non ci fossero quei maledetti 6 punti di penalizzazione, che ci costringono senza fare ne calcoli ne proclami a proseguire sulla strada della vittoria ad oltranza.


Finotto si divora per 2 volte il gol del K.O.
Il difficile potrebbe proprio arrivare ora, perchè quando si è a un passo da una meta che pareva inraggiungibile, l'ansia e le paure ti possono attanagliare e i palloni pesare come macigni, ma in questo sono confortato dal carisma del Mister, ieri grandioso nella gestione di una squadra che era alla terza partita in 7 giorni, dalla classe sopraffina unita all'esperienza di Gasbarroni e  proprio dalla crescente condizione fisica di molti biancorossi, Gasba su tutti, che fa ben sperare per i prossimi 3 decisivi scontri diretti che ci vedranno opposti ad Alessandria e Castiglione in casa e al Forlì in trasferta.

Ma andiamo per gradi e come giustamente ha detto Asta nel dopo partita godiamoci la vittoria ma cominciamo a preparare la partita che domenica prossima al Brianteo ci vedrà opposti ad un Alessandria arrivato, come il Mantova ieri, all'ultima spiaggia dopo l'inaspettata sconfitta casalinga con la Giacomense.
Probabile in settimana fra i Grigi l'esonero, richiesto a gran voce dalla piazza già prima dell'incontro di ieri, del Mister Cusatis per dare un scossa a una compagine oggi sull'orlo dell'esclusione alla lotta promozione.

Da questo pulpito è inutile fare appelli ai tifosi ad essere caldi e numerosi per la sfida decisiva con i piemontesi, che potrebbe valere il definitivo aggancio alla zona play off in programma domenica 24 Marzo ore 14,30 al Brianteo, sono certo che i lettori di questo blog ed in particolare della mia rubrica non ci rinuncerebbero per nulla al mondo.

Crisi, riforme e cordate

IL BRIANZOLO DELL'ANNO
La Crisi economica dei paesi occidentali incapacci di gestire il naturale processo di globalizzazione, visto come un business per pochi invece che un'opportunità per tutti, è esplosa gravissima in un paese come l'Italia dove le grandi potenzialità della nazione sono state vanificate da molti, troppi decenni di sprechi, ruberie e scelte politico/economiche errate.
In un tessuto economico dilaniato e ormai privo di risorse era naturale che tutte le attività non in grado di autofinanziarsi venissero alla fine dismesse ed in questo contesto che negli ultimi anni abbiamo assistito ad un periodica decimazione di tutte quelle società calcistiche in cui a costi comunque alti di gestione non facevano riscontro entrate provenienti dall'unico vero introito che tiene in piedi il calcio italiano, i proventi derivanti dai contratti televisivi.

La Lega Pro o serie C che dir si voglia, naturalmente tenuta ai margini degli introiti televisivi,  sta cercando di sfoltire gli organici autoriducendosi ad un numero di 60 componenti che saranno divisi in 3 gironi da 20.
La riforma che faticosamente dovrebbe, dopo un percorso difficile e contrastato, trovare il suo approdo  dalla stagione 2014/2015, nasce già da subito insufficiente, dove trovare con i tempi che corrono 60 proprietà disposte a perdere, come minimo, 2/3 milioni di euro all'anno?
Certo ci possono essere alcune situazioni in cui l'esborso iniziale è visto come un investimento per poter accedere al calcio che conta a quel calcio (Serie A e B) in cui i proventi televisivi e il giro degli sponsor garantiscono alle società oculate degli introti in grado di bilanciare le spese di gestione o anche alcuni contesti in cui una sinergia forte con il territorio e con gli amministratori locali pone un imprenditore o un gruppo di essi in una situazione tale da vedere il possesso della squadra cittadina come un doveroso onere per poter accedere o portare avanti i propri affari, ma mi sembra quantomeno utopistico pensare che in Italia ci possono essere 60 squadre e città in questa situazione virtuosa, molto più logico pensare che 2 gironi, uno del Nord e uno del Sud per abbattere i costi e garantire un ricambio spalmato sul tutto il territorio nazionale per le serie maggiori, per un totale complessivo di 40 società, potesse essere una soluzione ottimale ai problemi della Lega Pro in particolare e del calcio professionistico in generale, rivedendo anche la vecchia serie D che avrebbe potuto essere un campionato con regole molto restrittive sull'impiego dei giocatori over 21 anni e quindi con costi ancor più limitati, divenendo di fatto il vivaio per i campionati professionistici.

Monza, città che per bacino d'utenza e tessuto economico potrebbe ambire almeno alla Serie B, oggi, dopo anni di disastrosa gestione societaria da parte del sig. Clarence Seedorf, si trova sull'orlo del baratro e senza, e questa è la cosa piu grave, alcuna corda o se vogliamo cordata a cui aggrapparsi.
La situazione per il sodalizio biancorosso dopo mesi di terremoti si ormai stabilizzata, la proprietà attuale garantirà l'esistenza fino a fine stagione, dopo di che rientrata in possesso delle garanzie personali (fidejussioni) e constatata l'impossibilità di vendere le quote sociali non riscriverà la squadra al prossimo campionato, difatto staccando la spina al centenario malato terminale.
Così dalla prossima stagione la capitale della Brianza potrebbe non avere più una squadra di calcio professionistica cosa che se, visto la situazione economica in generale e del calcio italiano in particolare, può anche non stupire, deve, di sicuro, far riflettere tutte quelle istituzioni politiche ed economiche di un territorio che resta, comunque, fra i più ricchi e popolosi d'Italia.
 
In questo contesto,meno meschino fra i meschini, proporrei il sig. Clarence Seedorf come brianzolo dell'anno, almeno lui qualche soldo per il nostro Monza lo ha pure buttato via.

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domenica 24 febbraio 2013

Risultati 24^ giornata,classifica,prossimo turno.

RINVIATE 4 PARTITE CAUSA NEVE.IL CASTIGLIONE VIENE SCONFITTO IN CASA DAL FANO,CADE LA PROPATRIA A VENEZIA,VINCE IL SAVONA SUL FANALINO DI CODA MILAZZO.


RISULTATI:


Bassano-Rimini
1-0
Mateos
Bellaria-Santarcangelo
n.d
RINVIATA PER NEVE
Casale-Monza
n.d
RINVIATA PER NEVE
Castiglione-Fano
1-2
Ferrari(C),Tonani,Ferretti(r)
Forlì-Renate
n.d
RINVIATA PER NEVE
Giacomense-Mantova
1-2
Capellupo(G),Franchi(2)
Savona-Milazzo
1-0
Virdis(r)
Venezia-ProPatria
2-0
Bocalon,D’Appolonia
Valle d’Aosta-Alessandria
n.d
RINVIATA PER NEVE


CLASSIFICA:


ProPatria
50
Savona
47
Castiglione
44
Renate
41
Bassano
40
Alessandria
39
Venezia
38
Forlì(-1)
38
Mantova
34
Monza(-6)
31
Valle d’Aosta(-1)
24
Santarcangelo
24
Bellaria
23
Giacomense
21
Fano(-1)
21
Rimini
20
Casale(-5)
15
Milazzo
9


RENATE,ALESSANDRIA,FORLI',MONZA,VALLE D'AOSTA,SANTARCANGELO,BELLARIA,CASALE, 1 GARA DA RECUPERARE.


PROSSIMO TURNO( 3-3-13):


Alessandria
Savona
Bassano
Giacomense
Mantova
Venezia
Milazzo
Bellaria
Monza
Valle d’Aosta
ProPatria
Forlì
Renate
Fano
Rimini
Casale
Santarcangelo
Castiglione

Ufficiale Casale - Monza rinviata

A Casale Monferrato sono previste deboli nevicate a partire dal pomeriggio di oggi per tutta la giornata di domani, la partita Casale Monza potrebbe essere rinviata per impraticabilità del campo e viste le condizioni della squadra e del suo "Asso" non sarebbe una notizia spiacevole per i biancorossi.

Per vedere le previsioni meteo CLICCA QUI

Come avevamo previsto la partita di oggi è stata rinviata per neve, non è una cattiva notizia, anzi, perché darà modo al Monza di poter recuperare parecchi giocatori acciaccati tra i quali Andrea Gasbarroni  e inoltre giocare su un campo pesante ai limiti della regolarità sarebbe stato deleterio per le caratteristiche dei biancorossi, squadra tecnica e veloce ma, fisicamente, leggerina.

Diretta Casale Monza


Per ascoltare aggiornamenti in diretta di Casale vs Monza CLICCA QUI

sabato 23 febbraio 2013

Anche Gasba a Casale

Andrea strige i denti ma...
 Gasbarroni  parte con la truppa per Casale, ma il mal di schiena, che si trascina da parecchie settimane, stavolta non gli ha permesso di allenarsi con continuità, possibile un suo impiego a partita in corso ma sarà una decisione presa con Asta all'ultimo minuto.
I Convocati: Bugno, Calliari, Castelli, Cattaneo, De Cenco, Finotto, Franchini, Franchino, Fronda, Gasbarroni, Giorgi, Grauso, Laraia, Morao, Pazzagli, Puccio, Ravasi, Valagussa, Vita.
Possibile formazione: 4 - 3 - 3 Castelli-Franchino-Bugno-Franchini- Grauso-Cattaneo-Valagussa-Calliari-De Cenco-Finotto-Vita

venerdì 22 febbraio 2013

Arbitri sempre distratti " A Monza"

 Per me il gol era da annullare l'attaccante del Venezia è in fuorigioco influente visto che impalla la visuale di Castelli impedendogli di vedere il pallone. Probabilmente avremmo pareggiato lo stesso comunque a Monza le cose giuste gli arbrtri non le fanno mai.....figuriamoci i regali.
Domenica prossima vedremo quale altra cazzata faranno!


TESSERA DEL TIFOSO: LE RAGIONI DEL NO


La tessera del tifoso, necessaria per abbonarsi allo stadio o per seguire la propria squadra in trasferta nel settore ospiti, è stata introdotta da Roberto Maroni, ministro degli interni del quarto governo Berlusconi, il 14 agosto 2009.
La tessera si è presto trasformata in un’iniziativa commerciale che ha portato coloro che la sottoscrivevano, in molti casi, a diventare titolari di carte di credito prepagate, anche senza esserne a conoscenza.
La tessera del tifoso è stata sostituita, nel marzo 2012, dalla Fidelity Card del nuovo ministro Anna Maria Cancellieri (governo Monti), in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato che dichiarava la tessera illegittima in quanto “pratica commerciale scorretta”.
La fidelity card mantiene tutte le caratteristiche e le funzioni della tessera del tifoso, tranne la funzione, contestata dal Consiglio di Stato (che è il massimo tribunale amministrativo), di carta di credito prepagata.
Fin dalla sua uscita la tessera del tifoso è stata duramente osteggiatadalla quasi totalità delle tifoserie organizzate e, anche, da una certa parte dell’opinione pubblica. ”No alla tessera” è diventato uno slogan famoso. Chi lo fa suo o lo scandisce allo stadio lo fa per almeno alcune delle ragioni che elenchiamo qui sotto.
  1. La tessera è uno strumento utile ad alcune aziende, per esempio le agenzie di scommesse, per censire nuovi potenziali consumatori.
  2. La burocratizzazione connessa al rilascio della tessera rende più difficile andare allo stadio, con conseguente calo del numero di spettatori allo stadio.
  3. È inutile per “identificare i violenti”, finalità per la quale dovrebbero essere più che sufficienti i biglietti nominali e gli abbonamenti.
  4. La tessera del tifoso serve alle società per ottenere dati sulla propria “clientela”
  5. Alcune versioni della tessera del tifoso pare utilizzassero un micro-chip con tecnologia radio-frequency identification(“identificazione tramite frequenze radio”). Secondo qualcuno, una tecnologia di questo tipo permetterebbe addirittura di geolocalizzare a distanza il titolare della tessera.
  6. La tessera del tifoso era, nella versione maroniana, una carta di credito prepagata e ricaricabile, quindi legata a un circuito bancario.
  7. Per chi non si abbona, la tessera del tifoso non è gratuita, ma costa 10 euro.
  8. Contro ogni principio garantista, basta una condanna in primo grado(dunque non definitiva) per impedire a un tifoso di ottenere la tessera del tifoso.
  9. Chi ha già scontato un Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive) per fatti di stadio non può ottenere la tessera del tifoso.
  10. tempi per il rilascio sono lunghi e spesso la burocrazia è farraginosa.
  11. È, di fatto, un’autorizzazione (o una schedatura?) preventiva a entrare in un luogo aperto al pubblico (come tale peraltro giuridicamente soggetto a restrizioni).
  12. È potenzialmente pericolosa: i tifosi privi di tessera al seguito della propria squadra in trasferta hanno accesso precluso al settore ospiti ma non, paradossalmente, a tutti gli altri settori dello stadio.
  13. Non ha sveltito, anzi ha spesso complicato, le operazioni di ingresso allo stadio.
  14. È solo l’ennesimo passo del processo di marginalizzazione del tifoso (non necessariamente organizzato e non necessariamente violento), processo iniziato con la crescente importanza dei diritti TV nel mondo calcistico nazionale. È uno strumento che, inoltre, tende a dividere, in maniera discrezionale e discriminatoria, i tifosi in “buoni” e “cattivi”.
  15. La tessera del tifoso, considerata “norma”, in realtà è, secondo alcuni, una semplice direttiva del Viminale, pertanto senza alcun valore legale vincolante. In realtà La tessera del tifoso è uno strumento giuridico, non una semplice “direttiva”: è contenuta in un regolamento ministeriale, ossia in tutto e per tutto una fonte del diritto (una fonte del diritto secondaria: il sistema gerarchico delle fonti prevede, nell’ordine, Costituzione, leggi e atti avente forza di legge come i decreti-legge e i decreti legislativi delegati, i regolamenti). Perciò la tessera del tifoso non è prevista da una legge, ma è a tutti gli effetti una norma, dunque con potere coercitivo e vincolante.
tagli.me (andrea donna)

giovedì 21 febbraio 2013

Stadio Natale Palli


Il Casale disputa le sue partite interne allo stadio"Natale Palli",avente una capienza di all'incirca 4.000 spettatori.Lo stadio Palli fu edificato ed inaugurato nel 1919; la prima partita disputata su questo terreno fu, il 20 settembre 1919 l'incontro Casale-Valenzana, valido per la Coppa Palli.Natale Palli, è stato un militare italiano, aviatore pluridecorato durante la prima guerra mondiale, partecipò con Gabriele D'Annunzio al volo su Vienna.L'impianto è sito in Via Buozzi n°72,a Casale Monferrato.Calcolando il percorso dallo stadio Brianteo,ci si impiega all'incirca 1h20,sperando di non trovare traffico!


NATALE PALLI(a sinistra) CON GABRIELE D'ANNUNZIO.

Recupero Forlì-Rimini.


Niente da fare per il Rimini, che esce sconfitto dal Morgagni di Forlì col risultato di 2-0. I forlivesi hanno chiuso il match già nella prima metà del primo tempo, grazie ai gol di Melandri (al 16') e Petrascu (al 21'). Nella ripresa i ragazzi di D'Angelo non sono riusciti a rimontare e nei minuti finali sono anche rimasti in inferiorità numerica per l'espulsione di Marco Brighi.
Con questi tre punti il Forlì si attesta al sesto posto solitario, davanti al Bassano e subito dietro all'Alessandria. Il Rimini, invece, resta quartultimo e in zona playout.(tlp)

 CLASSIFICA:

ProPatria
50
Savona
44
Castiglione
44
Renate
41
Alessandria
39
Forlì (-1)
38
Bassano
37
Venezia
35
Monza (-6)
31
Mantova
31
Santarcangelo
24
Valle d’Aosta (-1)
24
Bellaria
23
Giacomense
21
Rimini
20
Fano (-1)
17
Casale (-5)
15
Milazzo
9