venerdì 14 marzo 2014

L'avversario - L'avversario - La Pergolettese

Come molti avversari del girone, la Pergolettese eredita una lunga storia di pallone rotolato nelle piccoli serie e vive ora il suo acme sferico.

Nata nel 1932, ha rappresentato per quasi mezzo secolo la seconda squadra di Crema, raggiunto nel 1967 in Serie D.
I risultati negativi dei bianconeri rendono il neo-denominato Pergocrema prima squadra locale, trascinato al suo primo campionato professionistico nel '76-'77 dal mentore Papini, vincitore della Serie D.
Alla stagione '78-'79 risale la prima C1, categoria riacciuffata nel '08-'09 con in squadra Bonaventura, centrocampista orobico.
Negli anni '90 la fusione col Crema porta al Cremapergo, ma ancora prima dei risultati negativi i tifosi non gradiscono, disertando lo stadio.

Il recente quadriennio di C1 e' affannato, ma dignitoso: due playout di fila vinti, grazie alla favorevole posizione di classifica, contro Pro Patria e Monza, sempre grazie al difensore Galli.
Il fallimento del 2012 comporta il trasferimento, stavolta col consenso popolare, del Pizzighettone a Crema e la denominazione Pergolettese che richiama il rione cremasco di Pergoletto.
Al debutto è promozione dalla Serie D.

Della truppa di mister Venturato sono rimasti titolari Bertazzoli, Davini e Scietti.
Formazione-tipo:
                                  Grandi
               Davini Rizzi Tacchinardi Scietti
                     Iovine Cerniglia Puccio
                  Jeda Bardelloni Bertazzoli

Tra i marcatori primeggia la punta centrale Bardelloni ad 8 reti, segue Bertazzoli con 4 gol.
Capucho Jeda, star di Cagliari e Rimini

Aumenta il minutaggio nel ritorno per Jeda, buone stagioni nell'isola, a lungo infortunato, e per Tiboni (promozioni in B con Hellas e Sassuolo, un gol europeo col Cska Sofia) come attaccanti esterni, sempre più titolare l'ex Puccio, cartellino ducale, trasferitosi dal Savona.
Altro acquisto di categoria Filiciotto dall'Alessandria.

Il bilancio esterno è di due vittorie, sei pareggi e cinque sconfitte, con solo undici reti all'attivo ed il recente passo falso col Bra che, in quel turno, aritmeticamente retrocedeva.
L'ultima evoluzione del calcio a Crema
Il ritorno ha portato solo dieci punti, ma ricordiamo il giusto 2 a 0 del Voltini (Bardelloni, Esposito), quando inizio' la crisi di Ferreacorona, nel gioco ancora più che nei risultati.

Le difficolta' sono comprovate dai cambi tecnici: Tacchinardi ha lasciato la panchina da imbattuto (otto punti nelle quattro giornate iniziali) per problemi colla societa', Giunta ha raccolto venti punti sui cinquantasette disponibili, da tre turni Firicano tenta una salvezza complicata, una di quelle che ha firmato da allenatore, vedi Borgo a Buggiano.
Per lui una vittoria e due pareggi.Le tre reti fatte e le due subite confermano la bontà della difesa (terza del girone, in undici incontri inviolata) ed i limiti dell'attacco (terzultimo, nuovamente).
I tre hanno sono stati buoni giocatori: l'enfant du pays ha vinto cinque scudetti con Madama, il prodotto del settore giovanile milanista ha giocato con Brescia e Como ed e' stato vice di Corini, il siculo ha seguito Ranieri a Cagliari e Firenze.

I gialli cremaschi sembrano sempre meno cannibali e sempre più canarini, ma le recenti sfide al Voltini siano monito.

1 commento:

Unknown ha detto...

rettifica: undicii punti nel girone di ritorno
appiedati: rizzi e tacchinardi dal giudice sportivo, tiboni dal giudice etico societario..