mercoledì 15 dicembre 2010

Qual'è la verità?

Ci penso dall'istante in cui ho lasciato Monzello qualche giorno fa dopo aver parlato con Seedorf. Non ho voluto scrivere subito, ho voluto metabolizzare la cosa, rifletterci un po. Volevo evitare di sparlare a sproposito a caldo lasciandomi guidare dalle emozioni.
Non sono del tutto sicuro che le cose siano andate per filo e per segno così, intendiamoci è solo il mio pensiero e suscettibile d'errore, credo ci sia di più dietro.
Voglio dire, analizziamo un attimo la situazione:
Abbiamo un consiglio di amministrazione dimessosi recentemente, abbiamo Seedorf con le sue scelte e le sue preferenze.
C'è Tridico, c'è Ferrante e Tammaro. E ci sono i tifosi incazzati per le prestazioni del Monza. Poi ci sono loro, i protagonisti. Quelli che scendono in campo.
Sicuramente le cose denunciate nel documento dell'ex-presidente sono vere, i disaccordi ci saranno pure stati tra la banda di Seedorf e il cda. Le imposizioni del comitato tecnico(?) ci saranno pure state, ma io credo che sia un errore pensare che il buio stia da una parte e la luce dall'altra. Di solito le verità vanno cercate nel mezzo.
Seedorf, è sacrosanto, ha sbagliato alcune cose fondamentali. Però è anche vero che sono saltate fuori cose tipo: giovani titolari che si sentono già arrivati, già dei campioni. Questo sicuramente non aiuta lo spogliatoio, e poi credo sia normale che alcuni senatori, come li chiama Verdelli, decidano di tirare i remi in barca davanti a tutto questo.
Quindi il mio pensiero è: Seedorf è sicuramente l'uomo sbagliato per questo Monza, ma se ognuno facesse il suo lavoro serenamente, se ogni giocatore desse l'anima in ogni partita, se ci fosse un pò più di umiltà da tutte le parti, se si riconoscessero i propri errori e si ricominciasse a costruire da questo punto fermo, forse qualcosa potrebbe davvero migliorare.

La strada più facile è quella dell'autodistruzione. Quella più auspicata è la difficile strada del rimettersi seriamente in gioco...ce la faranno i nostri eroi?


5 commenti:

sor guido ha detto...

L'altra sera a Monzello ho avuto sensazioni molto negative al riguardo.
Giovani montati, senatori scazzati e molto menefreghismo da parte di tutti.
Vorrei sbagliarmi visto che è solo una sensazione maturata in una mezzoretta ma per me non aspettiamoci niente di buono se non cambia qualcosa a livello di conduzione societaria.

Monzasempre ha detto...

Concordo al 100% con il sor guido.
Ci sono molti segnali negativi, uno (magari marginale) è che negli ultimi TG di Monza Channel (che io guardo sempre) non si parla più di prima squadra. Prima, Tommaso Magni diceva ogni giorno come erano andati gli allenamenti e cosa avevano fatto i ragazzi della prima squadra. Ora il nulla, intervistano gli allenatori delle giovanili e sulla prima squadra non dicono più niente. Per "loro" la prima squadra è già sparita?? e' già retrocessa??
Non sono mai stato un pessimista in nessun campo della vita, ma questa stagione del Monza non stà offrendo, per il momento, nessun appiglio a cui attaccarsi per dire che non finirà con la retrocessione.

VJ Kontakte ha detto...

La situazione è più triste di quando c'erano D'Evant e Atzeni e siamo falliti, in quanto allora i giocatori erano uniti e noi tifosi abbiamo sempre sostenuto la squadra. Ora è lo sfascio totale

gio1964 ha detto...

avete analizzato alla perfezione lo stato di salute del nostro Monza ,io dico solo che in questo momento ci vuole: UMILTA'nel riconoscere gli errori fatti da tutti e ai ragazzi dico :TIRATE FUORI LE PALLE E DATE L'ANIMA ,USCITE DAL CAMPO SENZA AVERE PIU' BIRRA IN CORPO.

Monzasempre ha detto...

I giocatori (lo dico con rispetto) sono dei mercenari (escluso alcune eccezioni tipo Bugno o Iacopino). Quindi per fare in modo che in partita diano tutto devono esserci determinate condizioni senza le quali, sappiamo benissimo per esperienza, che i ragazzi tirano a campare.
In questa situazione di degrato societario e tecnico per me molti cercheranno innanzi tutto di non farsi male e di cercarsi un'altra squadra.
Come tifosi noi possiamo applaudire e sostenere che si impegna e onora i nostri colori e contestare pesantemente che "tira a campare".