lunedì 9 dicembre 2013

Dalla parte di un tifoso

Il Monza torna alla vittoria sconfiggendo il Forlì con 3 gol nella ripresa e dimostra, qualora c'è ne fosse bisogno, come sia importante non commettere errori difensivi che rendeno le partite in salita ed esaltano le squadre avversarie, quasi sempre inferiori a noi per valori tecnici.
Il primo tempo non è stato bello con i biancorossi alla ricerca della giocata risolutiva e i liviensi, che, arroccati con una difesa a 5 nella loro metà campo, concedevano solo un'occasione su calcio di punizione di Candido ottimamente parato dal loro portiere.
La squadra torna negli spogliatoi dopo aver salutato la curva
Ma il dato interessante in una prima frazione di gara in cui non avevamo certo fatto faville era che, a differenza che in altre occasioni, non si era concesso nulla all'attacco avversario, non certo inferiore ad altri reparti di categoria che ci avevano impensierito e segnato al Brianteo, con Morao attento e tonico sulla destra, e la coppia centrale Anderson e Zullo che non lasciava spazio alle punte avversarie nonostante un centrocampo non convincente ne in fase d'impostazione ne in interdizzione.
Così nella ripresa con il calare delle forze e dell'intensità dei difensori romagnoli sono uscite le doti tecniche di categoria superiore di Candido i polmoni e la corsa di un Anghilleri, come al solito più bravo nell'offendere che nel difendere, e la classe di un Vita, a mezzo servizio, ma pur sempre in grado di far impazzire i difensori avversari.
Cosi verso la fine scende un pò di nebbia sul Brianteo che come una coperta avvolge la convalescente armata biancorossa e i suoi tifosi che da buoni brianzoli ne sanno anche apprezzare i lati poetici,
specialmente dopo una vittoria per 3 a 0.


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