Ecco la storia del loro gruppo trainante,che non vedono molto bene l'uso di intenet:
Eccoci quà, finalmente ce l'abbiamo fatta ad avere il nostro spazio in questo mondo che è internet, un mondo che ci metterà in collegamento con tutti i tifosi che, come noi, amano il calcio e il grande Forlì! Siamo nati come gruppo nel dicembre 2003 per la voglia che ci ha uniti nel tifare la squadra della nostra città,una squadra che va sostenuta e aiutata sempre da uno spirito sportivo e unico che SOLO NOI TIFOSI possiamo trasmettere grazie ai nostri cori e alla nostra passione! Ci preme chiarire che i RABBIOSI ripudiano l'uso distorto di internet, dove chiunque può scrivere qualsiasi cosa, con qualsiasi firma; l'obbiettivo del nostro sito è quello di dare una maggiore visibilità al nostro gruppo. Pubblicheremo comunicati ufficiali, organizzeremo trasferte e faremo il materiale del nostro gruppo; quindi niente chat, forum, muri o cose simili.
Curiosità:
I colori della maglia del Forlì Football Club sono il bianco e il rosso, a strisce verticali. I simboli sono il gallo e la caveja. I giocatori della squadra vengono chiamati i "Galletti" dal simbolo dello stemma della società.
La Caveja è considerata per eccellenza il simbolo della Romagna; questa parola dialettale proviene dalla tradizione contadina, ed indica un'asta d'acciaio saldata ad un apice ("pagella") decorata con anelli e immagini allegoriche. I simboli più diffusi, inseriti fra elementi decorativi, erano quelli del gallo, della mezzaluna, del Sole, dell'aquila e alcuni simboli cristiani, tra cui la Croce e la Colomba.Quando non esistevano i trattori, l'aratura veniva effettuata con i carri trainati dai buoi. I buoi erano legati attorno ad un grosso asse di legno, lungo alcuni metri: il timone. Nella parte finale del timone era piantato un bastone alto 70-80 cm in ferro battuto: la caveja.
I buoi (solitamente due) erano legati al timone, appaiati, e inoltre erano fissati al giogo. Quando il terreno era discendente, il carro acquistava velocità e la caveja andava a sbattere sul giogo. Il carro fermava così la sua corsa. La caveja impediva che il carro finisse addosso ai buoi e li colpisse nelle gambe. In questi casi, l'unica cosa che succedeva era che il giogo si sporgeva improvvisamente in avanti e colpiva le corna degli animali: nessun dolore. La caveja aveva la funzione di freno.
rabbiosiforlìaltervista.org/wikipedia

Nessun commento:
Posta un commento