venerdì 5 dicembre 2014

La trasferta - Verso l'Ottavio Bottecchia, Pordenone

A gareggiare in sella inizia a ventisette anni, all'epoca in cui il pionierismo del pedale si mescola alla fame, il 'Muratore del Friuli' (ma trevigiano di nascita), tentando la fortuna ('Cussì i pol magnar calcossa') sulle strade della Grande Boucle quale gregario nella francese Automoto.Sale sul podio.
La prima parola transalpina che avrebbe imparato poi sarebbe stata il suo nome storpiato dai tifosi locali: Botescià.Due sono difatti le maglie gialle ('24-'25), una delle quali portata sulle spalle durante l'intero Tour, venute poco dopo.

'Era un sentiero fracido di pietrisco e neve, ma il sole gli arrolleva il cuore come una cantilena di casa e l'erba circostante era lucida come quella delle sue pianure attorno al Piave'
Così ha vinto l'Aubisque, così ha vinto i Pirenei.
Passaggi e mulattiere, compagne nella guerra, dove in sella trasportava la mitragliatrice.
Fino alla medaglia al valore.

Nonostante le vittorie, in patria gli preferiscono il più giovane Binda, tre volte iridato ('27-'30-'32), ma lui è sollevato lo stesso per avere costruito casa aiutando quella famiglia cui in passato serbava il magro companatico dei rifornimenti; la morte di un fratello è una spinta verso il ritiro dalle corse.
Maglia gialla pordenonese
Lo ritrovano d'estate, accanto alla strada, in fin di vita: al Mito si sovrappongono ipotesi a risolvere il giallo dell'uomo in giallo.
Randellato per un furto d'uva da un contadino?Simpatie progressiste sgradevoli?Malavita che si vendica di un giro di scommesse legato al fratello?..
O un più prosaico incidente alle fibbie che intrecciano scarpe e pedali, chissà.

Forse, più semplicemente, 'il nome era pomposo come quello di un imperatore romano ma il cognome rovinava tutto; come si fa a scalare l’Olimpo e chiamarsi Bottecchia?'; e così lo descriveva il giornalista sportivo Roghi che lo scoprì alla Milano-Sanremo dove mise in luce sul Turchino: 'un viso ossuto e stirato, due occhi grigi un po' spiritati e un po' maligni, da uccello rapace'

Ottavio, perchè ottavo figlio del mugnaio.
'Parlava poco, in dialetto veneto, brusco, sospettoso'
Quando stava per scattare verso la montagna, verso la vittoria, verso qualche premio che colmasse la fame, quel Pirata senza bandana annunciava 'A vae mi'


Fondata nel 1920, la squadra friulana in un paio di circostanze ha assunto curiose denominazioni quali 63ª Legione Tagliamento o A.S.Alighieri negli Anni Trenta, prima di accedere alla Serie C nel '39-'40.
Dopo il cameo dell'ex rossonero Tognon in Eccellenza e una sfida di lusso al Toro in Coppa Italia, i ramarri mantengono la terza serie, benchè ultimi, nel '58-'59, facendo da trampolino la buona successiva stagione, sotto le direttive di Ninni Varglien, a Zigoni.
Gli anni che ripropongono la D trovano la consolazione del tricolore Juniores, ma per rivedere vittoriosi i naonini serve che il concittadino di Bottecchia Buffoni prenda la squadra in corsa nel '78-'79; la stagione di Fedele, altro friulano, fa da argine alle tre retrocessioni di fine Anni Ottanta: è Prima Categoria.
La Promozione torna vincendo un campionato sul 7 Spighe: Pozzuolo e Rovigo sono gli ultimi ostacoli nel biennio '94-'96 per annusare ancora i Dilettanti.
Qualche aspettativa disattesa e ritorno al professionismo nel '01-'02, ancora grazie ad un subentro (Fedele), ma inadempienze finanziarie rigettano i neroverdi in Promozione.
Un altro doppio salto nel '04-'06, un'altra immediata caduta lungo il Tagliamento col Rivignano.Alla promozione del '07-'08 seguono anni di attesa: il traguardo sfiorato con Delta e Real è tagliato qualche mese fa, coll'aggiunta dello scudettino dilettante.


l'alpinista-scrittore-scultore
La città ha radici romane, Portus Naonis stessa richiama il porto sul fiume Noncello.
Nel 1630 la peste dimezza la popolazione che respira poi, proprio quale polo commerciale, la cultura conservatrice della Serenissima e quella riformatrice di casa Asburgo.
L'odierna Pordenone cede la Zanussi, ai tempi comparto metalmeccanico secondo alla Fiat, alla svedese Electrolux, ramo elettrodomestici; tenta, prima italiana, una rete wireless cittadina; offre una visione del settore dei mobili alla fiera Sicam.
Alle Olimpiadi londinesi è d'oro Pordenone, in canoa (Molmenti): sempre consapevole, come dice suo figlio, lo scrittore Corona, che 'dalla vetta non su va da nessuna parte, perchè si può solo scendere' (senza fare riferimento al desolante momento ramarro).

Nessun commento: