Inghilterra 1966 (11-30 luglio) -
Campione: Inghilterra
Formazione della finale: Banks Cohen
J.Charlton Moore (c) Wilson Stiles Ball B.Charlton Peters Hurst Hunt
– All.Ramsey
Marcatori della finale: Haller (G)
Hurst (I); Peters (I) Weber (G); Hurst (I) Hurst (I)
Percorso dei vincitori:
Inghilterra-Uruguay 0-0 Inghilterra-Messico 2-0 Inghilterra-Francia
2-0; Inghilterra-Argentina 1-0; Inghilterra-Portogallo 2-1;
Inghilterra-Germania Ovest 4-2 (supplementare)
Piazzamenti: 2.Germania Ovest,
3.Portogallo, 4.Urss
Partecipanti: 16 squadre
Capocannoniere: Eusébio (9 reti)
Media reti: 2,78 a partita
Tocca agli inventori del calcio
accogliere la manifestazione iridata: Inghilterra crocevia delle
mode, dai Beatles alla minigonna, per un'epoca dove gli Usa scoprono
il pantano vietnamita e fervono venti di contestazione tra i giovani
e nelle scuole.
Le icone non solo calcistiche del
periodo sono in Italia Meroni, farfalla granata, ed in Europa il
nordirlandese Best, altro grande che non disputerà Mondiali: per
loro una vita sempre lungo la linea laterale, quella dove sviluppano
l'estro che fa impazzire la gente e li rende simboli popolari, quella
che reca incomprensioni nell'essere un personaggio nella vita
quotidiana.
La Football Association festeggia il
proprio centenario e pare doveroso a Rous, patron della Fifa, onorare
così il proprio Paese.
Willie |
I migliori portieri del torneo e forse
del decennio sono Jascin e Banks.
Pak Doo Ik |
La Nazionale di Fabbri subisce nella gara decisiva del
Ai tempi è consentita difatti la sola
sostituzione del portiere.
I Ridolini (definiti così da
Valcareggi, osservatore federale, per il dinamismo) danno ai molti
spettatori emigrati dal Bel Paese un'amarezza inaspettata, quelli
italiani invece accolgono a pomodori al rientro a Genova la squadra,
sconfitta in precedenza dall'Urss dell'ala Chislenko e di Jascin.
Successivamente la Nord Corea pare cogliere di sorpresa il Portogallo allenato dal brasiliano Oto Gloria, ma la classe della Pantera Nera, il mozambicano Eusébio, alter ego europeo di Pelè, tramuta in 5 a 3 il triplo svantaggio di Liverpool.
I lusitani, alla prima partecipazione
al Mondiale, vanno a podio grazie al 2 a 1 contro l'Urss: nel girone
dopo il 3 a 1 all'Ungheria di Bene la doppietta di Eusèbio elimina a
Liverpool il Brasile; peraltro Zecev prima e Morais poi mettono
fuori uso Pelè, con Garrincha ombra al tramonto.
Inghilterra e Germania Ovest corrono
parallele verso la finale, anche grazie agli arbitraggi: nei gironi
la coppia Argentina-Germania Ovest elimina la Spagna, quella
Inghilterra-Uruguay la Francia, per poi incrociarsi; in particolare i
tedeschi hanno regolarmente un uomo in più ed i padroni di casa sono
avvantaggiati dal rosso sventolato al capitano albiceleste Rattin,
reo di avere domandato con 'violenza verbale' il perchè di una
punizione.
A fatica esce dal campo e si siede per
protesta sul tappeto rosso che conduce allo spogliatoio, ciò costerà
ai sudamericani l'appellativo di Animals, con rinuncia da parte
inglese allo scambio delle maglie a fine partita.
Hurst |
Nelle fila degli europei peraltro marca
con tignosa cattiveria il mediano Stiles.
Finale combattuta coi tedeschi capitanati da Seeler (unico con Pelè a segno in quattro Mondiali e solo a realizzare in ognuno di essi almeno un paio di gol) che rimontano la rete di Peters e costringono i rossi all'over-time: decisivo il gol più che fantasma di Hurst (palla che da sotto la traversa rimbalza fuori dalla porta), attaccante abile nello smarcamento e nell'approfittare dell'infortunio di Greaves per essere titolare.
Curiosità - Hurst è il solo ad avere
realizzato una tripletta in una finale dei Mondiali, Moore e Peters
completano gli Hammers iridati; Pickles, un bastardino, ritrova
all'interno di un parco la Coppa Rimet rubata durante l'esposizione
al pubblico, novello Sherlock Holmes; Willie, un simpatico leone, è
la prima mascotte di un Mondiale.
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