venerdì 7 settembre 2012

La RAI impone alla LND la tessera del tifoso "televisiva".

La diretta del Foggia impossibile al 

di fuori della Puglia

Trasmettere in diretta streaming sul nostro portale (www.foggiacittaaperta.it) le partite del Foggia, in casa e fuori, per l’intero campionato.

All’idea, nata con un pizzico di follia, dedichiamo tempo ed energie. Approfondiamo le normative sui diritti tv, le circolari e le direttive di Lega Dilettanti e Figc, facciamo e rifacciamo i conti al centesimo perché tutto quadri. Tecnicamente si chiama business plan, in soldoni si tratta di non fare il passo più lungo della gamba per evitare bruschi risvegli.

IL PROGETTO. L’incontro con alcuni amici, anche loro foggiani, che grazie all’hiperlan hanno portato l’ADSL a banda larga nei posti più impervi della regione, aumenta l’entusiasmo e la fiducia. Restano contagiati dal nostro progetto e si offrono di mettere a disposizione gratuitamente la propria struttura tecnica per un anno. Per verificare se è possibile assicurare streaming di qualità, calendario del girone alla mano, con googlemaps studiamo le coordinate dove sorgono gli stadi da coprire, comparandole con la mappatura del segnale ADSL. Qualche problema a Potenza e Francavilla ma risolvibile, per le trasferte pugliesi tutto ok, a Taranto per il gran derby il segnale è ottimo.

LA PAROLA TABÙ. LO STREAMING. In pratica, siamo pronti. Le questioni tecniche sono risolte, quelle economiche le stiamo valutando, la volontà non ci è mai mancata. Le norme, però, non sono del tutto chiare. Per gli ultimi dubbi, allora, decidiamo di contattare direttamente la Lega Nazionale Dilettanti. Al telefono è il solito valzer di interni, ma poi finalmente becchi la persona giusta. Con gentilezza e professionalità otteniamo tutte le risposte ai quesiti. Tutto bene fino al momento in cui qualcosa cambia: abbiamo appena pronunciato la parola streaming.

IL DIVIETO. Il tono cambia. Di colpo, la responsabile LND dei rapporti con le emittenti sembra irrigidirsi. Afferma che via web è consentita esclusivamente la diretta radiofonica, mentre la radiodiffusione televisiva (anche via web?) può avvenire limitatamente al bacino d’utenza della Società sportiva dichiarata.
A dire il vero il testo dell’art. 2.2 del contratto è arzigogolato, ma la LND si è tutelata introducendo in ogni caso il limite massimo di diffusione nell’ambito regionale.
Il Foggia in diretta non può andare al di là della Puglia con buona pace per tutti gli “emigrati”.
E per internet? Come mettere dei “paletti” al web per sua natura disponibile in tutto il mondo?
Non c’è scritto ma è un divieto di streaming in piena regola, un ostacolo anacronistico alla rete contro il mercato e il sostegno alle piccole realtà locali. Lo facciamo notare. Dall’altra parte silenzio che equivale ad assenso.
La norma del contratto deve essere stata pensata, con tutto il rispetto, per il Forcoli o la Sacilese. Ma cosa dire per il Foggia e la marea di tifosi sparsi in tutto il mondo? Qual è il limite di bacino d’utenza per la squadra rossonera? Il mondo intero?

CLAUSOLA CAPESTRO. Il delitto è compiuto: occorre scoprire mandante e movente.
Non comprendiamo soprattutto la causa del divieto anche per le partite non coperte dalla RAI. Dinanzi alle nostre obiezioni insistenti l’impiegata è “costretta” a confessare. La clausola la impone la RAI nel suo contratto che prevede somme molto diverse da quelle in ballo. L’arcano è svelato. Le richieste della LND di eliminarla non sono state prese in considerazione.

TESSERA DEL TIFOSO “TELEVISIVA”. Il tentativo, maldestro, di proporci una soluzione è ancora peggio del divieto: per assistere a una gara del Foggia è necessario prevedere una password per l’accesso allo streaming, rilasciandola esclusivamente agli utenti residenti in Puglia.
Toh, chi si rivede! Una tessera del tifoso, questa volta “televisiva”. Per una strana legge del contrappasso, dopo aver impedito l’accesso allo stadio dei tifosi residenti, serve a impedire la visione della partita in tv a coloro che non risiedono in Puglia ma conservano l’amore per i colori rossoneri. Stiamo parlando, per maggiore chiarezza, di tutte quelle persone che hanno già sottoscritto l’abbonamento “al buio”, sapendo di non poter vedere neppure una gara dal vivo.
Questa soluzione espone le realtà come la nostra a rischi eccessivi. In presenza di norme non chiare, potrebbe in qualsiasi momento essere causa di reclami e ricorsi. Di chi ha pensato questa clausola non c'è molto da fidarsi. Noi però ci siamo documentati e informati. E ora possiamo farlo sapere. E meno male che si chiama mamma RAI...

foggiacittaaperta.it




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