Odi et amo.
Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Ho deciso di scomodare Catullo, poeta odiato e bistrattato da molti studenti dei licei che devono forzatamente studiarlo, il sottoscritto in primis, perché con il tempo ho scoperto il fascino della sua essenzialità nell’esprimere concetti ed idee con quella grande forza data dalla semplicità e da una sorta di ermetismo. Odi et amo sono probabilmente i suoi versi più conosciuti, i più inflazionati. Ma se li leggiamo, in particolar modo nella versione latina, non perdono la loro forza.
