giovedì 19 aprile 2012

Stadio Giuseppe Sinigaglia

Lo Stadio "Giuseppe Sinigaglia"  è intitolato al campione di canottaggio Giuseppe Sinigaglia, caduto nella Prima guerra mondiale.


Cenni Storici:

Como mancava di uno stadio e si decise di costruirlo in occasione delle Celebrazioni Voltiane del 1927. I lavori cominciarono nell’ottobre del 1926 sul terreno donato dal podestà Baragiola e su progetto dell’architetto Giovanni Greppi di Milano. Lo stadio fu dotato di due piste, una ciclistica di 500 metri e una podistica di 450 metri che circondavano il campo per il calcio dl circa 7200 metri quadrati: la capienza totale era dl 6000 persone.
Nel luglio 1927 il presidente del CONI on. Lando Ferretti visitò lo stadio e pieno di ammirazione dichiarò: "Non credevo di vedere una cosa così divinamente bella. Meraviglioso lo stadio, meravigliosa la località. La città di Como compiendo quest’opera si è portata all’avanguardia delle città italiane nella magnifica rinascita di opere volute anche nel campo sportivo dal Duce e realizzate dal Fascismo".
Lo stadio fu inaugurato il 30 luglio del 1927. Fu dedicato a Giuseppe Sinigaglia (1884-1916) volontario di guerra decorato al valore, morto sulSan Michele da eroe. Aveva praticato diverse discipline, era stato atleta del remo, lottatore, podista, saltatore, lanciatore del disco nel Campo Garibaldi prospiciente il lago, dove ora sorge lo stadio.
La capienza attuale dello stadio è di 13.602 spettatori, ma nell'ultima stagione in cui il Como militava in Serie A (2002/03), ovvero prima dei recenti lavori in curva ospiti, la capienza era di 18.000 unità.
Particolarità unica dello stadio è infine quella di essere praticamente in riva al lago, che si può ammirare dalle due curve e dal settore distinti.Una inchiesta  ha evidenziato la possibilità di collegamento tra i casi di sclerosi laterale amiotrofica di sei ex giocatori comaschi con l'utilizzo negli anni settanta ed ottanta di diserbanti, veleni e vernici per il mantenimento del manto erboso oltre alla possibile presenza di scorie nel sottosuolo: residui della combustione del carbone, residui fini di locomotive, scorie di industrie elettriche.

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