mercoledì 21 dicembre 2016

Tutti a scuola!

ANTEFATTO

Come regolarmente mi capita lungo la giornata, controllo le decine di email che mi arrivano. Tra queste ne ho ricevuta oggi una con il seguente oggetto:"compito religione.pptx". Vabbè, l'ennesimo compito di mio figlio da stampare - penso io - poi leggo l'email e questo è l'incipit:
Questo è un compito di religione di un po' di tempo fa... ho scoperto che la profe e di religione è tifosa del Lecco ahah



Incuriosito vado a leggermi l'allegato ...

COMPITO DI RELIGIONE
Traendo spunto da una forma d'arte che ti da un piacere particolare descrivilo e spiega le motivazioni dei sentimenti che provi.



Anticipo subito che secondo me il tifo organizzato è una forma d'arte, anzi, una serie di forme d'arte che ne creano una veramente spettacolare ed unica nel suo genere, in quanto si canta, si balla, si creano striscioni e si fanno coreografie spettacolari, come quella nella foto, con fuochi d'artificio e fumogeni. Si potrebbe tranquillamente definire "l'arte perfetta" in quanto, appunto è un macroinsieme di arti.
Il fatto di andare allo stadio è già di per se, per me quantomeno, una fortissima emozione, perché non sono solo i 90 minuti della partita a farmi penare o gioire, ma si spera che la settimana passi alla svelta, solo per andare a vedere la tua squadra del cuore, nel mio caso il Monza. Si, lo so, "che squadra è il Monza? Esiste davvero una squadra che si chiama Monza? Ecc ecc.." bene, io rispondo chissenefrega, perché è una fede a tutti gli effetti. Ma il compito non era descrivere la squadra, bensì descrivere le emozioni che trasmette una determinata forma d'arte. Ecco, questa forma d'arte mi trasmette una gioia pazzesca, in quanto puoi divertirti cantando e saltando mentre vedi giocare la tua squadra del cuore, puoi soffrire con Lei, puoi gioire con Lei, puoi essere in ansia con lei, a mio parere oltre che all'arte perfetta è pure l'emozione perfetta, in quanto è, anche qui, un mix, un mix di tantissime emozioni, belle o brutte che siano. Ma sai con certezza che quando esci dallo stadio, durante il viaggio di ritorno, durante tutta la settimana parlerai di quello che è avvenuto all'interno di quella struttura ovalizzata, casa di tantissime emozioni.



CONCLUSIONE
Ho lasciato tutto come ricevuto, forma ed errori compresi. Lascio a voi l'onere di dare un voto.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

bravo! bello e toccante! in effetti anche il coro che finisce con "monza sei il mio eterno amore" è sinonimo di religione per noi malati di biancorosso.

F O R Z A V E C C H I O C U O R E B I A N C O R O S S O

Anonimo ha detto...

Promosso a pieni voti!

campo_mauro

genovabiancorossa ha detto...

Io quando vado al Brianteo per due ore ritorno un ragazzo spensierato e questo non ha prezzo. Che si vinca o che si perda le emozioni sono sempre uniche!!!!
Buon Natale a tutti i malati di Biancorosso tanto la cura non la scopriranno mai.