Gianluca Andrissi dopo un trascorso nelle giovanili dell'Inter e la vittoria del campionato Berretti con la Pro Sesto si trasferisce a Monzello ai tempi del Tista Begnini come allenatore dei Beretti Biancorossi arrivando in finale, persa di misura, contro i pari età del Benevento.
Dopo una parentesi quale allenatore del Pavia ritorna a Monza a gennaio nella sfortunata stagione culminata con la retrocessione in seconda Divisione ai play out contro il Viareggio.
La stagione sportiva scorsa compie il suo capolavoro, infatti senza budget e con una società sull'orlo del fallimento alle spalle, riesce ad allestire la squadra che, sul campo, vincerà il campionato.
Il resto è storia recente con la conquista della C Unica fresca di domenica scorsa.
A quest'Uomo, innanzitutto, a nome di tutto il Blog 1912, voglio esprimere i nostri ringraziamenti per la professionalità e la cortesia che ha sempre dimostrato in questi anni al servizio della causa biancorossa.
Relativamente al licenziamento rimaniamo molto perplessi sia nel merito che nella forma, nella forma perché il licenziamento in tronco alla viglia della finale di Coppa Italia ci sembra intempestivo, nel merito perché se la causa di tale provvedimento è "l'inadeguatezza a un progetto da serie A" ci aspettavamo un sostituto proveniente da squadre di categoria superiore.
Non voglio fare critiche a priori e anzi auguro al sig. Mauro Ulizio di far benissimo qui da noi e di raggiungere quei traguardi che tutti auspichiamo, ma di certo per lui il peso di quanto bene a fatto il sig. Andrissi in questi anni non sarà un fardello facile da portare.
Siamo sicuri che Gianluca, ovunque andrà a portare la sua professionalità, terrà per sempre il biancorosso in fondo al suo cuore.
5 commenti:
Grazie di tutto andrissi.
Direi che Pasini con collaborazioni a Brescia, Udine e Watford non sia proprio di categoria inferiore
Prima di tutto un ringraziamento ad Andrissi per il lavoro svolto. Però ora il Presidente ha proposto un percorso nuovo per il Monza, con traguardi ambiziosi, fuori dal provincialismo che molte volte ci ha contraddistinto. Il metodo può essere discutibile, la sostanza no. Probabilmente le divergenze erano profonde e quando uno investe in qualsiasi tipo di società, dando un'impronta manageriale, deve circondarsi di persone che sposano in toto il progetto. Giulio
Il ringraziamento ad Andrissi è doveroso a prescindere dalle motivazioni che hanno portato Armstrong a licenziarlo. Non possiamo scordarci le ultime due stagioni da protagonisti, con squadre allestite con pochissimi soldi da lui.
In bocca al lupo quindi per le future esperienze, augurandoci di trovare due nuove figure competenti e brave come lo è stato lui.
Dire grazie ad Andrissi è doveroso, ci mancherebbe, con lui si è vinto tanto nonostante i mezzi limitati. E certamente le modalità dell'esonero non sono state improntate a un grande stile. Tuttavia noi tifosi non conosciamo quello che è veramente successo dietro le quinte per cui mi asterrei dal giudicare. AEA ha in mente un suo progetto e, come ogni buon imprenditore, vuole circondarsi di persone di sua totale fiducia. Tutto ciò può essere duro a volte da accettare, umanamente parlando, ma ha una sua logica, magari spietata, ma ce l'ha. Certo i tempi lasciano un po' perplessi ma probabilmente la cosa covava da tempo.
In ogni caso... sempre FORZA MONZA!!
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