Sassari figlia della borghesia del
Regno di Sardegna e madre della politica repubblicana, luogo di
nascita dei presidenti Cossiga e Segni e del segretario comunista
Berlinguer.
Lo stemma turritano |
La stella torresana |
La Torres è prodotto della terra sarda, spigolosa
quanto meno in apparenza, come il baronetto d'Albione che nasce come
professionista a Sassari per terminare la carriera a Cagliari;
siccome confronto è, nella prima raggiunge la C1 ventenne agli
ordini di Leonardi (in campo con Varese e Juventus), nella seconda la
massima serie al suo penultimo giro di valzer agli ordini di
Reja.
Peccato per il quarto posto dell'88-'89 a tre punti dal sogno cadetto; sarebbe stato un bel premio per la squadra più antica dell'isola..
La società torresana viene fondata nel 1903, ma il primo risultato di valore è la Serie B sfiorata sotto la gestione dell'ungherese Plemich nel '31-'32, mentre l'Acquedotto (allora il Vanni Sanna, dodicimila spettatori come capienza, era denominato così) assiste ai primi calci bianconeri del geometra di Barengo; per Boniperti saranno quasi cinque i decenni in bianconero.
Prima della Torres di Leonardi si registrano le promozioni del '58-'59 (in Serie C, grazie alla vena realizzativa di Lepri) e del '74-'75 (in Serie D).Il fallimento del '90-'91 viene riscattato dalla promozione in C2 del '92-'93, mentre replica la promozione in C1 Leonardi nel '99-'00, stagione che vede protagonista l'ellenico Karasavvidis.Il sardo Cuccureddu conduce una Torres ripescata al playoff per la Serie B, ma la stagione termina coll'esclusione dai professionisti.Le nove vittorie interne di fila e la salvezza nonostante il -8 non servono ad evitare il fallimento nel '08.
Si riparte dalla Promozione coll'ex presidente Marras e coll'ex bomber Ennas come allenatore.
Nelle ultime due stagioni doppia promozione, a partire dall'Eccellenza; la Torres dei due proprietari Capitani-Martino dopo un'andata deficitaria ha investito per mantenere la categoria e la rincorsa è compiuta: il calendario è dalla sua e resta de vedere quale avversaria cederà sul piano nervoso.
La prima vittoria con mister D'Adderio è stata alla quinta giornata, esonero motivato coi tre passi falsi interni in quattro partite e sei punti sui ventuno a disposizione.
L'inizio della gestione Cari (record di presenze col Frosinone, playoff alla guida di Arezzo e Taranto) è peggiore: una vittoria, tre pareggi e quattro sconfitte (debutto a Bra incluso).
Il mercato (titolari inseriti: il ventenne portiere di proprietà reggina Leone, i centrali Di Maio e Migliaccio, il terzino ex Ferreacorona Bolzoni, gli offensivi Potenza ed Infantino-Ciotola dall'Aquila) ha rivoltato la squadra ed i risultati: tredici partite imbattuti nel girone di ritorno; il punto di forza è la difesa (specie interna) e la solidità mentale, in fondo solo due delle nove vittorie sono state acquisite con due reti di scarto, Bellaria Igea Marina a parte.
Peccato per il quarto posto dell'88-'89 a tre punti dal sogno cadetto; sarebbe stato un bel premio per la squadra più antica dell'isola..
La società torresana viene fondata nel 1903, ma il primo risultato di valore è la Serie B sfiorata sotto la gestione dell'ungherese Plemich nel '31-'32, mentre l'Acquedotto (allora il Vanni Sanna, dodicimila spettatori come capienza, era denominato così) assiste ai primi calci bianconeri del geometra di Barengo; per Boniperti saranno quasi cinque i decenni in bianconero.
Prima della Torres di Leonardi si registrano le promozioni del '58-'59 (in Serie C, grazie alla vena realizzativa di Lepri) e del '74-'75 (in Serie D).Il fallimento del '90-'91 viene riscattato dalla promozione in C2 del '92-'93, mentre replica la promozione in C1 Leonardi nel '99-'00, stagione che vede protagonista l'ellenico Karasavvidis.Il sardo Cuccureddu conduce una Torres ripescata al playoff per la Serie B, ma la stagione termina coll'esclusione dai professionisti.Le nove vittorie interne di fila e la salvezza nonostante il -8 non servono ad evitare il fallimento nel '08.
Si riparte dalla Promozione coll'ex presidente Marras e coll'ex bomber Ennas come allenatore.
Nelle ultime due stagioni doppia promozione, a partire dall'Eccellenza; la Torres dei due proprietari Capitani-Martino dopo un'andata deficitaria ha investito per mantenere la categoria e la rincorsa è compiuta: il calendario è dalla sua e resta de vedere quale avversaria cederà sul piano nervoso.
La prima vittoria con mister D'Adderio è stata alla quinta giornata, esonero motivato coi tre passi falsi interni in quattro partite e sei punti sui ventuno a disposizione.
L'inizio della gestione Cari (record di presenze col Frosinone, playoff alla guida di Arezzo e Taranto) è peggiore: una vittoria, tre pareggi e quattro sconfitte (debutto a Bra incluso).
Il mercato (titolari inseriti: il ventenne portiere di proprietà reggina Leone, i centrali Di Maio e Migliaccio, il terzino ex Ferreacorona Bolzoni, gli offensivi Potenza ed Infantino-Ciotola dall'Aquila) ha rivoltato la squadra ed i risultati: tredici partite imbattuti nel girone di ritorno; il punto di forza è la difesa (specie interna) e la solidità mentale, in fondo solo due delle nove vittorie sono state acquisite con due reti di scarto, Bellaria Igea Marina a parte.
In trasferta i guerrieri sassaresi
hanno totalizzato diciassette punti.
Tra gli altri titolari il capitano Cabeccia, la cerniera di mediana Bottone-Guerri, tutti con 28 presenze.A bersaglio da gennaio 3 volte Infantino, 2 volte il gruppetto Bonvissuto (cannoniere della squadra con 6)-Bottone-Guerri-Lisai-Migliaccio-Potenza.
Tra gli altri titolari il capitano Cabeccia, la cerniera di mediana Bottone-Guerri, tutti con 28 presenze.A bersaglio da gennaio 3 volte Infantino, 2 volte il gruppetto Bonvissuto (cannoniere della squadra con 6)-Bottone-Guerri-Lisai-Migliaccio-Potenza.
Lo sprint torretano è pericoloso; sono
vivissimi e già lo furono ad agguantare Zullo..
A Ferrecorona restano due risultati su
tre ed il jolly dell'ultimo turno: l'incrocio Torres-Mantova.
Leone
Cabeccia Di
Maio Migliaccio BolzanLeone
Lisai Bottone Guerri Bonvissuto (Filippini)
Infantino Ciotola (Potenza)
La Torres di successo è quella
femminile, ora gestita da Marras: stesso stadio, stessi colori, un
settebello tricolore ed una stella da Panico (per il capitano della
Nazionale dodici titoli di capocannoniere e nove scudetti
controfirmati da circa cinquecento reti in carriera).
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