Correva la stagione 76/77 quando un "omino" veneto che di nome faceva Tosetto Ugo metteva a segno nelle fila dei biancorossi, alla sua prima stagione in serie B, la bellezza di 15 reti e per questo un certo Nils Liedholm, mica pinco pallo, lo soprannominò "Il Keegan della Brianza".
Passano poche stagioni e verso la fine degli anni settanta al Monza targato Alfredo Magni, per il suo calcio spumeggiante, viene dato l'epiteto di "Borussia di Brianza"paragonando quella squadra al Borussia Monchengladbach, che in quegli anni, nonostante le due finali perse in Coppa Campioni, spopolava in Europa.
Bisogna attendere fino alla stagione 88/89 quando in uno dei Monza più forti di sempre insieme a giovani del calibro di Casiraghi, Stroppa, Gaudenzi arriva in prestito dalla Sampdoria un ragazzino che all'anagrafe fa Ganz Maurizio, doppo un avvio difficile si conquista un posto da titolare e le sue 9 reti saranno fondamentali per la permanenza in serie B dei biancorossi, la punta per la sua velocità e rapacità in area di rigore viene paragonata al madrilista Emilio Butragueno, soprannominato l'avvoltoi in spagnolo "el buitre", il passo è breve e Ganz diventa per tutti "il buitre della Brianza".
Arriviamo ai giorni nostri, nel periodo più buio della nostra centenaria storia, una luce spezza l'oscurità sono le giocate sopraffine ed i gol d'autore, 16 in 22 presenze di cui 9 volte a segno consecutivamente in casa, di un ragazzino di 31 anni tanto innamorato del calcio che per divertirsi (parole sue) scende dalla serie A fino in 4° serie.
Tale è cristallina la sua classe e fondamentale il suo apporto e il suo esempio per il Monza guidato dal' amico Tonino Asta che paragonare, facendo le debite proporzioni, Andrea Gasbarroni ad Lionel Messi per me non è blasfemia.
1 commento:
La balle reste collée à son pied; J'ai vu de grands joueurs dans ma carrière, mais je n'ai jamais vu quelqu'un avec le contrôle du ballon de Messi.
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