La curva nord di Pisa è intitolata a Maurizio Alberti, ex membro deiRangers (gruppo storico del sodalizio neroazzurro), deceduto allo stadio”Picco” di La Spezia nel 1999 in seguito un attacco cardiaco. Gli Ultras pisani sono da sempre ritenuti una delle curve più’ meritevoli dei migliori palcoscenici che da anni, però, mancano nella città della “torre”. Un pubblico dal palato “fine”, dunque, che dopo aver assaporato i fasti della serie A, si è dovuto abituare, non senza risentimento e rancore, ad un susseguirsi di società “ballerine”, accompagnate da “insipidi” anni di serie C, fino ad arrivare a toccare l’inferno dell’Eccellenza.
I Pisani, spesso messi in contrapposizione con i dirimpettai Livornesi e Fiorentini, nonostante siano numericamente “inferiori” a livello di popolazione, sono da sempre una tifoseria molto calda e sopratutto massiccia dal punto di vista numerico. Da registrare, infatti, gli innumerevoli drappi sottratti negli anni agli odiati “cugini” amaranto, tra cui: Ultras 76, Supporters e Bronx.
Il tifo neroazzurro si concentra in curva nord, come detto in precedenza dedicata ad un vecchio ultras pisano. Tra i gruppi presenti quest’oggi in gradinata, il più importante a livello di prestigio e “d’età” è quello dei Rangers, nato nel lontano 1979 ed ancora oggi, come negli anni passati in Eccellenza, al fianco del sodalizio toscano. A questo, poi, vanno aggiunti: gli Sconvolts, gli Svitati, I Wanders ed iKapovolti. Da registrare, infine, nella “Gradinata G. Signorini” un solo gruppo organizzato, il “Gruppo Autonomo Neroazzurro“, fazione del tutto apolitica ed interessato esclusivamente ai colori della squadra.
Dopo lo scioglimento del gemellaggio che legava i supporters neroazzurri alla curva genoana, le amicizie di maggior rilievo risultano essere quelle con i Reggiani, con i Cosentini e con gli Ultras della Carrarese. Di minor importanza, invece, quelle con i Viareggini e con i francesi del Nizza. Si segnalano infine buoni rapporti oltre confine anche con una frangia del tifo dello Sturm Graz (Austria) e del Karlsruhe(Germania).
Dopo aver parlato delle amicizie, passiamo ora alle rivalità storiche che interessano il tifo pisano. Prima di ciò, però, apriamo una piccola parentesi in merito ad una “rivalità minore”, ancora all’oscuro di molti perchè nata da poco. Stiamo parlando di quella con il Pisa Sporting Club, ripartito nel 1996 dalla 3a Categoria toscana con il vecchio nome della società dell’indimenticato presidente Romeo Anconetani, da allora risalita fino all’Eccellenza Toscana. Una situazione che negli ultimi anni si è venuta a creare più volte in giro per l’Italia. Ricordiamo, infatti, un episodio simile accaduto a Salerno, in occasione del primo fallimento della Salernitana, “salvata” in seguito da Lombardi.
Passiamo ora alle rivalità di maggior spicco. Senza dubbio tra le più accese riportiamo quelle “regionali” con i Livornesi ed i Fiorentini, di minor importanza, quelle con Spezzini, Massesi e Lucchesi. In fine, vanno aggiunte rivalità “minori” di chiaro ideale politico con Laziali, Veronesi ed Ascolani.
La curva pisana è sostanzialmente politicizzata con estremismi di sinistra; tanto che il gruppo ultras storico più importante ha come simbolo la celebre effigie di Che Guevara. Una tifoseria estremista, dunque, che, come i Ternani di qualche settimana fa, usa lo stadio per esprimere la propria “fede” politica.
"Vituperio" è la mascotte del Pisa, creata da due studenti dell'Istituto d'Arte della città toscana. È costituito da una personificazione dellaTorre di Pisa a braccia conserte, dall'aria arrabbiata e minacciosa e con la maglia di colore neroazzurro. Il nome Vituperio è ripreso volutamente dall'invettiva contro Pisa del XXXIII Canto dell'Inferno di Dante Alighieri.
sanniocalcio.it/wikipedia
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