giovedì 25 dicembre 2014

Questo invernale (buone feste, comunque)

Non penso a fare bilanci dopo circa una stagione di collaborazione col Blog:
sono amici perchè, pur conoscendoci poco e pur essendo io un giovine simpatizzante biancorosso, mi hanno regalato fiducia e rispetto, per la mia creatività, per l'idea di calcio che racconti il campo su tutto e quel contorno che ce lo ha fatto amare da bambini, e cioè i colori, le storie.

Perciò per me Bolzano è anche la storia del generale Druso, la Giana un antroponimo che è favola, Venezia i versi di una canzone cantata da Guccini...

Spero il contributo sia stato ampio, qualitativo e variegato.
Spero di avere stimolato a cercare dettagli delle storie raccontate, perchè al bar è bello parlare di questo, oltre che delle proprie emozioni dei novanta minuti.
Alla faccia delle basse polemiche e delle violenze che i padroni del vapore fanno alla storia, alle storie, ai tifosi che, se mantengono il rispetto dell'avversario, della loro storia e delle loro storie, sono il Club.



Questi miei vecchi versi, dedicati chissà chi, chissà cosa, cuciamoli addosso al grigio fumo di Londra che offuscherà, pare, i colori biancorossi, perché Adda passà 'a nuttata, perché continui il cammino, ogni cammino, perché servirà lucidità, perché il calcio deve essere fatto di colori e storie..

Si muove questa mia strada
sotto queste mie scarpe
lontana questa mia donna
come fosse un ideale
come fosse un'idea
che si può pensare a rate
per poterla rivendicare
la sera che un treno parte

Per poterci fare l'amore
non la devi idealizzare
quando la sera s'annebbia
non le devi raccontare
storie di traffico e pensieri
che s'organizzano in un sorriso
in un appuntamento mancato
singhiozza il fallimento

Scende la sera
non mi va di parlare più
traffico e pensieri alle spalle
rinnovati in un istante

E'amaro il pensiero di te
del tuo corpo lontano
ieri è passato
come ogni invernale
da ora sgorga lieto
il mio lucido invernale
sgorga senza fine
questo mio invernale

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