A gareggiare in sella inizia a
ventisette anni, all'epoca in cui il pionierismo del pedale si
mescola alla fame, il 'Muratore del Friuli' (ma trevigiano di
nascita), tentando la fortuna ('Cussì i pol magnar calcossa')
sulle strade della Grande Boucle quale gregario nella
francese Automoto.Sale sul podio.
La prima parola
transalpina che avrebbe imparato poi sarebbe stata il suo nome storpiato
dai tifosi locali: Botescià.Due
sono difatti le maglie gialle ('24-'25), una delle quali portata
sulle spalle durante l'intero Tour, venute poco dopo.
'Era un sentiero fracido di pietrisco e
neve, ma il sole gli arrolleva il cuore come una cantilena di casa e
l'erba circostante era lucida come quella delle sue pianure attorno
al Piave'
Così ha vinto l'Aubisque, così ha
vinto i Pirenei.
Passaggi e mulattiere, compagne nella
guerra, dove in sella trasportava la mitragliatrice.
Fino alla medaglia al valore.
Nonostante le vittorie, in patria gli
preferiscono il più giovane Binda, tre volte iridato ('27-'30-'32),
ma lui è sollevato lo stesso per avere costruito casa aiutando
quella famiglia cui in passato serbava il magro companatico dei
rifornimenti; la morte di un fratello è una spinta verso il ritiro
dalle corse.
Maglia gialla pordenonese |
Lo ritrovano d'estate, accanto alla
strada, in fin di vita: al Mito si sovrappongono ipotesi a risolvere
il giallo
dell'uomo in giallo.
Randellato per un furto d'uva da un
contadino?Simpatie progressiste sgradevoli?Malavita che si vendica di
un giro di scommesse legato al fratello?..
O un più prosaico incidente alle fibbie che
intrecciano scarpe e pedali, chissà.
Forse, più semplicemente, 'il
nome era pomposo come quello di un imperatore romano
ma
il cognome rovinava tutto; come si fa a scalare l’Olimpo e
chiamarsi Bottecchia?'; e così lo descriveva il giornalista sportivo
Roghi che lo scoprì alla
Milano-Sanremo dove mise in luce sul Turchino: 'un viso ossuto e
stirato, due occhi grigi un po' spiritati e un po' maligni, da
uccello rapace'
Ottavio, perchè
ottavo figlio del mugnaio.
'Parlava poco, in
dialetto veneto, brusco, sospettoso'
Quando stava per
scattare verso la montagna, verso la vittoria, verso qualche premio
che colmasse la fame, quel Pirata senza bandana annunciava 'A vae mi'
Fondata nel 1920, la squadra friulana
in un paio di circostanze ha assunto curiose denominazioni quali 63ª
Legione Tagliamento o A.S.Alighieri negli Anni Trenta, prima di
accedere alla Serie C nel '39-'40.
Dopo il cameo dell'ex rossonero Tognon
in Eccellenza e una sfida di lusso al Toro in Coppa Italia, i ramarri
mantengono la terza serie, benchè ultimi, nel '58-'59, facendo da
trampolino la buona successiva stagione, sotto le direttive di Ninni
Varglien, a Zigoni.
Gli anni che ripropongono la D trovano
la consolazione del tricolore Juniores, ma per rivedere vittoriosi i
naonini serve che il concittadino di Bottecchia Buffoni prenda la
squadra in corsa nel '78-'79; la stagione di Fedele, altro friulano,
fa da argine alle tre retrocessioni di fine Anni Ottanta: è Prima
Categoria.
La Promozione torna vincendo un
campionato sul 7 Spighe: Pozzuolo e Rovigo sono gli ultimi ostacoli
nel biennio '94-'96 per annusare ancora i Dilettanti.
Qualche aspettativa disattesa e ritorno
al professionismo nel '01-'02, ancora grazie ad un subentro (Fedele),
ma inadempienze finanziarie rigettano i neroverdi in Promozione.
Un altro doppio salto nel '04-'06,
un'altra immediata caduta lungo il Tagliamento col Rivignano.Alla
promozione del '07-'08 seguono anni di attesa: il traguardo sfiorato
con Delta e Real è tagliato qualche mese fa, coll'aggiunta dello
scudettino dilettante.
l'alpinista-scrittore-scultore |
La città ha radici romane, Portus
Naonis stessa richiama il porto sul fiume Noncello.
Nel 1630 la peste dimezza la
popolazione che respira poi, proprio quale polo commerciale, la
cultura conservatrice della Serenissima e quella riformatrice di casa
Asburgo.
L'odierna Pordenone cede la Zanussi, ai tempi comparto metalmeccanico
secondo alla Fiat, alla svedese Electrolux, ramo elettrodomestici;
tenta, prima italiana, una rete wireless cittadina; offre una visione
del settore dei mobili alla fiera Sicam.
Alle Olimpiadi londinesi è d'oro
Pordenone, in canoa (Molmenti): sempre consapevole, come dice suo
figlio, lo scrittore Corona, che 'dalla vetta non su va da nessuna
parte, perchè si può solo scendere' (senza fare riferimento al desolante momento ramarro).
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