sabato 20 dicembre 2014

La trasferta - Verso il Rino Mercante, Bassano del Grappa

Definire il gruppo che l'ex Tonino Asta ha ereditato da sergente Petrone, ora ad Ascoli, come la classica outsider è sbagliato, se pensiamo che i giallorossi vicentini avevano raggiunto le semifinali playoff con Rastelli l'anno prima della vittoria in C2, consolidata dalla Supercoppa di categoria e da vari primati (imbattibilità al Mercante, migliore attacco, migliore rendimento interno), rinnovati in questo che è pressapoco un girone (secondo rendimento esterno, minor numero di sconfitte, maggior numero di rigori a favore, secondo migliore saldo reti).Lo scontro diretto col Santarcangelo è stato il crocevia per la fuga, un Natale fa, ora il Monza è ostacolo nella corsa verso il titolo di Campione d'inverno..

Di sicuro il mercato ha innervato (Nolè e Priola, meno titolare Cattaneo) di esperienza e qualità una rosa in precedenza formata da ragazzi del vivaio e in comproprietà; ciò ha fatto dimenticare la partenza verso le Marche di Berrettoni, bomber laziale che in due periodi (cinque anni totali) a Bassano ha fatto 67 reti.Il peso dell'attacco, pur ripartito sul duo Pietribiasi-Nolè (14 reti), conferma l'attitudine cooperativa giallorossa, essendosi confermati bomber il centrocampista offensivo Iocolano e l'ariete Maistrello, sempre pronto dalla panchina, già vincitore del Premio Laudano quale miglior giovane della passata C2.

Asta, nel cuore dei tifosi biancorossi, cui ha ridato voglia di calcio col suo ritorno a Monza dopo un biennio da calciatore (bagnato dall'ultima promozione in Serie B), ha mantenuto al suo primo anno di C1 la sua idea di calcio offensiva e spensierata, coltivata anche in quasi un decennio di giovanili granata.

'Il mio calcio si basa su un credo offensivo, voglio attaccare con tanti giocatori, accettando il rischio di prendere qualche gol'

Il motto in riva al Brenta (il Ponte Vecchio, noto come ponte degli Alpini, disegnato dal Palladio), dove il pallone si sviluppa dal 1958 con la fusione di AC (giallorosso) e Virtus (rossoblu), deus ex machina l'Avv.Campana, resta 'stupire senza assilli'; quattro anni dopo, il premier vicentino Rumor inaugura con l'amichevole che ospita i futuri campioni europei guidati da Cesare Maldini il Mercante, Velodromo protagonista del ciclismo su pista azzurro.
Maestro delle giovanili bassanesi è stato negli Anni Ottanta Djalma Santos.

Bassano entra nell'orbita di Vicenza nel 1175: fa gola la sua posizione strategica; di lì nasce il legame politico e militare cogli Ezzelino.
La Serenissima garantisce pace e sviluppo nei settori tessile (lana, pelle, seta) e dell'oroficeria, poi furono Napoleone e gli austriaci (Trattato di Campoformio) dominanti.
veduta da il Ponte degli Alpini
Dopo la sepoltura di 23000 soldati sull'Ossario del Grappa, il governo fascista decide di cambiare nel 1928 il nome della città da Bassano Veneto a Bassano del Grappa; poco prima era nata la Smalteria Metallurgica Veneta, evento centrale per la ripresa economica.
Patron Rosso, che inserisce il suo anno di nascita nella denominazione del Bassano Virtus (55 Soccer Team), è tra i primi dieci Paperoni dello Stivale, guru della moda brandizzata Diesel.



La storia di un boxeur italoamericano (La scomparsa di Pickles McCarty) racconta l'amore per queste terre di Hemigway, assistente di trincea quassù..
'Ma hai tu mai visto il sole sorgere, almeno una volta, dal Monte Grappa, o sentito nel sangue dentro di te il crepuscolo di giugno sulle Dolomiti?..In guerra, oltre al combattere, ci sono mille altre cose. E ogni volta che al chiaro di luna scendevamo, a Bassano, alla piccola trattoria e io respiravo il profumo di quei grandi fiori color porpora che coprivano i muri bianchi e inondavano la notte del loro olezzo, e ci sedevamo nel giardino con un autentico boccale di birra buona davanti, e le coppie di innamorati ci camminavano vicino nella penombra lunare, e magari su per la strada una chitarra si lamentava nostalgicamente suonando Torna a Surriento, Washington era terribilmente lontana e mi auguravo di non aver mai toccato una macchina da scrivere'
Uno scrittore statunitense a Bassano
Per chi non fosse lettore attento, in Di là del fiume e tra gli alberi..

'Vorrei essere seppellito lassù, lungo il Brenta, dove sorgevano le grandi ville coi prati, giardini, platani, cipressi. Conosco qualcuno che forse mi lascerebbe seppellire nelle sue terre... Non penso che sarei d'impaccio. Diventerei parte del suolo dove alla sera i bambini giocano, e alla mattina continuerebbero forse ad allenare cavalli a saltare e gli zoccoli calpesterebbero I'erba e le trote dello stagno affiorerebbero per carpire uno sciame di moscerini'

Nessun commento: