Il Leone di San Marco è il simbolo che
accompagna la secolare storia lagunare, leone che fiero campeggiava,
latore dei fasti della Serenissima, sulle anonime divise bianche o
gialle durante la permanenza ('87-'91) al Baracca di Mestre.
Terraferma, ma stadio intitolato ad
un'aviatore, comunque.
Penzo è difatti il soccorritore aereo
dell'equipaggio di Nobile in spedizione scientifica al Polo Nord: lo
stadio sull'isola di Sant'Elena, il secondo più antico dello
Stivale, gli è dedicato dal '28.
Già, il primo dei recenti smottamenti
('05 e '09: fallimento e retrocessione per irregolarità finanziarie
con l'Unione che riparte dai Dilettanti) tinge di arancio il
neroverde che comunque non è il rossoblu natale della squadra nata
da Palestra Marziale e Costantino Reyer; invece per il quadriennio
che inaugura il Girone Unico la Società Sportiva Serenissima adotta
il rosso Venezia del gonfalone cittadino.
Zamparini diventato proprietario di
Venezia e Mestre, ambedue in Serie C2, li unisce cedendo il titolo
sportivo mestrino al Palermo che riparte così da quella categoria;
per i veneziani doc è una ferita simboleggiata dal Calcio Venezia
che sgambetta al Penzo nonostante l'immediata risalita in Serie C1
della creatura affidata a G.B.Fabbri.Oltremodo il padre-padrone
friulano, divenuto stagioni dopo proprietario dei rosanero,
saccheggia fisicamente il ritiro neroverde di Pergine a vantaggio
siciliano, lasciano una situazione deficitaria al luogotenente Dal
Cin.
'Venezia è un imbroglio che riempie la
testa di fatalità', sarà per questo che Korablin il russo ha
tentato l'avventura italiana nel '11: dopo la vittoria dei Dilettanti
nel '12, sfuggita sul rettileneo finale contro Union Quinto e
SandonàJesolo i due anni precedenti, l'anno dopo la staffetta
Zanin-Sottili e un Monza formato Tafazzi regalano la C1 (18 reti
Godeas e 11 D'Appolonia).
Ad Asta di un campionato vinto sul
campo restano due parola: Portogruaro e Bocalon.
Ambizioni e sogni, progetti per altre
categorie (precorrendo il buon Armstrong) quali l'acquisto di terreni
per il nuovo stadio a Tessera: non a caso i veneti sono la squadra
nobile del girone, essendo stato ripescato il Vicenza, con
tredici Serie A (ultima nel '01-'02) e la Coppa nazionale del '41
(dopo la tripletta rimontata al fornaretto Amadei, il fiumano Loik è
risolutore nel replay a Sant'Elena), un terzo posto l'anno dopo
sempre a confronto colla Lupa.Il biennio delle mezzeali Loik-Mazzola
poi cedute al Grande Torino (Aldo Ballarin terzo neroverde del
gruppo) è il circoletto rosso della locale storia pallonara;
Valentino viene notato durante le sue esibizioni in una selezione
militare, passando il provino a piè scalzi.
Al '38-'39 risaliva la prima promozione
nella massima serie, in virtù di un migliore quoziente reti rispetto
all'Atalanta, mentre in un altro calcio ('12) i lagunari erano
approdati alla finale nazionale, subendo due batoste dalla Pro
Vercelli: 6 a 0 in Veneto e 7 a 0 in Piemonte.
Altre promozioni festeggiate nel '49
(leader il venexiano Renosto), nel '61 (nella successiva Serie
A un 2 a 1 sul Milan poi tricolore davanti a 25mila spettatori, un
anno dopo primo caso nazionale di responsabilità oggettiva sempre
coi rossoneri: la bottiglietta su Trebbi impone la sconfitta a
tavolino) e nel '66 (allenato da Segato), prima del precipizio dei
Dilettanti ('76-'77) e dell'Interregionale ('81-'82: la classifica
avulsa dice Avezzano).
Bocalon l'indigeno |
Neroverdi e coccardati |
Dei tecnici transitati in Laguna da
ricordare Foni (due volte tricolore in nerazzurro), Zaccheroni
(regala la B dopo uno spareggio col Como) e in un lustro Novellino-(promozione in Serie A e decimo posto firmato da Recoba e
Maniero)-Spalletti (retrocessione, Bilica para un rigore a
Shevchenko)-Prandelli (retrocessione che segna l'ultima panchina di
Magni, in coppia con Iachini); dei giocatori di questi anni
altalenanti Luppi, Poggi, Valtolina e Collauto, Doge che accompagna
la squadra della propria città dalla Serie B alla Serie D con oltre
duecento presenze.
Una filastrocca di Piazza San Marco
recita: Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Tortora (capitano), Puppo
(145 presenze in Serie A in neroverde, primato), Stefanini, Alberti,
Loik, Diotalevi, Mazzola, Alberico..
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