'Ma allora sono delle tue parti?'
Il vicino di lago che segue i
Dilettanti e l'Eccellenza, per amor patrio (cusiano) e paterno
(figlio dirigente dell'Omegna per passione, complice il Binda), così
ha accolto la mia identificazione della Giana con Gorgonzola,
hinterland milanese.Dop.
Dilettante ma non allo sbaraglio:
questa è la Giana, apprendista professionista che ha conservato le
virtù da dilettante.
Nelle sei partite sinora disputate la
Cenerentola dell'hinterland ha saputo farsi valere: il debutto si è
fatto attendere una settimana, ma è stato quello desiderato (2 a 0
al Lumezzane); nessuno ha saputo metterla sotto, nemmeno le squadre
che l'hanno sconfitta, l'Alessandria corsara al Brianteo (casa dei
bianconerazzurri per una parte di autunno) o l'Arezzo in rimonta
anche grazie alla doppia superiorità numerica; squadra che si aiuta
e non rinuncia a mostrare le proprie, pur se minimali, qualità.In
totale bilancio di due vittorie, due pareggi e due sconfitte, cinque
le reti, realizzate e subite; i risultati che erano andati in
calando, dopo i quattro punti delle due partite iniziali, sono
tornati più che positivi dopo la sorprendente vittoria col Como
capolista.
La favola che i media hanno fagocitato
racconta di tre campionati vinti dopo la retrocessione del 2011 in
Promozione: +12 sulla seconda e +65 come reti hanno valso
l'Eccellenza, +21 sulla seconda e +76 come reti hanno valso i
Dilettanti, +5 sul Borgosesia e +39 nel computo gol la Lega Pro
Unica, doppio salto di primavera.
Stagione, l'ultima, che i numeri finali
non raccontano al meglio: quattro pari iniziali e due punti nelle
quattro giornate che hanno accompagnato all'aritmetico penultimo
turno, terminato coll'orgoglio Giana e coll'impegno municipale ad
ospitare i professionisti a Gorgonzola.
Sette vittorie di fila e venti turni da
imbattuti sono i fiori all'occhiello di una squadra che non è
riduttivo definire famiglia, essendo molti protagonisti presenti
nell'intero triennio (i difensori Solerio e Sosio, i centrocampisti
Biraghi, Pinto e Rossini), o quasi (il goalkeeper londinese Sanchez,
classe '95, la cerniera Marotta, gli offensivi Perna, Spiranelli,
giovanili rossonere, e Recino, scuola Brescia e 68 volte a braccia
levate al cielo).
Albè ha certificato alla scuola di
Coverciano la sua saggezza di Ferguson di provincia, alcuni giocatori
hanno un contratto adeguato (agli allenamenti di pomeriggio,
troppo poco da dilettanti anche i tre da dopolavoro della
passata stagione); per paradosso ciò ha causato l'addio, assieme
alla bandiera (sedici stagioni) Levati, del capitano Chiappella che
ha preferito, di questi tempi, mantenere il lavoro
bancario e rincorrere ancora un pallone in categorie (Crema) dai
ritmi minori.
La rosa è stata rimpolpata dai
pontisolani Augello, Crotti, Perico e da colibrì di categoria, Di
Lauri e Sarao; il settore giovanile si appoggia alla Rocca trezzese,
per esigenze di categoria essenzialmente numeriche: queste le
decisioni assunte col ritmo regolare della Martesana dal tandem
Bamonte (patron imprenditore nel settore caseario)-Colombo (da 30
anni suo braccio destro in società, della serie anche le cose
piccole non si fanno senza storia).
I terribili gorgonzolesi |
I loro familiari collaborano nella
struttura societaria e nel settore giovanile.
Lungo la Martesana con ritmo naturale e
regolare scorre il ricordo di Erminio, sottonente.
A lui è stato intitolata la squadra
che si chiamava Argentia.
Giana Erminio: antroponimo che è
favola, più vera della realtà.
Formazione tipo: Sanchez; Augello,
Bonalumi, Montesano, Perico; Marotta, Biraghi, Pinto; Crotti, Recino, Sarao
(Ghislanzoni; Solerio, Sosio; Di Lauri, Rossini; Romanini, Spiranelli)
(Biraghi-Marotta cerniera tutta
brugherese, e così il difensore Bonalumi: lasciatemi l'occasione per
celebrare così anche la promozione in eccellenza dei verdeblu miei
concittadini, gente che affrontava la Giana tre anni, e così gli
amici del Fanfulla due anni fa, e le titolate Novese e Vado la
passata stagione..)
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