sabato 4 ottobre 2014

L'avversario - La Giana Erminio

'Ma allora sono delle tue parti?'
Il vicino di lago che segue i Dilettanti e l'Eccellenza, per amor patrio (cusiano) e paterno (figlio dirigente dell'Omegna per passione, complice il Binda), così ha accolto la mia identificazione della Giana con Gorgonzola, hinterland milanese.Dop.
Dilettante ma non allo sbaraglio: questa è la Giana, apprendista professionista che ha conservato le virtù da dilettante.
Nelle sei partite sinora disputate la Cenerentola dell'hinterland ha saputo farsi valere: il debutto si è fatto attendere una settimana, ma è stato quello desiderato (2 a 0 al Lumezzane); nessuno ha saputo metterla sotto, nemmeno le squadre che l'hanno sconfitta, l'Alessandria corsara al Brianteo (casa dei bianconerazzurri per una parte di autunno) o l'Arezzo in rimonta anche grazie alla doppia superiorità numerica; squadra che si aiuta e non rinuncia a mostrare le proprie, pur se minimali, qualità.In totale bilancio di due vittorie, due pareggi e due sconfitte, cinque le reti, realizzate e subite; i risultati che erano andati in calando, dopo i quattro punti delle due partite iniziali, sono tornati più che positivi dopo la sorprendente vittoria col Como capolista.

La favola che i media hanno fagocitato racconta di tre campionati vinti dopo la retrocessione del 2011 in Promozione: +12 sulla seconda e +65 come reti hanno valso l'Eccellenza, +21 sulla seconda e +76 come reti hanno valso i Dilettanti, +5 sul Borgosesia e +39 nel computo gol la Lega Pro Unica, doppio salto di primavera.
Stagione, l'ultima, che i numeri finali non raccontano al meglio: quattro pari iniziali e due punti nelle quattro giornate che hanno accompagnato all'aritmetico penultimo turno, terminato coll'orgoglio Giana e coll'impegno municipale ad ospitare i professionisti a Gorgonzola.
Sette vittorie di fila e venti turni da imbattuti sono i fiori all'occhiello di una squadra che non è riduttivo definire famiglia, essendo molti protagonisti presenti nell'intero triennio (i difensori Solerio e Sosio, i centrocampisti Biraghi, Pinto e Rossini), o quasi (il goalkeeper londinese Sanchez, classe '95, la cerniera Marotta, gli offensivi Perna, Spiranelli, giovanili rossonere, e Recino, scuola Brescia e 68 volte a braccia levate al cielo).

Albè ha certificato alla scuola di Coverciano la sua saggezza di Ferguson di provincia, alcuni giocatori hanno un contratto adeguato (agli allenamenti di pomeriggio, troppo poco da dilettanti anche i tre da dopolavoro della passata stagione); per paradosso ciò ha causato l'addio, assieme alla bandiera (sedici stagioni) Levati, del capitano Chiappella che ha preferito, di questi tempi, mantenere il lavoro bancario e rincorrere ancora un pallone in categorie (Crema) dai ritmi minori.
La rosa è stata rimpolpata dai pontisolani Augello, Crotti, Perico e da colibrì di categoria, Di Lauri e Sarao; il settore giovanile si appoggia alla Rocca trezzese, per esigenze di categoria essenzialmente numeriche: queste le decisioni assunte col ritmo regolare della Martesana dal tandem Bamonte (patron imprenditore nel settore caseario)-Colombo (da 30 anni suo braccio destro in società, della serie anche le cose piccole non si fanno senza storia).
I terribili gorgonzolesi
I loro familiari collaborano nella struttura societaria e nel settore giovanile.

Lungo la Martesana con ritmo naturale e regolare scorre il ricordo di Erminio, sottonente.
A lui è stato intitolata la squadra che si chiamava Argentia.
Giana Erminio: antroponimo che è favola, più vera della realtà.

Formazione tipo: Sanchez; Augello, Bonalumi, Montesano, Perico; Marotta, Biraghi, Pinto; Crotti, Recino, Sarao
(Ghislanzoni; Solerio, Sosio; Di Lauri, Rossini; Romanini, Spiranelli)

(Biraghi-Marotta cerniera tutta brugherese, e così il difensore Bonalumi: lasciatemi l'occasione per celebrare così anche la promozione in eccellenza dei verdeblu miei concittadini, gente che affrontava la Giana tre anni, e così gli amici del Fanfulla due anni fa, e le titolate Novese e Vado la passata stagione..)


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