giovedì 16 ottobre 2014

L'avversario - Il Como

Formazione all'altezza dell'alta classifica, quella di Colella, approdato in riva al Lario per la sua prima panchina professionistica dopo esperienze venete nelle serie minori: la sua gestione è la più longeva del girone (Albè eccezion fatta) e l'undici-tipo è ampiamente confermato rispetto alla passata stagione.
Il fallimento di dieci anni fa ha posto fine alla presidenza Preziosi (un altro padrone del vapore rapido a spostare baracca e burattini verso un'altra piazza, sinonimo di nuova visibilità), imponendo un triennio nei dilettanti ad una squadra solo tre stagioni prima ai nastri di partenza della massima serie; il rientro tra i professionisti è bissato da un'altra promozione, menu della casa servito già da Pippo Marchioro ('78-'80, leader il rosso Lombardi), già firma della promozione del '75, e da Dominissini ('00-'02).
La categoria cadetta è stata il palcoscenico principe di un club che anche ha disputato tredici stagioni in Serie A, vissuta in modo stabile nel quadriennio '49-'53 (sesta posizione al debutto e un turno da sola capoclassifica nella terza stagione) e nel lustro '84-'89 (da Burgnich la Roccia a Peter Pan Simone, passando per gli Annoni e i Bianchi, i Bruno e i Corneliusson, i Marchesi e i Mondonico, fiore all'occhiello un torneo con due sole reti al passivo in casa).

"Se potessi, scenderei in campo adesso, su un prato o all'oratorio: perchè amo il calcio"

La promessa
Cinque stagioni da debuttante e cinque da allenatore delle giovanili.
Le giovanili cui il Borgo era approdato da Giussano, Brianza.
Le giovanili affidate ora a Silvano Fontolan e Galia, gente di quel vivaio.
Sugli insegnamenti di Favini, se possibile.
"I giocatori certamente vanno prima scoperti e poi cresciuti; se non passi da un certo tipo di percorso diventa durissima anche se hai doti importanti"
L'oratorio e le giovanili da cui verso volò Genova la farfalla Meroni: al Senigaglia restano anche le sue giovani tracce, oltre a quelle dei futuri iridati (Rossi, Tardelli, Vierchowod e Zambrotta, ora presidente onorario).

Il campione
"Campionato CSI, '74: un gol bellissimo al Paina, la rete dell'undici a uno, quella della bandiera; era come se avessimo vinto, tutti i miei compagni sopra me.Nelle emozioni non c'è differenza con quello di Monaco di Baviera: la sola differenza che ho notato è che non ricordiamo più i regali che l'infanzia ci ha dato"

Riviera delle Palme, la Sambenedettese: il ragazzo deve giocare; nella terra che svezza portieri a generazioni imparerà, e sarà ancora Como, poi.
Affinare con Dan il biondo (che sprovveduto non è: Uefa a Goteborg e Schale a Stoccarda preludio allo scalpo di Madama in Coppa Italia) i tempi di coppia, perchè a Firenze con Baggio ci sarebbe stato da divertirsi.
Quattro a tre: un guizzo che avrebbe fermato per primo l'armata teutonica del Trap.
Monaco di Baviera, sotto acqua e neve.Un altro pallonetto che lo conferma unico marcatore rossonero, dopo la Finlandia, della seconda campagna europea di Arrigo Bonaparte.
Il sorriso di chi ha saputo fare la cosa giusta, che se sei attaccante nato, non puoi pensare se sia la più bella, o necessaria.

Crispino; Ambrosini, Giosa, Marchi (Lebran); Casoli, Fietta, Ardito, Cristiani, Rolando (Russu); De Sousa, Le Noci (Defendi, Ganz)
Il ragazzo
(in versione offensiva proprio il comasco Le Noci scala trequartista con un giovane accanto alla pantera angolana De Sousa; per quest'ultimo una stagione al Murata di San Marino per riprendere confidenza col campo dopo un anno senza idoneità agonistica)
Squadra solida: solo due reti incassate nelle prime sette giornate e per cinque partite porta inviolata: la rimonta dell'ultimo turno ai danni della Pro Patria ha stravolto i numeri, ma rafforzato consapevolezze.

Marcatori: Cristiani e Le Noci 3, De Sousa e Defendi 2, Curti, Fietta, Ganz e Rolando 1.







Giussano, Brianza: Como e Monza, a un tiro di schioppo.
Com'è vivo il Borgo, cui a breve verrà dedicata la prima scuola calcio in Italia legata a Crujiff.
Il suo giocatore preferito, da ragazzo


4 commenti:

Anonimo ha detto...

COMO MERDA!

Gigi ha detto...

La cosa schifosa e' che i giornalisti ? di Monza prima infangano AEA poi non chiedono scusa !!!!!

Anonimo ha detto...

chiarinoooooooooooo!!!

Anonimo ha detto...

chiarino è stato nominato responsabile recupero crediti dalle società creditrici !

con percentuale 1% a suo favore sul recuperato!!!

scoooop scoooop scoooop