venerdì 24 giugno 2016

Monza Copula Mundi

Titolo importante ed impegnativo. Embè, forse pruriginoso per qualcuno di voi che ... "sarà romantico" ... Ma in realtà questo prende spunto dal "homo copula mundi" del filosofo Ficino che, tradotto, sta per "L'uomo al centro del mondo". Questo principio evidenzia uno dei principi cardine della corrente artistico-letteraria per lo più denominata umanesimo. Da questo principio vorrei lasciare, per quanto possibile, degli spunti di riflessione in un momento cruciale della stagione e cioè quello di preparazione della prossima.

Innanzitutto premetto, per chi non lo sapesse, che io scrivo sempre e solo per me stesso. Non sono portavoce di nessuno. Ringrazio ancora una volta pubblicamente sor guido ed il blog per darmi questa possibilità e cioè  di scrivere ciò che penso, anche se non in linea con il pensiero del blog e/o del Monza Club, senza censura alcuna. Ed ora passiamo ai pensieri ...

Non mi sento ancora in grado di giudicare l'operato della società dal punto di vista tecnico. La passata stagione è stata tanto travagliata quanto improvvisata e le scusanti per i molti errori commessi proprio sotto questo aspetto si possono sprecare. Questo senza voler giustificare nulla e nessuno, diciamo però che la prossima stagione sarà il vero banco di prova. Ritengo inutile sprecarsi in giudizi se non addirittura improperi in questo momento. Scetticismo? Sì, può starci, ma io sono un inguaribile ottimista e quindi in questo momento aspetto. E spero ...

Più interessanti, invece, credo siano altri due aspetti e cioè quello di Monza che deve tornare al centro del (nostro) mondo (calcistico), come da titolo e l'Uomo (notare la maiuscola) che deve per forza avere un'importanza centrale.

Sul primo aspetto non si può non riconoscere a Colombo uno sforzo. Lo sforzo di portare i banchetti all'Arengario, di coinvolgere le realtà locali come il Fiammamonza e la Juvenilia, così come il tour per campi d'oratorio e gli accordi con il CSI. Ritengo tutte queste operazioni molto interessanti e molto belle, da ripetersi tutte con forse ancora maggiore convinzionema, soprattutto, meglio gestita a livello di visibilità e coinvolgimento della città tutta. Il Monza deve tornare ad essere un patrimonio della città, deve tornare ad essere un vessillo sotto il quale tutti i monzesi possano riconoscersi ed immedesimarsi.
Anche l'iniziativa dei "Cuori Biancorossi", ormai infrantasi contro gli scogli di errori (umanamente comprensibili) ed interessi particolari (meno comprensibili), andava in questa direzione ed inviterei il Presidente a tenere in considerazione la voglia dei tifosi (quelli veri) di poter partecipare con lui in questa avventura. Io non giudico l'operato della Fraschini Band perchè non ne
ho titolo e, men che meno, la conoscenza, però c'è moltissima gente che gira intorno al Monza da decenni che farebbe carte false per provare questa avventura ed il riuscire a coinvolgere questi potrebbe essere una vera vittoria anche maggiore rispetto a quella di una promozione.

Questo riuscire a coinvolgere anche i tifosi mi riconduce al secondo aspetto, quello dell'Uomo al centro di tutto. Riuscire a costruire un rapporto con i tifosi, con gli addetti ai lavori, con i giocatori e con tutti quanti girano intorno al mondo del 1912 è di fondamentale importanza. Per credibilità, innanzitutto, ma anche per visibilità e, in fondo, per responsabilità. Riuscire a ritrovare questo rapporto significa guadagnare consenso, aspetto fondamentale per poter costruire non qualcosa di vincente, serve di più, bensì di duraturo. Cappelletti docet in questo senso. Tante sconfitte, pure una retrocessione all'inizio, ma con rapporti sereni ed amichevoli è riuscito a costruire qualcosa che è durato nel tempo. Che durerà nel tempo. Per questo motivo, permettetemi, storco un po' il naso quando vengo a conoscenza che giocatori ai quali sono state fatte delle (mezze) promesse riguardo al rinnovo non hanno avuto notizie dalla società per settimane. Per questo motivo il naso mi si arriccia ancor di più quando vengo a consocenza di alcuni accadimenti fuori e dentro il campo avvenuti durante la scorsa stagione. Per questo motivo mi sono rotto un po' le scatole di arricciare il naso quando mi si viene a dire che il rapporto tifosi-società non si riesce a concretizzare per non si capisce bene quali motivi. In questa direzione, caro Presidente, bisogna lavorare ancora. E non voglio essere di parte alcuna, sono convinto che il Presidente, e quindi la società, debba venire incontro ai tifosi ma sono anche convinto che pure noi tifosi dobbiamo fare un passo in avanti. So bene quanto sia difficile togliere la ruggine che si è incrostata nel corso degli anni. So bene che qualche sassolino è entrato nelle scarpe di tutti noi durante l'ultima stagione ma la domanda che mi faccio io e che vorrei lasciare anche a voi è:"Cui prodest?". A chi giova il rimanere sulle nostre posizioni? A chi giova il rapporto incrinato?

Umanità e disponibilità portano al consenso. Inviterei un po' tutti a scendere dal proprio piedistallo, società e tifosi, e cercare di tendersi in qualche modo la mano perchè, in fondo, tutti abbiamo un solo vero e grande interesse:

MONZA COPULA MUNDI! 

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