Viotti; Beduschi, Briganti, Massoni; D'Alessandro,
Hetemaj, Perini, Anghileri; Vita, Anastasi, Margiotta
Ghislanzoni; Perico,
Bonalumi, Montesano, Augello; Pinto, Biraghi, Marotta; Crotti,
Recino, Sarao
I degni avversari |
Fotocopia della gara
inaugurale col Novara: sabato pomeriggio, tifo anche ospite numeroso,
fatte le proporzioni, la rete che rompe gli equilibri dal corner, la
dose di sofferenza, legata a filo doppio dalla mezz'ora in dieci, la
liberazione nel finale di partita che i tabellini attribuiranno a
Foglio, ma che gli occhi e i cuori dei presenti rimanderanno a Vita,
acclamato per la prestazione fatta di corsa, resistenza e supremazia
tecnica, ma anche perchè trait d'union colle nubi passate,
quando arrivò a seguito di Asta, suo allenatore nelle giovanili.
Una prestazione da cuore
granata, ecco.
Fotocopia della gara col
Novara, in bianco e nero.
Il clima non può che
essere cambiato, lo sappiamo.
Se tre sconfitte di
seguito hanno fatto preoccupare o stizzire per almeno 200' abulici o
confusi, le voci infrasettimanali hanno tessuto una ragnatela sottile
che col passare delle settimane, ove la squadra rispondesse comunque
con professionalità (cosa doverosa, visto che essere calciatore
deve essere la passione di bambino, su tutto), rischia di
inghiottire l'ambiente, i sogni, un secolo di pallone che ha, coi
suoi alti e bassi, colori di orgoglio, i suoi.
Biancorossi.
Per questo è dopopartita
scarno quanto alle azioni da
raccontare, non per il mio quarto d'ora di ritardo causa occhiata
alle giovanili, ma per la sensazione di ovattamento
che provo sempre più netta dal 60' in poi, non so se condivisa dagli
altri cuori e dagli altri occhi, accanto.
Come
vuole l’ombra staccarsi dal corpo/
come
vuole la carne separarsi dall’anima/
così
io adesso voglio essere scordata
Prova
il Monza a rompere il momento no con fasi di 3-4-3, Margiotta e Vita
ali a puntare la porta con dribbling e spunti veloci o a servire
Anastasi che torna ad essere attaccante di riferimento, essendo stato
preferito a Virdis, per la prima volta rimasto 90' in panchina;
importante come sempre la presenza fisica, tutta di quantità, di
Hetemaj, e Briganti, uno che sa cogliere gli attimi che compongono
una partita.
Grinta,
vigore nel liberare, voce a richiamare l'uomo e i compagni, capitano
che non teme di essere lasciato solo a difendere l'area quando la
Giana va a campo aperto, essendo Massoni per struttura meno mobile.
Il
giannizzero ex perugino è poco mobile nel centrosinistra difensivo,
ma regala coi suoi centimetri, tra tante maglie attorno Ghislanzoni,
la rete del vantaggio al 20', concretizzando una serie di battute
dalla bandierina che esprimono il predominio, solo territoriale, dei
padroni di casa.Saranno dieci i calci d'angolo a loro favore già nei
primi quarantacinque minuti, difatti.
La
Giana reagisce col suo muoversi assieme, passaggi brevi e fiducia che
un compagno a due metri ci sarà, acquista il pallino del gioco
attorno ai tempi di Biraghi e al movimento verso la trequarti del
collega di mediana Marotta: a Sarao viene fischiato un dubbio
fuorigioco, Recino tira diritta una punizione dal vertice sinistro
dell'area conquistando un corner, Augello al 30' crossa dal fondo e
meno male che Anghileri accompagna la palla resa pericolosa dalla
mancata uscita di Viotti, Perico nel finale incorna a centro area,
rimpallo che poteva diventare occasione.La risposta biancorossa è un
calcio fatto di grintosa improvvisazione, di voglia di esserci:
perciò celere lascia a bordo campo il ghiaccio dopo una botta Vita,
la cui condizione fisica, evidenziata dal pressing iniziale,
dilagherà negli spazi del secondo tempo, specie quando i
biancazzurri cercheranno di schiacciare il Monza dietro nel finale in
dieci, causa il rosso per D'Alessandro, il meno positivo
coll'invisibile Perini.
Al
50' Vita ha un bello spunto a sinistra, poco dopo Recino chiede il
rigore per una trattenuta vicino l'area piccola, per inzuccare poi
una palla pericolosa che Viotti devia con qualche problema oltre la
traversa; per i padroni di casa uno slalom verso l'ingresso centrale
dell'area di Anghileri (autore di una partita da capitano, la riprova
è un pulito e rischioso intervento su Pinto in area) che conclude
sopra la traversa di Ghislanzoni, Vita che prova ad inserirsi dalla
destra cincischiando però, Anastasi che non spinge dentro una palla
alta di Vita, quasi la stessa azione porta alla testata Hetemaj
(sembrava facile, la foga ha inciso sull'impatto).
Detto
dell'imbarazzante Zigoni (è Vita che gioca centravanti e fa da sè e
per tre sul centrosinistra avversario, come quando bissa secco un
cross dopo essere finito a terra), Pea azzecca il cambio
Foglio-Margiotta per compattarsi dietro: è il raddoppio che leva le
ansie finali.
Il
cross dell'ex reggino causa deviazione finisce in rete, così termina
un pomeriggio ovattato.
A
guardare la luna che compare, lassù.
2 commenti:
Complimenti! Un editoriale degno di testate nazionali! :)
Tifosodabg
grazie
cerco più che tutto di essere obiettivo e di rendere la cronaca meno asciutta e più personale
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