Viotti; Massoni, Briganti,
Zullo; D'Alessandro, Vita, Burrai, Foglio, Anghileri; Virdis, Zigoni
Crispino;
Marchi, Giosa, Ambrosini; Casoli, Cristiani, Ardito, Fietta, Rolando;
Defendi, Le Noci
Notturno l'amore che non sai di avere.
Venerdì 17, bando alle scaramanzie,
per chi ci crede.
Anticipo serale, tivù pubblica, l'abituale live sul web.Non c'è il pubblico delle grandi
occasioni, nonostante i botti che accompagnano i polmoni della curva
e che, andando di bulino nelle parole, accompagneranno i
tifosi e gli addetti ai lavori biancorossi, ancora.
Monza che ripropone la difesa a tre e
modificato nel resto dal matematico Pea: in mediana manca la presenza
dirompente di Hetemaj e non può partire dall'inizio Perini uscito
quasi subito in Laguna; in avanti coppia di punte (Virdis-Zigoni),
per entrambe momento opaco e poco minutaggio titolare.Un po'
sorprende la collocazione di Foglio, titolare dopo due gare, da
interno di centrocampo, con D'Alessandro esterno; Como speculare che
sciorina la sua versione più difensiva, Le Noci a girare attorno al
fisico di Defendi, in mezzo ritmi dettati da Ardito, Fietta e dal
rapido Cristini, sinora cannoniere lariano assieme a Le Noci stesso.
Le squadre offrono un inizio partita
volenteroso, pur non essendoci occasioni monstre.I padroni di
casa spingono a sinistra e rivelano estrema attenzione nei singoli,
ciò surroga talora una linea difensiva un po' di attesa, non sempre
perfetta nei sincronismi (il terzetto difensivo lariano gioca invece
più alto, puntando sull'offside); pare più in palla Burrai,
dinamico e comunque ordinato, fosse anche nell'appoggiare la palla,
vicino: sue un paio di
telefonate a Crispini su punizione,
poco fuori area.
A parte un colpo di testa di Ambrosini
terminato ad un metro dal palo sinistro di Viotti al 10' e una
conclusione velleitaria di Foglio da venti metri, ben bloccata da
Crispini, della prima metà frazione sino alla rete di Vita restano
un paio di chiusure di Zullo su tentativi ospiti di aggirare la
difesa, la leadership di Briganti (anticipa tutti, un paio di volte
anche Viotti, regalando un angolo) che giganteggia tra i due compagni
di reparto che lo supportano chi di elevazione chi di fisicità, la
facilità di corsa e di cross in velocità del numero sette in maglia
bianca: Rolando, classe '95 di scuola doriana.I suoi duelli con
Anghileri lungo la fascia che dà sulle panchine sono il migliore
assieme tecnico-agonistico della serata.
Dicevamo: Vita sblocca una partita
destinata all'equilibrio con una giocata personale, una conclusione
di destro da venticinque metri che entra in porta dopo avere
incocciato il palo sinistro al 25'.C'è reazione, certo: una
conclusione alta di Cristiani e un cross di Ambrosini a scoprire il
lieve affanno di Zullo; Pea si agita, anche quando Foglio, a chiusura
di una bella giocata Zigoni-Virdis e di una guardia allentata dei
centrali lariani, raddoppia di piatto al 35'.Il tecnico della Bassa
mulina a piene braccia l'invito a restare alti e le sue indicazioni
portano a sfiorare il tris: il rilancio rimpallato di Crispino su
Virdis in pressione mette portiere e punta vis-à-vis.Il primo non
incappa in falli, il secondo lo aggira, ma la sua conclusione chiude
la prima frazione senza chiudere il match, respinta a piè pari da
Giosa sulla linea.
Da solo, come sempre.
Nelle gioie raffazzonate, nei piccoli,
grandi problemi del quotidiano.
Non credo alle battaglie come indica lo
striscione, in curva: ne abbiamo avuti di droni in
settimana.Non possono essere tutte finali, il cuore non può
essere meglio irrorato in una certa situazione.
Quando mi sento sereno, credo a me
stesso.
Ovviamente gli ospiti tentano il tutto
per tutto: doppio cambio con Ganz, che difende e manovra una gran
palla a sinistra, azionando l'occasione di Le Noci sventata da Viotti
quasi nel sette al 50', a comporre il tridente con Le Noci e Defendi
(a metà tempo rilevato dal pimpante De Sousa).Il Monza ribatte con
un pregevole stop a seguire di Foglio, ben intuito dal difensore
ospite, e da un meronesco Vita che con un'invenzione si
accentra dalla destra per vedersi la conclusione smorzata sulla
traversa da Crispino al 55': l'ala a
tutto campo si piazza seconda punta, all'esterno, con Zigoni
che vive gli ultimi scampoli di serata dietro Virdis.
Occasioni in serie (nessuna colossale,
però spesso frutto di manovra) del Como esaltano Viotti, pulito
negli interventi: ciabatta Le Noci al 60', testata di Defendi, girata
di Ganz accompagnata al tiro dalla bandierina sinistra, Fietta che
avvita la caviglia per concludere di destro al 65'.
Fioriscono angoli: saranno quattordici
a uno, ma l'ultimo affanno del Monza è un appoggio in angolo di
Beduschi, il segnale della resa lariana, dacchè mischie e traversoni
non trovano supporto dalla dea bendata, un tiro affrettato di
Ganz.
Da una parte quattro elementi offensivi
abbastanza statici, dall'altra spazi non affrontati in modo lineare:
ospiti in dieci per un fallo di Marchi su Beduschi (come Margiotta,
seconda punta nel finale, e Perini ben entrati in partita), per la
prima volta non titolare.
Da annotare la superiorità slabbrata
da Foglio all'80', la palla così sospirata, così sparacchiata da
Virdis poco dopo, la chirurgica punizione di Le Noci a dimezzare i
conti nel recupero.
Notturno l'amore che non sai di avere / occhi in amore di primo mattino
(Credo al mio inchiostro quando ha
voglia di raccontare storie)