E' una squadra completamente rinnovata
rispetto alla passata stagione quella pavese: nuova la proprietà (da
Zanchi a Xiadong Zhu, espressione del fondo di Shangai che è stato
prontamente considerato esempio della cinesizzazione anche del
pallone), nuovo il manico (Maspero che ha portato nei Dilettanti il
Ciliverghe Mazzano alla sua prima esperienza in panchina, dopo avere
lucidato con fosforo di quarantenne le mediane dell'Eccellenza
lombarda: bella anche la precedente scelta di chiudere la parentesi
prof andando nella squadra della sua città, il Fanfulla, nel cui
vivaio si era formato), quasi per intero nuova la formazione
(eccezioni il centrale Sorbo e gli uomini di mezzo Carotti e Carraro)
che ha inanellato un poker di vittorie ufficiali: Bassano, Pro
Patria, Pro Pacenza e Reggiana.
In campionato gli azzurri sono andati a
segno già con cinque giocatori, candidandosi ad outsider del torneo
dopo l'ultimo posto di maggio, certificato da una sola vittoria
interna (quattro totali) e da cambi di allenatori
(Pala-Veronese-Bensi) che non hanno dato continuità all'opera di
Roselli; fuori dal campo la situazione è stata appesantita dal
ritiro per motivi di salute del giovane Lussardi e dalla decisione di
Zanchi di chiudere la presidenza al lustro.
La biscia viscontea |
Tra i protagonisti del 3-4-2-1 milò
proprio un cobra, il 36enne vigevanese Soncin (terzo cannoniere della
storia ascolana), Pederzoli (un centinaio di presenze cadette e una
decina di stagioni in Lega Pro) strappato al SudTirol, il pendolo Cesarini (dal Savona), il centravanti
di ritorno e di supporto Ferretti (classe '86), il terzino Ghiringhelli (rossonero
ticinese), gli esterni Cardin (dal Mantova) e Sereni, in uno scambio
col casato d'Este, cui è approdato De Cenco.
Il biennio ('53-'55) ruggente del
Cavalier Fortunati bissa la prima biennale Serie B del '33-'35,
culminata col ritiro a torneo in corso; mediatica la presidenza
Achilli, una delle prime quote rosa del pallone (la moglie subentra
al marito squalificato e riporta la squadra in C1 nel '90), mentre il
biennio nero '96-'98 trascina i nati granata in Eccellenza.
E' Torresani a ridare dignità al
calcio lungo il Ticino: nove stagioni e Serie C1 riconquistata in
cinque anni (tre promozioni), con due playoff nel '05-'06 persi
contro Mantova (terzo posto, finale) e Monza (quarto posto,
semifinale).
Formazione-tipo: Facchin; Cristini,
Sorbo, Ghiringhelli; Sereni, Rosso, Pederzoli, Cardin; Cesarini,
Ferretti; Soncin (Carraro, Corvesi; Blasi, Carotti; Falconieri,
Romanini)
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