La squadra si scusa a fine match sotto la curva (foto Mazzoleni) |
Il Monza di Pea anche nelle prime tre più fortunate apparizioni ha sempre espresso un gioco monotono fatto di uno sterile possesso palla a centro campo alla ricerca della superiorità numerica sulle fasce per poter crossare a centro area per gli attaccanti che via via col passare dei minuti, accertata l'impossibilità di sfondare in quella maniera, si involveva ulteriormente nel lancio lungo verso la torre di giornata.
Se a ciò uniamo la non impermibilità di una difesa che ha subito reti 5 volte su 6 diventa logica conseguenza il misero bottino di 7 punti in classifica.
Come sempre in queste situazione è il Mister a salire sul banco degli imputati e a rischiare in prima persona, un'altra sconfitta sabato prossimo in casa contro l'Erminio Giana potrebbe risultare per lui fatale, ma anche i giocatori tutti devono farsi un serio esame di coscienza perché nemmeno il loro rendimento in campo a prescindere dal gioco è stato pari alle aspettative.
Gli unici che per ora sono esenti da colpe sono i tifosi, che anche ieri sera hanno sostenuto in buon numero ed incessantemente la squadra per tutti i 90 minuti... loro all' Atleti Azzurri d'Italia avrebbero meritato sorte diversa.
2 commenti:
Anch'io c'ero ieri a Bergamo e confermo tutto quanto: tifosi splendidi e giustamente "incazzati" alla fine, la squadra fa il suo compitino ma non dà mai l'idea di saper bene cosa fare nè,soprattutto, di volere e sapere mettere alle corde chi ci sta di fronte. Qui occorre veramente mettere il coltello tra i denti e aggredire gli avversari : siamo sicuri che tutti i nostri siano capaci di questo atteggiamento a cominciare da sabato prossimo?
Ma Pea in questi 3 mesi ai ragazzi cosa ha insegnato? Due schemi ripetuti all'infinito, niente pressing niente verticalizzazioni niente di niente ma siamo sicuri che è un allenatore!!!
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