Francia 1938 (4-19 giugno) –
Campione: Italia
Formazione della finale: Olivieri Foni
Rava Serantoni Andreolo Locatelli Biavati Meazza (c) Piola Ferrari
Colaussi
Marcatori della finale: Colaussi (I)
Tiktos (U) Piola (I) Colaussi (I); Sàrosi (U) Piola (I)
Percorso dei vincitori: Italia-Norvegia
2-1; Italia-Francia 3-1; Italia-Brasile 2-1; Italia-Ungheria 4-2
Piazzamenti: 2.Ungheria, 3.Brasile,
4.Svezia
Partecipanti: 15 squadre
Capocannoniere: Leonidas (7 reti)
Media reti: 4,67 a partita
Alle porte del conflitto bellico, la
manifestazione che permette alla Francia, perfetta padrone di casa,
un saldo economico-finanziario in positivo, perde alcune protagoniste
per motivazioni politiche (l'Austria che per prima ha sconfitto i
Maestri inglesi cancellata dall'Anschluss hitleriana, l'Uruguay,
l'Argentina, la Spagna ferita dalla Guerra Civile, gli Usa), oltre
alla solita, presuntuosa rinuncia inglese, per superiorità.
Gli inventori del football mantengono
però la tradizione di sfidare i vincitori iridati: se l'Uruguay ha
subito sei reti, gli azzurri ad Higbury rimontano il 3 a 0 del quarto
d'ora iniziale sino al 3 a 2, con Monti in campo con un piede rotto.
Prima partecipazione asiatica: le Indie
Orientali Olandesi.
L'Italia di Pozzo bissa, stavolta con merito: cammino in crescendo, a partire da un faticoso supplementare, deciso da Piola (vicecapocannoniere col magiaro Sàrosi): così viene piegata a Marsiglia la Norvegia.
L'ambiziosa Germania è sconfitta al
replay dagli svizzeri 2 a 4.
A livello di emozioni la vittoria sulla Francia non ha eguali: il 3 a 1 riceve gli applausi da parte del Colombes di Parigi, capitale della Nazione-rifugio degli antifascisti, dopo che la maglia nera indossata dalla Nazionale è stata fischiata al momento del saluto romano al pubblico di Meazza e compagni.
A livello di emozioni la vittoria sulla Francia non ha eguali: il 3 a 1 riceve gli applausi da parte del Colombes di Parigi, capitale della Nazione-rifugio degli antifascisti, dopo che la maglia nera indossata dalla Nazionale è stata fischiata al momento del saluto romano al pubblico di Meazza e compagni.
Leonidas |
La vera finale è contro un Brasile reduce da una battaglia nel fango (4 a 4 nei regolamentari con poker polacco di Wilimoski, nel finale peraltro una traversa frena l'ennesima risposta biancorossa: 6 a 5) e da una vittoria (2 a 1) nella ripetizione colla Cecoslovacchia.Ciò spiega l'assenza del centravanti di colore del Flamengo Leonidas, inventore della 'bicicletta' (cinque reti nei tre precedenti incontri; a segno anche nella finalina il Diamante Nero sarà capocannoniere) e del centrocampista qualitativo Tim.Il fatto che i sudamericani di Pimenta abbiano già i biglietti aerei per Parigi ha alimentato il mito della insufficienza di realismo brasiliana.
Bel duello di Piola col prestante
Domingos da Guia (difensore centrale dal lancio preciso trasferitosi
al Boca per affari di cuore), impeccabile fino all'episodio del
rigore.
Doppietta per la coppia di mezzeali Ferrari-Meazza, per
Monzeglio, non più titolare, e per il dodicesimo Masetti: doppietta
nella finale per Colaussi e per Piola, record di reti nel campionato
italiano, senza vincere scudetti.
Piola |
Meazza |
Meazza è ai vertici della storia del calcio italiano
e di quel decennio di pallone internazionale, è la finta
a chiamare incontro a sè i portieri (una volta il portiere subisce tre reti identiche, sulla quarta non si schioda dalla linea di porta per affermare di averlo per una volta fregato lui), è il Balilla per il debutto precoce agli ordini di Weisz, è il piede sinistro che ha problemi circolatori nel finire di carriera; sono le donne (risvegliatosi poco prima di una partita dopo servigi amorosi, si reca all'Arena in pigiama e cappotto e decide la partita con due reti nei primi dieci minuti, dovuto il riposo nel resto del match), la brillantina a scopi pubblicitari, lo stadio di Via Piccolomini.
Curiosità – gli elvetici, giocatori
di estrema modestia, propongono l'antenato del catenaccio; nel
momento di realizzare su rigore il 2 a 0 al Brasile a Meazza si rompe
l'elastico dei pantaloncini, ma segna lo stesso con freddezza, tenendosi le braghe; Bearzot ragazzino festeggia le reti del conterraneo Colausig al paese e capisce che il calcio sarà il suo mestiere.
3 commenti:
ragazzi ma potrei unirmi a voi?
Noi siamo sempre alla ricerca di collaboratori perchè il blog è aperto per definizione a tutti i tifosi che hanno voglia di scrivere sul Monza, per comunicazioni personali scrivere alla mail "blog1912@gmail.com"
tutto vero, mi sono proposto ad inizio dicembre, poco dopo l'avventura ha preso il via..
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