martedì 27 marzo 2012

Dalla parte del tifoso

Al Brianteo, per la terza volta in questa stagione, un Monza travestito da Penelope disfa quella tela della salvezza diretta, che aveva tessuto con tante partite oneste e volenterose e lo fa con una prestazione sconcertante che mi fa provare ben 3 differenti stati d'animo.
DIMETTITI !
La rassegnazione dei primi molli e tremebondi 70 minuti figli del credo di un allenatore perdente e del nulla societario.
Il rammarico per un ultimo scorcio di partita in cui, sotto di un gol, ci si gioca il tutto per tutto e si riesce a schiacciare il Lumezzane, prender legni e reclamare rigori, a dimostrazione che giocando con questo spirito dal primo minuto la partita si sarebbe incanalata su ben altri binari.
La rabbia per le beffe da parte del portiere avversario che dopo aver perso un palla degna di Paperissima e causato un rigore nettissimo, non visto solo dalla terna arbitrale, al triplice fischio si è permesso di fare gestacci all'indirizzo della curva Pieri e prendere in giro alcuni nostri giocatori... vergognati Brignoli sei un .... Seedorf.


Comunque sia il treno è definitivamente passato, bisognerà conquistare la salvezza passando dalle forche caudine dei play out, spareggi ove risultano fondamentali la posizione in classifica, per aver il vantaggio del doppio risultato utile, e  una mentalità vincente, per affrontare con grinta e convinzione partite da dentro o fuori.

In quest'ottica credo sia arrivata l'ora, anche se sò di rimanere inascoltato, di chiedere le dimissioni di Gianfranco Motta, onesta persona ma allenatore superato fautore del prima non prenderle tipico di un calcio antecedente all'avvento dei 3 punti, che, a mio parere, non sarà certo il problema principale del Monza ma resta, comunque, il maggior colpevole per le sconfitte casalinghe con Reggiana, Viareggio e Lumezzane, partite che andavano giocate per vincere proprio allo stesso modo in cui si dovranno affrontare le 2 finali play out.