I Presidenti alla cena di Natale del Club |
Alcuni giornali avevano titolato Monza 1912 e Hockey Centemero Monza a braccetto dai tifosi, in effetti le analogie erano molte a partire dai due comandanti dei rispettivi vapori entrambi brianzoli doc, ma passati solo pochi mesi si è aperto un solco difficilmente colmabile fra le due gestioni.
Mentre gli hockeisti dopo aver raggiunto il loro obbiettivo primario, con prestazioni di tutto rispetto ed uscendo sempre e comunque a testa alta da ogni confronto, puntano dritti verso i play off cercando di riportare, dopo vent anni, le coppe europee in riva al Lambro, i calciatori annaspano in prossimità della zona play out giusta classifica per chi ha inanellato partite casalinghe che hanno il sapore dell' umiliazione con squadre che si chiamano Ciliverghe, Virtus Bergamo ed Inveruno.
Come sempre capita ciò non avviene a caso, infatti mentre i primi possono contare su una gestione illuminata con a capo persone di indiscusso valore e professionalità, che con pochi mezzi hanno saputo costruire una squadra in cui il capocannoniere della seria A1 Martinez ed il gioiellino Compagno sono solo la punta dell'iceberg i secondi hanno dimostrato, purtroppo, di non avere quelle qualità per dare una svolta al Calcio Monza, i cui tifosi da decenni sono costretti a vivere praticamente solo di ricordi.
Da tifoso quale sono mi auguro che il patron del Monza 1912 Nicola Colombo prenda esempio dal suo corrispettivo Andrea Brambilla e corregga in corso d'opera la rotta mettendo a capo della sua gestione dirigenti e tecnici almeno paragonabili ai vari Colamaria e Girardelli, allenatore e Direttore sportivo dell'Hockey Roller Monza.
Il primo passo sarebbe non prendere queste poche righe di critica in malo modo ma vederle come un momento di doverosa riflessione a ragion veduta di una stagione tanto negativa.
Maurizio Silva
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