C1 SIAMO?
Sapete tutti quanto io sia ottimista per natura ma, scusatemi, tutto questo entusiasmo non riesco ad averlo in quest'occasione.
Sapete tutti quanto io sia ottimista per natura ma, scusatemi, tutto questo entusiasmo non riesco ad averlo in quest'occasione.
Non c'è l'ufficialità e tanto mi basta per non stappare la bottiglia "di quello buono". Ma non è tanto questa situazione surreale,
dove siamo arrivati a metà classifica dopo un campionato "di stenti" (tecnici) e ci ritroviamo comunque a sognare, bensì il fatto che gioire per una salvezza o per una promozione sul campo non può essere mai uguale all'essere felici per una promozione a tavolino. Ricordo mille delusioni sportive. Carovane di auto e di pullman che si sono riversate nella Portoguaro così come nella Tortona di turno. Esiti diversi, emozioni sempre e comunque tante. Qui, invece, l'emozione è solo nelle dichiarazioni di Tizio o nel vedere il titolo del giornale. Non è nemmeno lontanamente pensabile di accomunarla alla mezz'ora susseguente la vittoria col Pordenone. Altra stagione "di stenti" (economici in quel caso) ma comunque di grandi, grandissime emozioni.
N
on vorrei che qualcuno mi inserisse tra i detrattori di questa società o tra quelli che sostengono la tesi per la quale la promozione non la meritiamo. Anzi sono certamente dalla parte di chi ci vuole inserire nel novero delle società virtuose visto che abbiamo fatto una stagione economicamente regolare, senza indebitarci con fornitori e/o erario e avendo pagato fino all'ultimo centesimo ogni dipendente ed ogni giocatore. Questo è più che sufficiente.
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E' anche vero, però, che non mi sento di mettermi tra gli entusiasti per questa (ricordo a tutt'oggi eventuale) promozione. Non ce la siamo meritata sul campo, questo è vero, e se l'avremo sarà solo perchè abbiamo una forza economica maggiore rispetto al Pontisola ed al Ciliverghe (cito due esempi senza voler essere offensivo ma, al contrario, volendo evidenziare due realtà certamente ben gestite nonostante i pochi "spicci" a disposizione). Si potrebbe sostenere che è la legge del più forte, non certo del più bravo, ed anche in questo caso la meritocrazia (grazie ai 250k euro a fondo perduto) viene buttata nel cesso. E' esattamente l'esempio di Italia che non mi piace. Ma non per questo ritengo sbagliato approfittarne ed è così che mi ritrovo a stimare Presidente e società per lo sforzo profuso ed anche solo per averci provato, con una strategia molto intelligente portata avanti a fari spenti.
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Concludendo, l'obiettivo non cambia, che sia il 4 agosto di quest'anno o, si spera alla peggio, a giugno del prossimo, il ritorno in C1 è obbligatorio. E questa società si sta certamente meritando il nostro appoggio anche perchè ...
LA NOSTRA FEDE NON RETROCEDE, MAI!
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