RIPROPONIAMO L'ARTICOLO DI UNO DEI "FONDATORI" DELLA "SPARUTA PRESENZA".
Non che, senza nulla togliere, quelli del Castiglione siano veri e propri ultrà: “qui non c’è mentalità”, borbotta qualcuno sugli spalti della tribuna, mentre appende lo striscione “Amici del Lambrusco”. Gli amori a vent’anni non si dimenticano facilmente ed anche Michael ricorda il suo primo incontro. “Durante il derby Mantova-Castiglione: ho sempre sognato di veder giocare la squadra della mia città, ma qui la tradizione ce l’ha il Mantova. Poi nel derby ho visto il Castiglione…e mi sono innamorato”. Con il Mantova, evidentemente, non era una cosa seria. Da quel giorno le partite le ha seguite tutte o quasi, in casa e trasferta. Dopo pochi mesi, quando il Castiglione è stato promosso nei professionisti, risultato storico per una squadra che era tornata in D dopo vent’anni e la C non l’aveva mai vista se non in tv, si è offerto di organizzare la festa. “Siamo partiti dallo stadio: tutti i giocatori indossavano la maglia con la C sul petto. Ci siamo presi un furgoncino ed abbiamo fatto il giro del paese con la musica a palla.
È stato divertentissimo.” Danza e Castiglione, amore e sogno che è difficile non confondere per Michael, impegnato, nel tempo libero, ad organizzare coreografie per le sue allieve e ritirare il materiale da stadio con i compagni. “A dicembre organizziamo, con i colleghi ballerini, una serie di spettacoli e saggi, in cui coinvolgiamo le nostre classi” racconta, orgoglioso “ma mi piacerebbe anche organizzare piccole coreografie tra un tempo e l’altro di una partita, come in America”.
E a domanda precisa, “ma se la squadra venisse promossa anche quest’anno? In fondo è nelle prime posizioni…” lui ci pensa un attimo e comincia, diplomatico: “Beh, dovrei chiedere al Presidente. Ora ci sono cose più importanti a cui pensare in società: la salvezza, la stagione…non voglio disturbare. Certo, se alla fine dell’anno mi facessero organizzare un maxi spettacolo, coinvolgendo anche gli altri tifosi, la gente che viene allo stadio…sai che esperienza?” Già. Un balletto per una fiaba. Come in quelle vere. Sai che esperienza.
Da segnalare la presenza nella tifoseria di un altro gruppo i "BULLDOGS".
RIPROPONIAMO L'ARTICOLO DI UNO DEI "FONDATORI" DELLA "SPARUTA PRESENZA".
Non che, senza nulla togliere, quelli del Castiglione siano veri e propri ultrà: “qui non c’è mentalità”, borbotta qualcuno sugli spalti della tribuna, mentre appende lo striscione “Amici del Lambrusco”. Gli amori a vent’anni non si dimenticano facilmente ed anche Michael ricorda il suo primo incontro. “Durante il derby Mantova-Castiglione: ho sempre sognato di veder giocare la squadra della mia città, ma qui la tradizione ce l’ha il Mantova. Poi nel derby ho visto il Castiglione…e mi sono innamorato”. Con il Mantova, evidentemente, non era una cosa seria. Da quel giorno le partite le ha seguite tutte o quasi, in casa e trasferta. Dopo pochi mesi, quando il Castiglione è stato promosso nei professionisti, risultato storico per una squadra che era tornata in D dopo vent’anni e la C non l’aveva mai vista se non in tv, si è offerto di organizzare la festa. “Siamo partiti dallo stadio: tutti i giocatori indossavano la maglia con la C sul petto. Ci siamo presi un furgoncino ed abbiamo fatto il giro del paese con la musica a palla.
È stato divertentissimo.” Danza e Castiglione, amore e sogno che è difficile non confondere per Michael, impegnato, nel tempo libero, ad organizzare coreografie per le sue allieve e ritirare il materiale da stadio con i compagni. “A dicembre organizziamo, con i colleghi ballerini, una serie di spettacoli e saggi, in cui coinvolgiamo le nostre classi” racconta, orgoglioso “ma mi piacerebbe anche organizzare piccole coreografie tra un tempo e l’altro di una partita, come in America”.
E a domanda precisa, “ma se la squadra venisse promossa anche quest’anno? In fondo è nelle prime posizioni…” lui ci pensa un attimo e comincia, diplomatico: “Beh, dovrei chiedere al Presidente. Ora ci sono cose più importanti a cui pensare in società: la salvezza, la stagione…non voglio disturbare. Certo, se alla fine dell’anno mi facessero organizzare un maxi spettacolo, coinvolgendo anche gli altri tifosi, la gente che viene allo stadio…sai che esperienza?” Già. Un balletto per una fiaba. Come in quelle vere. Sai che esperienza.
Da segnalare la presenza nella tifoseria di un altro gruppo i "BULLDOGS".
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