L’A.C. Monza Brianza 1912comunica che gli azionisti hanno nuovamente provveduto ad immettere fondi per un totale di quasi 500.000 € nelle casse societarie, nella speranza di mantenere in vita il Club nell’attesa di un compratore serio. La notizie relative all’uscita del sig. Filippo Colonna dai negoziati sono state una sorpresa, in quanto gli azionisti non ne erano stati informati e ne sono venuti a conoscenza attraverso agenzie di stampa online.
Non è stato possibile avere conferma dell’uscita dalle negoziazioni né dal sig. Filippo Colonna, né dal suo consulente finanziario sig. Paolo Sergio Bonacina o da alcun avvocato in quanto irreperibili, anche se il clima non era buono a seguito di un accordo firmato con il sig. Colonna che lui stesso ha poi cercato di invalidare. L'accordo prevede molto di quello che è stato scritto, ossia che il 90% del Club venga ceduto al sig. Colonna per un euro. Con questo il sig. Colonna assumerebbe il debito del club nei confronti di fornitori e venditori, che ammonta a 1,3 milioni di euro e gli azionisti manterrebbero il debito di tutte le garanzie bancarie. Il signor Colonna inoltre riceverebbe tutti i crediti dovuti al Monza come parte della transazione, abbassando ulteriormente il suo impegno finanziario.
Tuttavia, i documenti mostrano come il sig. Colonna desideri risolvere il contratto di molti giocatori, tecnici e impiegati e del personale di servizio (ad esempio, i lavoratori allo stadio) e abbia redatto una lista con la collaborazione di personale attualmente inserito in A.C. Monza durante riunioni di cui né gli azionisti né l’amministratore unico del club, Maurizio Prada, erano a conoscenza. Questa lista è stata in seguito presentata agli azionisti (ai quali è stato chiesto di pagare tutte le tasse e le spese per questi licenziamenti, sebbene gli azionisti non li ritengano giusti). Clarence Seedorf ha parlato a nome dei giocatori, così come a nome dei dipendenti, dicendo che tutti costituiscono una parte importante di A.C. Monza e tale sarebbero dovuti rimanere. Gli azionisti e il signor Colonna non si sono trovati d'accordo su questo punto, che non faceva parte del contratto firmato, ma formulato in tutte le proposte precedenti.
Paolo Bonacina, consulente finanziario di Colonna, ha cercato di rinegoziare e ha scritto suggerendo a Colonna di acquistare il club per 900.000 €, ma con gli azionisti che devono coprire tutto il debito sia con i fornitori che per quanto riguarda le garanzie bancarie, tutte le spese relative ai licenziamenti (stesso elenco come sopra) e che gli azionisti dovrebbero finanziare tutto questo con Colonna che entra in possesso del club il 21 dicembre, ma nessun pagamento viene fatto sino a maggio 2013. I soci non sono stati in grado di discutere questo punto ulteriormente in quanto né Colonna né Bonacina si sono presentati. Mai prima d'ora nessuno dei negoziatori aveva discusso i termini di eventuali negoziati pubblicamente, ma in seguito agli articoli scritti di recente, con dettagli parziali, gli azionisti hanno chiesto che i documenti che supportano questi fatti venissero consegnati all'ufficio del Monza per una revisione. Prendiamo queste informazioni da contratti e documenti che ora sono negli uffici di AC Monza.
Precedentemente e in contrasto con l'accordo che è stato da lui firmato, Filippo Colonna ha fatto un'offerta di 550.000 € nel mese di novembre, dove ancora gli azionisti si sarebbero dovuti accollare tutto il debito, garanzie bancarie e la lunga lista di giocatori e dipendenti che egli vuole licenziare. Con il prezzo offerto per l'acquisto, gli azionisti non erano in grado di accettare questa offerta, non potendoselo permettere. I tre mesi di trattative sono oscillati attorno a questi stessi problemi e la maggior parte di essi attorno alla stessa offerta finanziaria. Ad un certo punto l'offerta è stata di 435.000 € nel mese di novembre, il prezzo della prima proposta formulata da Colonna. Era desiderio dei soci vendere il Monza a Filippo Colonna, come i tifosi hanno chiesto, ma gli azionisti, pur con tutta la volontà di vendere, non possono pagare ulteriormente per le esigenze dell’acquirente, come ad esempio i licenziamenti, di quello che viene offerto nel prezzo di vendita.
Gli azionisti stanno pensando di non trattenere il signor Colonna nel contratto sottoscritto se insiste a sottrarsi ad esso. Hanno cercato di trovare un buon acquirente per il club, capace di contribuire alla crescita e mantenerla, e non forzeranno la mano su nulla che possa portare ad un'ulteriore cattiva posizione del club, nonostante il loro desiderio di vendere. Ma loro continuano nel tentativo di fare ciò che è giusto. Gli azionisti hanno espresso il loro desiderio di vendere il club, senza alcun profitto, ma solo con un aiuto nei confronti del debito per permettere loro di uscire in un buon modo. Coloro i quali sono in attesa di acquisire il club attraverso il suo fallimento dovranno attendere - a quanto pare - a lungo, anche se sembra molto più semplice e corretto formulare un'offerta decente e non lasciare che il club fallisca.
Pensiamo che il club sia prezioso e lo stesso vale per le persone, come dichiarato dagli azionisti. "Per molto meno di un milione di euro, coloro i quali sono in attesa della morte di ciò di cui affermano di volersi prendere cura, potrebbero semplicemente comprare. Non ha senso ", afferma Martin e aggiunge: "alla gente sta bene questo, continuano anche a sostenerli e ad esprimere rabbia nei confronti degli azionisti che stanno lottando per tenerlo in vita. Avremmo venduto il club a Colonna per una cifra vicina a quella da lui offerta se non avesse insistito sui costi dei licenziamenti. Gli azionisti sono disposti a bere l’amaro calice, capiscono cosa deve essere fatto - ma in modo corretto".
Senza alcun preavviso formale di un'uscita da parte di Filippo Colonna, i soci continuano a sperare che lui onorerà la sua parola o formulerà un prezzo equo per il club, senza il peso dei licenziamenti. "Abbiamo dedicato molto tempo ai negoziati con il signor Colonna e forse abbiamo perso un'altra occasione come risultato, ma rimaniamo fiduciosi che ne verrà fuori e sarà il nuovo proprietario di AC Monza entro Natale, come ha detto”.
A.C. Monza Brianza 1912 s.p.a.
tlp.com
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