Commenti e opinioni sulla settimana biancorossa, scritti da un tifoso per i tifosi, sempre e comunque dalla nostra parte.
Complice il turno di riposo mi sono chiesto il perché del flop della stagione in corso, paragonando la a quella passata, che avrebbe dovuto essere d'assestamento.
I partenti Eramo e Viola erano stati sostituiti degnamente da Campisi e Ferrario, la rosa più ampia assicurava una più facile gestione di infortuni e squalifiche e invece ...
Le ragioni del tracollo vanno ricercate nella miope politica societaria incapace d'individuare quali fossero stati gli uomini chiave della passata stagione.
Roberto Cevoli: il lavoro del vituperato tecnico sammarinese va a posteriori rivalutato, capace, in un ambiente di lavoro difficile, di dare unità al gruppo e un gioco alla squadra a lui più che gli errori d'inesperienza sono costate le panchine e le tribune dei due cugini olandesi.
Il suo prematuro accantonamento ha dato un segnale negativo a tutto l'ambiente, che si era a poco a poco compattato intorno al Mister.
Andrea Fiuzzi: pupillo di Cevoli, era stato il perno della difesa e l'uomo in più in impostazione a centrocampo, proprio lui è il giocatore che più ha risentito dell'esonero di Cevoli e del conseguente cambiamento di modulo, il buon Fiuzzi difficilmente, anche in caso di salvezza, rimarrà con noi, dando così modo ai "criticoni" di evidenziare i difetti oggettivi del giocatore senza però collocarli nel miserrimo contesto della penultima in classifica di una 1° divisione solo lontana parente della C1 di qualche anno fa.
Daniele Prato: il mediano tascabile dai 7 polmoni era stato una lieta sorpresa, ridando, nel girone di ritorno, linfa ad un centrocampo orfano di Zebi.
Il premio per tutto ciò? Numerose Tribune causate dalla difficile collocazione nel rombo de petrilliano ma soprattutto dall'errata scelta del "tutor".
Vincenzo Iacopino: al capitano è stato chiesto di giocare praticamente ovunque per tappare i buchi d'organico, mentre la sua posizione era indegnamente occupata, lui ha sempre risposto presente tirando la carretta e dando un contributo enorme alla causa, ma, alla fine ... si è rotto i ...
Amadou Samb: Il nostro miglior attaccante, che molto spesso a fatto reparto da solo, veniva ripagato prendendo un decimo, o poco più, di altri raccomandati, che rendevano un decimo, o anche meno, di lui.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ciao Amadou, buona fortuna e grazie per le belle parole dedicate sicuramente solo a noi tifosi.
Ora tocca a Corrado Verdelli, pragmatico lodigiano, tirare le fila e ricucire gli strappi, per far ciò sarà costretto a scelte impopolari agli occhi di chi comanda, bisognerà verificare che valore dà alla sua dignità di professionista.
Noi, da chi come lui ha vestito la maglia del Monza (quello vero) che almeno in serie C era una corazzata inffondabile, ci aspettiamo molto, ci aspettiamo un mezzo miracolo.
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