Era una fredda domenica di fine gennaio 2016. Come al solito giocava il nostro Monza, in serie D, in un luogo sconosciuto, come tanti in quella stagione ed in quella successiva, Inveruno. Tifosi ospiti, pochi intimi. Davvero pochi. Davvero intimi. Partita che definire sofferta è dire poco. Un Inveruno in palla, molto presente e con l'ex Gaeta che, come all'andata, aveva voglia di rivalsa. La nostra
porta è spesso minacciata ed i padroni di casa sembrano non aver punti deboli, anzi, sembra proprio che da un momento all'altro noi si debba capitolare. Nonostante questo grazie ad un colpo di testa di Loris su ribattuta del palo siamo in vantaggio. Appena prima dell'intervallo, durante una nostra azione offensiva, onestamente senza troppe pretese, la loro difesa libera malino e la palla arriva appena dentro l'area, defilata verso l'angolo sinistro del nostro attacco.
Lì c'è ancora Loris che raccoglie la palla. In parte a me sor guido:"Adesso la mette a giro!". Controllo, alzata dello sguardo e parte la palombella a giro che si insacca all'incrocio dalla parte opposta. Così è nato il mito del "LORISAGGGGIRO!!!!". Il festeggiamento sugli spalti. Il saluto di Loris a noi "quattro gatti". Alcune delle immagini più belle di quella stagione. La stagione della rinascita che proprio grazie ai suoi tredici goal non si è trasformata in un incubo.
Caro Loris, non sei tu a dover ringraziare noi ma siamo noi a dover ringraziare te. Calcisticamente ci hai dato tanto in questi due anni ma questo è capitato anche per altri, tanti altri. La differenza, nel tuo caso, non sono i numeri (seppur importanti), non sono le giocate in campo (molte indelebili nella nostra memoria) ma è il tuo essere "uno di noi". In quanto tale la NOSTRA maglia te la sei più che meritata ed ora, come noi, l'hai ormai nel cuore e da lì nessuno avrà mai il
diritto e la capacità di strappartela.
Sono certo che saprai custodirla con il nostro stesso amore, quale che sia la prossima maglia che suderai e onorerai.
No, non sono felice di scrivere queste righe. Soprattutto a questo punto in cui dovrei trovare una qualche frase per chiudere. Questa è la frase più difficile. Ne ho scritte tante, ne ho cancellate altrettante. Difficile trovare quella giusta perchè se è vero che salutare un giocatore del Monza è cosa a cui siamo abituati, salutare un qualcosa più che un mero calciatore del Monza è quasi un dolore. No, non so come chiudere. Rileggendo, il grazie l'ho già scritto, anche nel titolo. Ho scritto anche troppo e male, me ne scuso. Però noto che tra le tante parole me ne manca una. Un saluto appunto. Il saluto abusato ma che si dona volentieri ad amici e fratelli.
Ciao Loris.
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