venerdì 16 dicembre 2016

E SE NE VA ...

Il popolo biancorosso è ormai provato da decine di guerre (sportive) perse. Certo, in mezzo qualche bella battaglia vinta qualche soddisfazione, seppur velleitaria, ma pur sempre con moltissime delusioni finali. E non solo negli ultimi 15 anni.
Per questo motivo il popolo biancorosso è composto per lo più da scettici e da interpreti del "si stava meglio quando si stava peggio". Questa delusione di fondo porta anche i più irriducibili
spesso a non volersi esporre, a non voler provare a volare, seppur con la fantasia, perchè la paura di cadere, la paura della disillusione è troppo insita nell'animo per non essere tenuta in considerazione. La paura è tanto connaturata che si arriva pure a rituali apotropaici tutte le volte che le situazioni contingenti sembrano andare nella direzione sperata. Tra questi rituali, molti dei quali più personali, ci sono anche quelli della collettività, del gruppo, inclusi cori e striscioni. Ci sono parole o frasi o cori che non vengono cantati "perchè quella volta là hanno portato male!"
Questa introduzione sulla scaramanzia, sulla ritualità della curva, sulla delusione e paura nei tifosi in generale è per evidenziare i primi tangibili segni del cambiamento dovuti all'era Colombo. Se questi aspetti così profondamente radicati nel tifo vengono superati ed ignorati, direi quasi sconfitti, allora possiamo davvero cogliere i primi segnali che squadra e società stanno costruendo davvero qualcosa che va nella direzione giusta.
Non solo nelle vittorie dobbiamo cogliere questi segnali, gli applausi riservati da tutto lo stadio ai ragazzi in occasione della sconfitta casalinga contro la Virtus Bergamo erano già un segnale. Il sostegno incessante durante le partite casalinghe, il numeroso seguito alle trasferte, il crescente numero dei biglietti strappati in ogni stadio al nostro passaggio, persino al Brianteo ... Il fattivo esporsi della società per la sistemazione dello stadio e di Monzello così come gli importanti investimenti nella prima suqadra e nel settore giovanile sono tutti segnali che portano la paura, la scaramanzia e persino la vergogna di tifare 1912 a scemare.
E' chiaro che il cammino sportivo è ancora lungo ma è anche chiaro che va di pari passo con quello che è l'obiettivo minimo dichiarato da sempre dal Presidente e cioè far innamorare nuovamente la città di Monza della propria squadra di calcio.
Non so voi, ma io ho la sensazione che il  popolo biancorosso, nonostante la stagione, stia tornando a scaldarsi.

 

(video a cura dell'utente genovabiancorossa69)

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