WE NEVER WALK ALONE |
Sicuramente ci sono numerosissimi temi da trattare relativamente ad una domenica calcisticamente così bella e, allo stesso tempo, così tragica.
Potrei parlarvi della maledizione che ci perseguita da sempre nelle partite di spareggio, playoff e playout e farvi un elenco dettagliato di posti e società maledette in cui si sono infranti ripetutamente i nostri sogni, ma girare il coltello in una piaga aperta e dolorosa non mi sembra proprio il caso.
Potrei aprire una inutile e deleteria caccia al colpevole e/o disquisire di scelte tecniche o tattiche, ma in una stagione così non ci sono colpevoli ma solo Uomini protagonisti di un campionato eccezionale e chi ieri ha sbagliato si è subito prese le sue responsabilità sul campo di fronte ai suoi tifosi che lo hanno, senza dubbio alcuno, sostenuto e incoraggiato.
Potrei, soprattuto per alleviare il dolore mio e di chi mi legge, parlarvi di ripescaggi e e di sentenze che ci diano quella categoria che sul campo ci eravamo meritati, ma siamo brianzoli pragmatici e da tali ci comportiamo aspettando in silenzio il verdetto dell'undici luglio.
Potrei infine raccontarvi delle emozioni provate ieri a cantare senza sosta in una delle più belle curve biancorosse che mi ricordi, emozioni che vanno dalla gioia più grande alle lacrime che bagnavano i volti di molti tifosi a fine gara, ma queste sono cose troppo personali e devono rimanere nella ristretta cerchia di chi il pomeriggio infuocato di ieri ha vissuto in quel di Portogruaro.
Le parole che contano e quelle che tutti volevamo sentire le hanno dette i vertici tecnico dirigenziali del Calcio Monza.
In primis il presidente Armstrong, presente ieri a differenza di altri, che per primo pochi minuti dopo il compiersi della "tragedia" ha rassicurato e rincuorato i tifosi biancorossi "Sono orgoglioso dei miei tifosi che sono venuti fin qui, non cè alcun cambiamento rispetto al progetto iniziale, da domani si ricomincia a combattere, insieme si vince"
Asta nella conferenza stampa post partita ha rotto gli indugi dichiarando "Io rimango a Monza.Mi ero promesso che devo lasciare un ricordo indelebile e se non è quest'anno, spero che lo sarà il prossimo".
Infine il Direttore tecnico Andrissi a precise domande è stato eplicito "L'idea condivisa da tutti - e che ha dato il campo - è quella che gran parte del gruppo sarà ancora nell'organico del prossimo anno".
Inoltre pungolato sul leader indiscusso della squadra Gasbarroni ha detto "Andrea è il Monza ed è un punto fisso per il futuro. Faremo di tutto per tenerlo".
Se infine le parole del Gasba divenissero a breve da " Io a Monza sono stato benissimo e devo parlare con la società" a "Io a Monza sto benissimo e ci resto" allora dell' atroce beffa consumatasi al Mecchia resterebbe solo il dispiacere per la mancata grande festa che ormai tutti, tifosi, giocatori e dirigenti ci stavamo pregustando, perché, in questo caso, anche se per un altro hanno dovesse essere C2 avremmo la certezza che per il nostro amato Monza i periodi bui sarebbero definitivamente alle spalle.
Chiudo, altrimenti di parole da non averne finisco per usarne troppe, con un grosso plauso a quei quasi 500 cuori biancorossi che erano con me nei settori B e C dello stadio Mecchia dicendovi solo una cosa " Sono orgoglioso di essere uno di voi"
2 commenti:
Una curva così si merita la B.
Ieri, in una delle più belle curve da trasferta dei tifosi monzesi, una pugnalata tremenda dopo aver pregustato per 85 minuti un trionfo.
Ritorno in pullmann da incubo.
Ma stasera già in tanti a Monzello per dire ai ragazzi forza, ricominciamo, siamo sempre con voi.
C'è uno spirito nuovo fra squadra e tifosi, si sente nell'aria, si può e si deve ripartire con rinnovata speranza. FORZA MONZA!!!
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