Calcio Monza: ansia Stipendi e cessione societaria
Nubi minacciose incombono ancora sull’Associazione calcio Monza
Brianza 1912: entro dopodomani la centenaria società biancorossa
dovrebbe pagare, per non incorrere in ulteriori penalizzazioni, tutti
gli emolumenti dovuti per il bimestre novembre-dicembre 2012 in favore
dei tesserati, dei lavoratori dipendenti e dei collaboratori addetti al
settore sportivo con contratti ratificati, nonché le relative ritenute
Irpef, contributi Inps e Fondo fine carriera.
La situazione è delicata: secondo indiscrezioni servono subito
465mila euro, una somma che comprenderebbe anche le spese per tirare
avanti il sodalizio un altro paio di mesi, nella speranza che finalmente
si faccia vivo un aspirante acquirente che vada a genio ai finanziatori
del club, il calciatore olandese Clarence Seedorf e l'armatore
connazionale Jan Lagendijk, e alla loro agente mandataria per le
trattative, la statunitense Deborah Martin.
Considerando che il Monza ha già iniziato il campionato di Seconda
Divisione con 4 punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva nel
coinvolgimento di suoi tesserati nel “calcioscommesse” e che strada
facendo ne ha accumulati altri 2 per il mancato pagamento nei termini
stabiliti degli stipendi e contributi dei mesi di luglio e agosto, è
evidente che una ulteriore afflizione metterebbe k.o. la squadra non
solo dal punto di vista psicologico, ma anche dal punto di vista
sportivo, nel senso che la rincorsa ai play-off si appesantirebbe di una
insopportabile zavorra.
Sono dunque ore frenetiche quelle che si stanno
vivendo al centro sportivo Monzello. L’amministratore unico Maurizio
Prada sta cercando di convincere il duo olandese a ricapitalizzare per
l’ennesima volta la società, ma allo stesso tempo sta facendo loro
pressione affinché si agevoli l’ingresso di nuove forze nella proprietà.
Defilatosi Filippo Colonna, amministratore del Consorzio Cipes
(l’imprenditore milanese ha tra l’altro abbandonato anche la trattativa
per l’acquisizione del 10% del Lugano), restano in lizza due soggetti
con un terzo in fase di costruzione. Uno sarebbe svizzero e acquisirebbe
il pacchetto di maggioranza del Monza (si parla di una quota tra il 60%
e l’80%) lasciando però la gestione degli aspetti sportivi a Seedorf e
ai suoi uomini di fiducia. Poi c’è l’“uomo nuovo”, un famoso
imprenditore coinvolto da alcuni tifosi “eccellenti”. Infine si sta
organizzando una cordata locale da parte di Francesco Vincelli, titolare
di un’agenzia di assicurazioni, ex consigliere del club di via Ragazzi
del ‘99 e attualmente presidente ad interim della Ges Monza. Dovrebbero
aver già accettato la sua proposta Ugo Fazzini, titolare di un’azienda
produttrice di apparecchiature elettromedicali e già tra gli sponsor
della Ges Monza, Giancarlo Sangalli e i fratelli Paolo e Mario Vergani,
rispettivamente titolari di un’impresa di servizi ambientali e di una
società di logistica, che sono stati gli ultimi due main sponsor della
squadra biancorossa. “C’è un progetto con un programma finanziario
quinquennale – spiega Vincelli – L’obiettivo è quello di creare uno
zoccolo duro di 5 o 6 soggetti che possa rilevare il 100% delle azioni
del Monza. Dal punto di vista sportivo la nuova casa biancorossa si
poggerebbe sui quattro pilastri che rispondono al nome di Gianluca
Andrissi (attuale responsabile dell’area tecnica, ndr), Antonino Asta
(attuale allenatore della prima squadra, ndr), Renato Aresi (attuale
coordinatore dell’area agonistica del settore giovanile, ndr) ed Ettore
Pasca (attuale coordinatore del progetto Affiliazione biancorossa e
allenatore dei Giovanissimi Regionali, ndr)”.
Chiudiamo con una curiosità riguardante l’ex socio
di minoranza prima del Monza e poi del Lecco, Salvo Zangari, ora socio
di maggioranza e presidente della Pro Sesto (Serie D): ha proposto al
presidente della Tritium (Prima Divisione), Ercole Ghezzi, la fusione
tra le due società della provincia di Milano. Secondo nostre fonti
trezzesi, altri tre club avrebbero proposto la stessa cosa a Ghezzi
essendo a conoscenza di difficoltà economiche in cui si dibatterebbe il
sodalizio abduano.
5 commenti:
Troppi nomi pochi soldi non si va da nessuna parte
Le voci di qualche giorno fa davano gli stipendi pagati in extremis dal duo olandese.... ma sono solo voci con il Monza di Seedorf tutto è possibile.
Tutta gente che del Monza non gli frega un cazzo... Siamo messi molto male tanto che l'unica speranza per tirare a campare si chiama Seedorf e non pensiate che con un fallimento cambi qualcosa.
Il Monza costa troppo a Savona bastano 120 mila € per gli stipendi
Disfattisti! Vi meritatate Seedorf e la C2,
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