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Chiude via Lecco apre su viale stucchi |
Il negozio Esselunga di via Lecco chiude i battenti e al suo posto sorgerà sul viale Stucchi di fronte alla Roche un nuovo megastore.
La notizia è datata,
CLICCA QUI per leggere l'articolo scritto al riguardo da MB news nello scorso ottobre.
Il vero "scoop" è che a tutt'oggi nessun organo d'informazione l'abbia messa in relazione alla storia extra-calcistica recente del Monza Brianza 1912.
Ripercorriamo brevemente quanto accaduto negli ultimi anni.
La stagione 2008/2009 vede il
Monza di Begnini ai titoli di coda, senza soldi il costruttore bergamasco fa fatica a pagare gli stipendi e cerca disperatamente di disfarsi della società, cercando però, qualora fosse possibile, di mantenere delle quote minoritarie perché ancora molto interessato al progetto di ristruturazione dello ormai decrepito stadio Brianteo che dovrebbe divenire un centro commerciale aperto 7 giorni su 7.
Luglio 2009 Begnini dopo una lunga trattativa vende ad un gruppo d'imprenditori, sponsorizzato da tutte le più importante cariche politiche del territorio, composto da 2 cordate la prima italiana facente capo a
Salvo Zangari e che ha come riferimento tecnico l'ex giocatore dell'Inter
Giuseppe Bergomi, la seconda internazionale composta da
investitori, si dice,
olandesi e americani che ha nel suo uomo di riferimento il giocatore del Milan
Clarence Seedorf, in questa prima fase viene pubblicato sui giornali il possibile ingresso a breve di grossi gruppi industriali fra cui la notissima catena di supermercati
Esselunga.
Tutti i tifosi, compreso lo scrivente, sono entusiasti della buona stella che dopo tante sfortune vede il Monza Calcio al centro di un
progetto dove, per sommi capi, un gruppo olandese rifarebbe gratuitamente il Brianteo secondo logiche moderne atte a farlo divenire un vero punto di servizi per la città e al cui interno dovrebbe sorgere anche negozi e un centro commerciale ed in cambio riceverebbe dal comune una
concessione di utilizzo in esclusiva dell'impianto, tutto ciò oltre a riqualificare una zona di Monza degradata risolverebbe l'ormai annoso problema dei costi di ristrutturazione della struttura stadio ormai in condizione critiche, per non parlare del beneficio per il quasi centenario sodalizio di calcio cittadino che verrebbe auto finanziato dagli introiti del nuova struttura.
Purtroppo già verso la fine del 2009 le convenzioni comune-società che sembravano a luglio/agosto cosa fatta vanno per le lunghe e già a novembre la
cordata italiana Zangari, non onora la sua quota di finanziamento societario.
Passa quasi una anno e la convenzione viene approvata dalla giunta Mariani ma con una variante che di fatto ne vanifica ogni prospettiva di ritorno dei capitali da investire rendendola di fatto un progetto senza alcuna fattibilità.
Infatti si dice sotto la spinta dell'
Unione commerciati Monzesi, contraria alla presenza, in una zona dove peraltro sorge già l'Iper, di un nuovo centro commerciale nel bacino d'utenza di Monza, nella convenzione vengono cassate tutte le licenze per il food e
il nuovo stadio dovrebbe contenere solo attività di servizi legati allo sport, al benessere e alla salute.
Da quel momento il calvario, fuori e dentro il campo da gioco, della società di via ragazzi del 99 lo conosciamo tutti fino ad arrivare alla umiliante
retrocessione in seconda divisione ed alla società oggi di fatto in uno stato
pre-fallimentare.
Non Voglio esprimere dei giudizi personali al riguardo, essendo tifoso biancorosso sono "parte in causa" ma lasciare al nostro lettore la piena libertà di commentare questo articolo sul nostro forum.