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Deborah Martin agente e persona di fiducia di Seedorf |
Da allora è passata molta acqua sotto i ponti del Lambro e di volta in volta la vendita è diventata ricerca di nuovi soci o di nuovi partner per il progetto di ristrutturazione del Monzello, fino a quando il neo presidente ad interim Rigamonti, circa 3 mesi orsono, tranquillizzava la tifoseria furibonda per una nuova e umiliante retrocessione e per lo scandalo scommesse nel quale erano, e non sarebbe potuto essere altrimenti, implicati anche dei giocatori biancorossi, assicurando, in una famosa riunione con gli esponenti del cosiddetto "Movimento Salva Monza", che la proprietà (Seedorf e socio olandese) si era definitivamente convinta a cedere l'intero pacchetto azionario, salvo poi essere venuti a conoscenza della volontà di tenere una quota minoritaria, si parla di circa il 20%.
In questi mesi abbiamo appreso dagli organi d'informazione, ed in modo particolare dal giornalista meglio informato e con fonti più affidabile Camillo Chiarino, che vari soggetti o cordate erano seriamente interessati all'acquisto del centenario sodalizio biancorosso, dall'imprenditore brianzolo Davide Erba alla cordata bresciana capitanata da Evaristo Beccalossi fino, è notizia di oggi, al "re dei parcheggi" Filippo Colonna.
Ciò premesso mi sembra chiaro che se di fronte a ben 3 seri interlocutori, non stiamo parlando dell'italo- americano che aveva comprato il lecco, la sig.ra Deborah Martin, agente di Seedorf e soggetto incaricato dallo stesso di gestire la vendita del Monza, non formalizza la da noi agognata cessione allora, nonostante a parole il "progetto Monza" si sia ormai concluso nei fatti, non si sa per quale loro oscuro interesse, non ci sarebbe la volontà di cedere una volta per tutte i bottoni di comando del Monzello ad un nuovo proprietario.
Detto ciò, se la cessione potrà risolvere gli ultra decennali mali che affliggono la nostra squadra del cuore questo è tutto da verificare, molti potrebbero appellarsi al proverbio "chi lascia la strada vecchia per la nuova...." ma quella che oggi stiamo faticosamente, da oltre 2 anni percorrendo, più che una strada mi sembra essere una Via Crucis.
Ormai non ci credo più, troppe volte mi sono illuso.
RispondiEliminasecondo me invece, vendono, stavolta si.
RispondiEliminabasta, non ne posso più!!! vorrei uscire da quest'incubo
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